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- Fino a qui! -

Esclamò la ragazzina, gli occhi che le brillavano dall'entusiasmo.

- Ehm... Kirsten... Non credo che dovremmo farlo, sai?... I tuoi genitori si arrabbieranno un sacco... -

- Ma me l'avevi promesso! -

Ribattè lei imbronciandosi e incrociando le braccia al petto.

- Sì, ma tu oggi a scuola mi avevi detto che li volevi fino alla spalla, non rasati a zero! -

Ribattè il dodicenne lasciando cadere con uno sbuffo la forbice sulla scrivania per poi andarsi a sedere sul letto a gambe incrociate.

- Eddai Roku... -

Insistette la corvina in tono supplichevole.

- No. - Ribattè lui per poi mettersi entrambe le mani davanti agli occhi. - Sappi che stavolta mettere il labbruccio e sbattere le ciglia non funzionerà. -

Quindi per diversi istanti non aveva più sentito lamentele.
Che la danese si fosse finalmente arresa?
Seppur alquanto scettico che una cosa del genere potesse accadere sul serio, il biondo alla fine si decise a togliere lentamente le mani da davanti il viso.

Non l'avesse mai fatto.

Kirsten infatti era proprio lì davanti.
Il viso pallido a circa due o tre centimetri dal suo e la forbice alzata a colmare quello spazio vuoto.

Con sussulto Miroku si ritrasse di colpo, finendo però così con lo sbilanciarsi e cadere all'indietro sul materasso.
Pessima mossa, decisamente pessima mossa.

Infatti, approfittando subito di quella sua distrazione, la ragazzina gli si gettò praticamente addosso. Le mani puntate sul materasso poco sopra le spalle dell'altro e le ginocchia ai suoi fianchi, impedendogli così qualsiasi tentativo di fuga.
Intanto la forbice in tutto quel trambusto era finita per terra, cadendo con un soffice tonfo sul morbido tappeto sottostante.

- Eddai, non ti costa niente accontentarmi. -

Supplicò per l'ennesima volta la tredicenne.

- Sì invece che mi costa. O perlomeno mi costerà. Sai cosa? Due ore e passa di sgridate, ma questo se sono fortunato. Altrimenti un castigo di una settimana. E probabilmente lo stesso vale anche per te. -

- E che mi frega. - Ribattè lei soffiando su una ciocca dei lunghi capelli corvini che le era appena finita davanti agli occhi. - Ecco, vedi? Sono una cosa impossibile! -

- Ma se vuoi rasarteli a zero non puoi fare anche da sola? -

- No che non posso. - Ribattè lei sbuffando. - E poi... volevo che fossi tu a farlo. -

- Ma proprio completamente rasati? -

- Come Saitama. -

- Che c'entra, lui non li ha persi di sua volontà. - Ribattè il biondo scoppiando a ridere. - Senti... Non possiamo trovare un compromesso? Sono così belli... - E nel dirlo il dodicenne sospirò, alzando il braccio destro fino ad arrivare a sfiorare la punta di una delle tante ciocche che pendevano verso di lui.

- E... E va bene... - Si arrese alla fine la tredicenne, arrossendo leggermente quando l'altro dalla punta delle ciocche prese ad accarezzarle direttamente il capo. - Ma comunque devono arrivare più in alto delle spalle. -

- Ok. -

~

- Senti... -

- Non muovere la testa. - Ribattè Miroku prendendola per il mento e indirizzandola nuovamente verso lo specchio. - Già che sto combinando un macello qui dietro, non complicare ancora di più le cose. -

nothing has changed //Yaoi//Onde as histórias ganham vida. Descobre agora