26. (Damiano)

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Festa di produzione un corno! Sono sveglio da almeno quarantotto ore e l'unica cosa che vorrei è andarmene a dormire e svegliarmi tra quattro giorni.
Ma le regole sono chiare e l'iter del dopo-finale non è ancora terminato. Per di più Manuelito e Rodrigo avevano preparato una piccola festicciola per noi e sarebbe stato davvero scortese non andare, specialmente dopo tutto quello che hanno fatto per noi.
E poi non bisogna dimenticare l'esibizione per lo sponsor ufficiale tra qualche minuto.
Daje, Damià! Un ultimo live per Intesa san Paolo ed è fatta. Ora inizia una nuova vita per me e per tutta la band. Abbiamo vinto anche senza di fatto ricevere un premio, abbiamo ottenuto un disco d'oro e ci hanno aggiornato sul successo stratosferico che abbiamo avuto fuori dallo show.
E sono davvero orgoglioso e fiero di tutto questo, davvero.
Ma in questo momento, l'unica cosa che vorrei fare è salire su un treno e andare a casa mia. Muoio dalla voglia di sapere come si è evoluta la situazione a Roma in nostra assenza e soprattutto di andare a fare una visitina ai miei professori. Giusto per lasciargli un bel dito medio alzato e mostrargli il mio tatuaggio e quello che possono baciarmi.
Tutta la vita a dirmi che avrei dovuto pensare a studiare, che la musica non mi avrebbe portato da nessuna parte e che non avremmo mai sfondato.
Coglioni!
Io ho sempre saputo qual era il mio posto, quanto valevo e qual era il mio sogno. Ho sempre cercato di raggiungerlo, fregandomene di ciò che pensavano gli altri e alla fine ce l'ho fatta. Ho dimostrato a tutti quanto valgo e soprattutto quanto vale la musica che facciamo.
Insomma, alla fine dovrei essere felice, rilassato, al settimo cielo.
E allora perchè ho questo peso che mi opprime il cuore?
Quella piccola goccia di amaro che nasconde il dolce. Quella piccola macchia scura che rovina il bianco e che mi impedisce di gioire quanto vorrei.
Alice non mi ha scritto.
Lo ha fatto le prime tre settimane e poi ha smesso di colpo. Non so perchè o cosa sia successo per farla smettere. Sta di fatto che non ho più sue notizie da più di un mese.
Non è nemmeno venuta a trovarci due settimane fa. E' venuto solo mio fratello e così non ho avuto nemmeno lì la possibilità di parlarle.
Ho solo i ritratti che mi ha mandato e le tre lettere che mi ha scritto.
Le tengo sempre nella tasca della pelliccia, insieme al suo carboncino, che purtroppo si è spezzato mentre Vicky ci giocava per lanciarlo addosso ad Esposito. Quanti insulti che le ho tirato, poverina! Ma d'altro canto, come poteva pensare che un pezzetto di carboncino per me contasse così tanto? Si è scusata. Basta e avanza.
Afferro il telefono e controllo per l'ennesima volta i messaggi.
Niente.
Gliene ho inviati tre, ma non ho ricevuto alcuna risposta.
Provo di nuovo, sperando che sia la volta buona.

A: Carboncino
Ciao Ali,
lo so che sono un rompi-coglioni, ma non ti sento da tre settimane e
sono preoccupato a merda. Fatti viva per favore, mi manchi.
Stalker

Continuo a fissare lo schermo in attesa di vederla almeno online, ma non succede nulla.
Devo spegnere il telefono, tra poco tocca a noi.
Tutto questo mi ricorda la nostra prima audizione di fronte ai giudici. Soltanto che quella volta mi aveva risposto.
Che diavolo può essere successo?
Forse ha visto qualcosa in tv e ha frainteso? D'altra parte in televisione, spesso e volentieri prendono spezzoni di video che sarebbero molto più lunghi e li montano assieme. Magari è successo anche con qualcosa che abbiamo detto o fatto e lei ha frainteso. Forse è arrabbiata con me.
O magari s' è trovata n'altro?
Ma che cazzo vai a pensà? Nun lo farebbe mai, giusto?
Eppure non mi ha ancora degnato di risposta, quindi le opzioni sono due: o è stata rapita, oppure deve essere successo qualcosa di molto grosso per convincerla a non parlarmi nemmeno più.
"Ragazzi tocca a voi" ci avvisa Salvo, della redazione prima di svanire oltre le tende del camerino.
"Tutto bene?" mi chiede Vic "Hai una faccia..."
"Sto bene, sò solo stanco" je dico, tanto per falla stà tranquilla "Nun vedo l'ora d'esse a casa"
"A chi 'o dici" mi risponde con una pacca sulla spalla ed un sorriso che mi scalda il cuore. Meno male che c'è lei in certi momenti. Altrimenti non so come sopravvivrei.
"Signore e signori...I Maneskin!" ci annuncia Alessandro Cattelan.
E' ora di salire sul palco di nuovo e lasciare il problemi dietro le quinte, da brave rockstar.


Sono seduto su questo sedile da troppe ore, ho sentito la stessa playlist almeno un migliaio di volte e credo di aver sfogliato un centinaio di foto di bellissime tette e fondi-schiena di complete estranee sui messaggi di Instagram.
Ho dato un occhiata a Twitter, poi ho fatto 'na dormita ed infine ho controllato anche Facebook. Tutti i social sò pieni de messaggi de ragazze di cui, in altri momenti, lo giuro, me sarei approfittato volentieri. Ma l'unico messaggio che aspetto non arriva nemmeno a pagarlo.
Che cazzo ti ho fatto, Ali? Che è successo?
Guardo fuori dal finestrino, dal riflesso vedo Victoria che si si sveglia ed estrae il cellulare. Quindi fingo di stare ancora dormendo. Non ho voglia di sorridere per finta, per l'ennesima storia. E poi mi conosce, capirebbe che mento ed inizierebbe a farmi troppe domande.
"Che bello siamo usciti da X Factor, andiamo a festeggiare!" la sento dire entusiasta. Poi c'è un secondo di silenzio "E invece stanno tutti a dormì"
Non tutti, cara Vic...Non tutti.
"Annunciamo ai signori passeggeri, che siamo in arrivo a Roma Termini"
Dio ti ringrazio!
Victoria mi da una scrollata, io faccio finta di svegliarmi ed imitando una faccia assonnata mi stiracchio:"Semo già a Roma?"
"Te credo che pè te è durato poco, hai dormito tutto 'r tempo!"
Le sorrido e mi alzo per afferrare i nostri bagagli ed il basso di Vic.
Cazzo non riesco a credere che siamo davvero a Roma.
Il treno si ferma e noi scendiamo, sono tutti completamente in fibrillazione, tranne me.
Ho messo il cellulare silenzioso.
Forse è una stronzata che faccio solo io, ma quando aspetto un messaggio importante, azzero sempre la suoneria, in modo da non sentire troppo il tempo che passa. Nella speranza di avere una bella sorpresa quando riguarderò lo schermo.
E questa volta ha funzionato.
C'è un messaggio di Alice ed il cuore mi sta esplodendo in petto.

Da: Carboncino
Ciao Dem,
scusami ma sono stata parecchio impegnata, come d'altro canto lo sei stato tu.

'Impegnato? Che intende? Con la band? Bhe, ovvio che lo sono stato!'
Vi ho seguito ogni giorno ed ho visto ogni diario ed ogni live.
'Che bello sapere che ha fatto il tifo per noi. Ma allora perchè non mi ha più scritto?'
Specialmente quelle su Instagram.
'Quelle su Instagram? Ma quale live? Non abbiamo fatto nessuna live!'
Sono certa che sia stata un'esperienza magnifica e che tu ti sia divertito. O almeno così
dicono!

'D'accordo, quest'ultima frase puzza di frecciatina lontano un chilometro. Che succede?'
Congratulazioni per il disco d'oro.
'Ma chi se ne frega de 'r disco d'oro. Che succede Ali?'
Buona serata.
'Buona serata? Tanto valeva scrivere distinti saluti. Ma che le prende?
A.

All'uscita della stazione trovo mio fratello.
Gli sorrido e gli regalo un abbraccio fortissimo, di quelli che forse non ci siamo mai dati in tutta la vita. Ma come si dice? Ti accorgi di quanto sono importanti le cose quando sono lontane, giusto? Vale anche per i fratelli rompi-palle.





Sono a casa da circa quattro ore.
Ho ricevuto chiamate da parenti che non sentivo da anni e mi sono fatto una doccia calda, a casa mia finalmente. Sono stato via così poco alla fine. Ma è tutto così diverso da come l'avevo lasciato.
Ho provato a chiamare Alice ma nessuno ha risposto.
Le ho inviato altri tre messaggi e non ho ricevuto che delle misere faccine in risposta.
Che poi se ci penso, mi viene pure un pò di ride. Nun ho mai fatto ste stronzate per nessuna.
Forse solo per Lù.
Ma ho davvero bisogno di sapere che cosa sia successo mentre non c'ero.
Non sono l'ultimo degli idioti, cazzo. Sono Damiano David e se la mia ragazza ha deciso di mollarmi, me lo dirà in faccia e guardandomi negli occhi. Di certo non mi lascio mollare come un bimbetto qualsiasi.
"Damià, posso entrare?" chiede mia madre.
"Si, vieni, mi sto vestendo"
Fa capolino dalla porta con una tisana. Quanto me so mancati i suoi intugli fruttati.
"Ti ho portato il tuo infuso preferito" mi dice, appoggiando la tazza sul comodino "Stai uscendo?"
"Stavo pensando di andare a trovare degli ex compagni di classe che mi hanno scritto" le rispondo sistemandomi la pelliccia.
"Quasi dimenticavo" mi dice frugando nel cassetto del mio comodino "Due settimane fa è arrivata questa per te. L'ho messa nel comodino per non perderla"
"Hai fatto bene" le dico "Chi la manda?"
"Una tua fan credo" mi risponde divertita "Una certa Alice"
Che cosa? Fermi tutti!
Che vuol dire, Alice?
Afferro la lettera e do n'occhiata.
Non c'è il francobollo, non c'è il mio indirizzo e nemmeno il timbro postale, segno che è stata imbucata direttamente nella mia cassetta della posta da qualcuno che sa dove abito.
Giro la busta.
Ci sono solo due parole, scritte in stampatello nero sul bianco della carta: DA ALICE.
La scrittura è la sua.
Il cuore si ferma, il tempo anche.
"Grazie mamma, poi la leggo" la infilo in tasca cercando di non farle vedere che m'importa. Farebbe troppe domande e mi sgriderebbe per non avergliela fatta conoscere. Ma non volevo, finchè non fossi stato sicuro che era una cosa seria.
"Ora vado" le dico dandole un bacio sulla fronte.
"Torni presto?"
"Non lo so, ma stai tranquilla, nun bevo stasera"
Lei mi sorride, scettica:" Lo dici tutte le volte"
Le sorrido anche io e la tranquillizzo con un abbraccio:"Questa volta è vero" le dico.
Ed è così. Dove sto andando non c'è alcool, ci sono solo guai, ma non alcool.
Esco di casa e mi infilo in auto, parto e faccio qualche metro, finchè non mi ritrovo nella via dopo la mia. Lì accosto, accendo la luce ed estraggo la lettera dalla tasca.
Ci siamo....

CONTINUA.....



BEGGIN -(IN REVISIONE PRE PUB)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora