10.

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Lo so, lo so...Vi lascio subito al capitolo.
Ma prima vi lascio qui il link della mia altra FF, che  richiama molto questa, che ha come protagonista un altro manzo dal volto di Dominic Sherwood e che spero vi piacerà allo stesso modo. Dategli un'occhiata se vi va e fatemi sapere che cosa ne pensate, mi farebbe piacere.
https://www.wattpad.com/story/83400623-se-solo-sapessi-odiarti-adulti-wattys2017

Sono le sei e mezzo ed io sto già morendo di fame. Glenda stranamente non sta disegnando unicorni ed io sono riuscita a truccarmi nonostante non abbia con me tutti gli attrezzi del mestiere.
E' stata una giornata parecchio impegnativa.
Abbiamo visitato Westminster Abbey ed io ho quasi rischiato di perdere il mio gruppo, pur di trovare la maledetta tomba di Jane Austen. Che poi ho scoperto essere a Winchester e non lì.
E quando, una volta arrivati alla torre di Londra e rimasta sola con lui, ho chiesto a Damiano perchè mi avesse giocato un tiro così da idiota, lui si è limitato a fare spallucce dicendo:"Mi sarò confuso. Non tutti siamo acculturati come te, principessa"
Ma quanto può essere stupido un ragazzo?
Ho anche dovuto sorbirmi tutto il suo monologo in inglese di cui, grazie al cielo ho capito ogni parola e soprattutto ho dovuto essere vittima delle sue manie di protagonismo.
Santo cielo, avreste dovuto vederlo il modo in cui si atteggiava, raccontando aneddoti su questo e su quello. Che presuntuoso!
Stasera i prefessori ci hanno dato il permesso di partecipare ad una festa dei ragazzi del recidence, perciò ho colto l'occasione per indossare un altro vestito rubato a mia madre. Dopotutto ci saranno Clarissa e le altre oche, non posso di certo sfigurare.
Stefano mi ha detto di passare in camera sua per le sei e un quarto, così potrò dargli una mano a scegliere cosa indossare e scenderemo insieme per la cena.
Dal momento che sono già in ritardo di un quarto d'ora mi precipito alla 302. I corridoi sono pieni zeppi di studenti che vanno avanti e indietro da una camera all'altra. Mi fermo e busso alla porta. Sono un pò nervosa al pensiero di vedere anche Alex, ma probabilmente sarà già impegnato a pomiciare con Clari.
Finalmente mi aprono e per poco il mio cuore non smette di funzionare.
È Alessandro, è vestito impeccabilemente e di Clarissa non c'è nemmeno l'ombra.
"Stefano è sotto la doccia" mi dice "Mi ha detto di farti entrare"
Non so nemmeno da quanti anni è che non mi rivolge più la parola. Dovrei odiarlo, lo so. Ma è più forte di me: lui sorride ed io perdo un battito.
"Accomodati" mi dice, levando un pò di disordine dal letto, perchè possa sedermi.
È strano che Stefano sia ancora sotto la doccia. Non è mai in ritardo.
Almeno che....
Nardi!
Io ti ammazzo, lo giuro!!
"Ti piace Londra?" mi domanda in imbarazzo.
"Si, è davvero meravigliosa" rispondo, giocherellando con i capelli.
"E a te?"
"Si, si è bellissima"
Avrei voglia di chiedergli una marea di cose, ma non ne trovo la forza. Ho mille dubbi e una sola certezza: deve essergli successo qualcosa di molto grave, per convincerlo a non parlare più con la sua migliore amica storica, di punto in bianco.
"Sai, io...Credo di doverti delle scuse"
Scuse...
Soltanto ora, nel sentire quelle parole, ho nel cuore un pizzico di rabbia, che si trasforma in un pianto nostalgico che cerco di soffocare.
"Più che scuse, vorrei una spiegazione" sorrido imbarazzata.
"Lo so, io...È tutto così complicato da spiegare Alice!"
Che strano....Il mio nome, pronunciato dalle sue labbra, non mi fa poi l'effetto che avevo immaginato.
"Non so nemmeno da dove cominciare"
"Parti dal principio...Perchè hai smesso di parlarmi? È per qualcosa che ho fatto?"
"Cosa? No, tu non centri nulla" si affretta a rispondermi "È solo che..."
Veniamo interrotti da un rumore alla porta.
È Sannito, che sbuca dalla porta e ci guarda come se avesse visto chissà che.
"Clarissa ti cerca, ha detto di risponderle al telefono"
"Ce l'ho in silenzioso, dille che sto arrivando, sono pronto"
Rimasti soli mi guarda con un poco di dispiacere negli occhi.
"Mi dispiace, dovremo rimandare la chiacchierata"
Ma certo, figurati se Clarissa può aspettare!
"Tranquillo" dico mostrandomi serena "Va bene"
"No, non va bene...Ti devo delle spiegazioni e giuro che le avrai, prima che questa cavolo di gita finisca"
Faccio un sorriso di  circostanza e mi alzo in piedi.
Poi lo guardo aggiustarsi il colletto della camicia ed uscire dalla stanza.
Quando la smetterà di essere il cagnolino scodinzolante di quella smilza senza cervello?
Stafano esce dalla doccia col suo asciugamano di superman legato in vita ed io gli lancio un'occhiataccia.
Lui alza le mani in alto, come a chiedermi di essere clemente. Ma non credo lo sarò, dopo questa pagliacciata.
"Dobbiamo parlare, Nardi"

BEGGIN -(IN REVISIONE PRE PUB)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora