23.

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Siamo in silenzio su questo letto da troppo tempo. Non era esattamente a questo che miravo quando ho messo da parte l'orgoglio e la razionalità per trascinarlo in camera mia.
Mi guarda serio e gli si formano delle rughe sulla fronte. Sembra così adulto in questo momento.
"Perchè mi hai detto tutto questo?" gli domando, rompendo il silenzio.
"Perchè c'è la remota possibilità che io entri ad X Factor con la band. E se così fosse dovrei stare via per un bel pò..." mi dice. Ha il tono che si usa per indorare la pillola ai bambini, quando gli si da una brutta notizia. E non so se esserne contenta o se dovrei sentirmi offesa.
"Hai paura che muoia di solitudine?" gli chiedo divertita e confusa allo stesso tempo.
"Alice, è la prima volta che tento di impegnarmi in una relazione vera" mi dice "Non voglio che finisca dopo sole due settimane"
"Chi ha detto che deve finire?"
"Starò via per almeno un mese"
"Credi che non sopravviverò?"
"Vivrò in un loft a Milano per un mese o forse più, con la band...Con Victoria"
Oh...
Quasi mi ero dimenticata della bassista bionda e pseudo-invaghita di quello che dovrebbe essere il mio ragazzo.
Santo cielo, non so nemmeno se dovrei essere gelosa.
Stiamo davvero insieme, quindi?
Che casino!
Ho un sacco di dubbi, dovuti a mille e una cose che ignoro. Ma di una cosa sono certa: era troppo tempo che aspettavo che mi accadesse qualcosa di simile. Ed ora che ci sono dentro, voglio godermelo senza troppe paranoie inutili. E poi non è detto che i...Come ha detto che si chiamano? Ah si!
Non è detto che i Måneskin passino le audizioni, giusto? 
Mi preoccuperò della cosa se e quando sará il momento.
"Non è una certezza" gli rispondo "Non voglio preoccuparmi di qualcosa che ancora non esiste"
Mi guarda strano.
Come si guardano quelle cose che stai per perdere. Ed io mi chiedo se forse non sia così, ma non importa, non adesso almeno.
"Mi hai chiesto di lasciarti provare, no?"
Anche il mio, come il suo bacio di poco prima, è un invito. Lo sto invitando a levarsi quei panni da bad boy per qualche ora ed essere semplicemente Damiano David. Uno studente del Montale, bocciato tre volte, con la passione per la musica.
Sarebbe chiedere troppo?
Mi risponde lui, silenziosamente, portando le dita tra i miei capelli e baciandomi di nuovo. È un bacio dolce di quelli che sanno di cose dette a metà, quelli che dai quando ti trattieni perchè l'altro non ti creda un depravato.
Probabilmente lo sta facendo per me. Per la mia inesperienza.
Ma voglio davvero che si trattenga?
Porto le mani alla cintura dei suoi pantaloni ed inizio a slacciarla. È il mio stupido modo di dargli il permesso di lasciarsi andare, di fare ciò che vuole. È il modo di fargli capire che mi fido di lui.
Mi guarda incerto per qualche secondo, poi si avventa sulle mie labbra e mi trascina in uno di quei baci che mandano a fanculo il mondo, perchè tutto quello che ti serve ce l'hai tra le braccia.
Con un gesto veloce si leva le scarpe e mi trascina sotto di lui sul mio letto.
Si da la spinta con le braccia, si mette sopra di me e si alza sulle ginocchia, guardandomi dall'alto. Ed è talmente bello  da togliere il fiato. Talmente bello che vorrei ritrarlo esattamente così, mentre sembra un dio, con quei lineamenti marcati e pefetti e la linea delle sua labbra che mi fa letteralmente impazzire.  Con quei capelli folti e scompigliati che gli coprono il volto e quel filo di barba che lo invecchia appena.
Si leva la maglietta, mi sorride ed io mi sento come quando si rimane al buio per troppo tempo ed imprivviso accendono la luce. Il suo sorriso irradia una luce a cui so già che i miei occhi non si abitueranno mai.
E la stessa cosa vale per la visione di lui, mezzo nudo, di fronte a me. Non credo mi abituerò mai a tanta bellezza tutta insieme.
Si leva la cintura che gli avevo slacciato poco prima e poi fa scattare il bottone dei suoi jeans e dei miei subito dopo.
Sento lo stomaco contrarsi.
Ho ancora paura? O è solo eccitazione? O forse è  voglia di lui.
Alzo la mano e la porto sul suo petto, lasciando che scorra lungo addominali di qualcuno che sicuramente pratica sport.
Forse basket? In fondo è alto. Anche se sembra più un tipo da calcio.
È così strano: non so niente di lui, eppure mi basta.
Lui appoggia la mano sulla mia, poi si piega su di me e la porta al lato della mia testa, tenendola ferma, senza farmi male.
Mi bacia come credo ogni donna sogna di essere baciata. Con quel giusto mix di dolcezza e spavalderia. Come se volesse farmi capire che quella dolcezza durerà ancora per poco e che tra un pò inizierà a fare sul serio. Scende lungo il mento e poi mi aiuta ad alzarmi quel che basta per sfilarmi la maglietta e lasciarmi coperta solo da un reggiseno.
È buffo: l'ultima volta, per la paura di imbarazzarmi o di spaventarmi, non mi aveva nemmeno spogliata completamente. Come si comporterà oggi?
Si, credo che tutto sommato avesse ragione mia madre quando mi disse "La vera prima volta di ogni donna, è la seconda".
Infondo ieri sera avevo talmente tanta paura di fare qualcosa di sbagliato o di sentire dolore, che non ho provato nulla di piacevole. C'era solo un sacco di paura e di ansia. Ma oggi sono libera e sento di potermi godere a pieno qualsiasi cosa deviderá di farmi. E questa cosa mi elettrizza.
Porta una mano sotto la mia schiena e mi slaccia il reggiseno. Mi vergogno. Non sono mai stata completamente nuda di feonte ad un uomo, prima d'oggi. In fondo ieri sera eravamo quasi del tutto al buio.
E se non gli piacesse quello che vede?
Appoggia una mano sul mio seno e mi sorride. Le mie misure sembrano essere fatte apposta per i suoi palmi.
Gioca, mi stuzzica, poi si abbassa di poco e mi morde un capezzolo.
Il mio cervello è ufficialmente offline ora.
Sento solo Damiano, le sue mani e le cose che mi provocano.
Mi bacia di nuovo ed io tuffo le dita tra i suoi capelli con cui non vorrei mai smettere di giocare.
"Sei bellissima" mi sussurra all'orecchio. Me lo aveva già detto ieri sera, ma non so perchè, oggi fa tutto un altro effetto. Oggi gli credo.

Sto fissando il soffitto da un paio di minuti. Anche se non sto pensando a nulla di particolare.
In realtà sono talmente felice che mi sento quasi su una piccola nuvoletta rosa fuori dal mondo. Non avevo mai provato nulla di simile.
Il mio primo orgasmo.
Ho persino pianto quando l'ho avuto. Ed ho anche sperato di cuore che lui non se ne fosse accorto.
Ma solo un cieco non lo avrebbe notato.
Avrei voluto sotterrarmi ma poi sono arrivate le sue mani ad asciugarmi gli occhi e allora il cuore ha ripreso a battere normalmente.
Mi allaccio i pantaloni e mi risiedo accanto a lui sul letto. Lui apre le braccia e lascia che io mi accoccoli tra di esse. Ovviamente non mi faccio pregare.
Ha lo sguardo perso.
"Che cosa guardi?" domando.
"I tuoi poster" mi dice "Abbiamo gusti molto simili in fatto di musica, sai?"
"Ah si?"
"Paolo Nutini lo adoro" risponde "E anche James Arthur lo amo un sacco. Hai una voce pazzesca"
"Si hai ragione, è fenomenale" gli dico io "Chissà, magari un giorno sarai talmente famoso che ti chiederà un autografo"
"Non  penso che lo incontrerò mai. Ma sarebbe bello arrivare anche solo ad un passo dal suo livello"
"Siete bravi" lo rassicuro "Vedrete che andrá tutto alla grande"
Damiano resta un paio di secondi in silenzio e poi mi guarda negli occhi:"Vieni con me alle audizioni" mi dice.
E non è una domanda. È quasi una supplica silenziosa.
"Venire con voi? Sei pazzo? E rivedere Victoria?"
"Ho bisogno che tu i sia, i prego. E di Victoria non devi più preoccuparti, l'ho già messa al suo posto"
"Non trattarla troppo male. È solo cotta di te" dico malinconica, pensando agli anni spesi dietro ad Alessandro.
"Hey..." mi ammonisce con lo sguardo "Te non dovresti esse gelosa de me? E invece me spedisci tra le braccia de n' altra?"
"Dico solo che so come ci si sente, a stare nella sua posizione" rispondo "Liquidarla con gentilezza e tatto è il minimo che puoi fare"
"Allora ce l'hai un Teseo" mi dice "Avevi detto di no"
"Non esiste nessun Teseo, fidati" dico triste "Non più, almeno"
"Allora? Verrai o no alle audizioni?" chiede per alleggerire la tensione creatasi nel pensare ad Alex.
Che faccio?
Incontrare Vic sará un macello, questo è bene metterlo in preventivo. Ma so quanto Damiano sia preoccupato per questo provino e quanto ci tenga anche.
Quindi la risposta viene da se:"D'accordo, stalker. Ti accompagno" gli dico.
Lui si illumina e  mi sorride:"Sul serio?"
Gli faccio segno di si con testa e lui mi bacia, felice quanto un bimbo a Natale.
"Grazie, Carboncino" mi dice a fior di labbra, prima di rituffarsi di nuovo su di me.



BEGGIN -(IN REVISIONE PRE PUB)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora