❣️2

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Si erano accordati e, dentro di me, esulta i per quelle poche parole che si erano scambiati. Il mio desiderio era stato esaudito e ne ero felice, anche se ignaro di ciò che sarebbe potuto accadere.

Sentii la mano di Jiho accarezzarmi la coscia, per poi staccarsi e posarsi sul mio mento, alzando i il volto. Mi guardò negli occhi ed io, nonostante non riuscissi a reggere il suo sguardo, non sposati il mio.

Per vivere con lui dovevi mantenere un buon comportamento e dovevi sottostare alle sue regole, ed io ne avevo di particolari e, in quanto sua proprietà, non potevo disubbidire. Poteva farmi quel che voleva ed io dovevo rimanere inerme.

Si avvicinò al mio orecchio, morendo lo leggermente prima di parlarmi, con voce appena udibile anche a me, che ero la persona a cui si stava riferendo.

"Fai vedere a Suga la sua stanza, la mensa ed il laboratorio, poi vieni in camera mia", mi disse allontanando il volto e guardandomi dalla testa ai piedi, per poi leccarsi le labbra, "questa gonna ti sta benissimo, Jiminnie", concluse lasciandomi alzare.

Mentre mi dirigeva verso il ragazzo dai capelli azzurri, che si trovava fermo, in piedi, in mezzo alla stanza e mi osservava con sguardo freddo, sentivo gli occhi di Jiho su di me.

Feci un inchino al ragazzo, a Suga, e mi presentai con voce tremante. Il suo sguardo mi stava mettendo in soggezione e pensare che, alle mie spalle, vi fosse Jiho ad osservare il tutto mi rendeva ancora più nervoso, per qualche motivo.

Quando rialzai lo sguardo vidi la figura del blu di spalle, già a metà strada in direzione della porta, e mi affrettati a raggiungerlo. Mentre camminavo a qualche passo di distanza da lui, ne approfittai per osservare la sua figura.

Era snella, non molto alta, ma abbastanza da superarmi; la prima cosa che mi risaltò l'occhio, furono le sue mani candide, dalle dita lunghe, che sembravano l'esatto opposto delle mie. Mi avvicinai a lui e lo scrutai in volto, di lato.

I suoi lineamenti mi parvero perfetti e continuai a fissarlo a bocca aperta. Lui sembrò accorgersi di questa mia azione e si fermò, guardandomi male.

"Cosa hai da guardare, principessa?"; distolsi immediatamente lo sguardo, arrossì do vistosamente, imbarazzato dal fatto che mi avesse colto a fissarlo e mi avesse chiamato principessa.

"N- niente", balbettai superandolo, ancora rosso in volto, "da qu-questa parte. T-ti faccio vedere p-prima la mensa, così p-potrai riposarti in camera d-dopo... E s-sistemare le tue cose...", aggiunsi chiudendo gli occhi ed iniziando ad andare nella direzione giusta.

Lui non aggiunse altro, si limitò solamente a seguirmi.

❣️What makes me Happy /YoonMin/Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon