Capitolo 82 ❤️

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Luca

<< hey piccioncini volete un po di spumante ? >> si avvicina Benedetta con due bicchieri in mano che noi afferriamo.

<< ti do una mano a distribuirli ?>> chiede Mia notando la difficoltà dell'amica nel trasportare il vassoio pieno di calici di spumante.

<< si grazie. Quel coglione si è messo a fare i fuochi d'artificio ! >> dice guardando Matteo che distante da noi accende un petardo.

Mia sguscia dalle mie braccia e le ragazze se ne vanno, così io raggiungo Matteo.

<< bro guarda che bomba questo >> mi urla mentre accende la miccia di un fuoco d'artificio per poi correre da me. Questo arrivato in cielo esplode facendo un boato fortissimo. Matteo mi guarda e scoppia a ridere compiaciuto, io lo seguo.

Dopo circa mezz'ora passata con Matteo, Silvio e altri ragazzi a scoppiare petardi, ci fermiamo per bere un altro bicchiere di spumante.

Mi mancherà passare il tempo con i miei amici. Pensare che tra poco tempo tutto questo non mi sarà più concesso mi fa rabbrividire. Cerco di nascondere queste mie preoccupazioni inserendomi nel gruppo e ridendo alle battute di Matteo.

Improvvisamente mi squilla il cellulare, lo estraggo dalla tasca dei pantaloni e corrugo la fronte nel notare che la chiamata proviene dal padre di Mia.

<< pronto >> mi porto il telefono all'orecchio e mi tappo l'altro per cercare di sentire la voce di Bruno nonostante il frastuono.

<< Luca, Mia è lì con te ?>>

<< no, signore >> rispondo guardandomi intono per cercarla.

<< oh, perché non mi risponde >> continua ma io non so cosa rispondere.

<< niente >> sospira.

<< se vuole la vado a cercare e gliela passo >>

<< no, non c'è bisogno, dille solamente che è nata Bianca >>

<< cosa ?>> spalanco gli occhi. Faccio un giro su me stesso e entusiasta esclamo << wow. Ora glielo vado subito a dire >>

<< grazie Luca >> risponde allegro il padre di Mia.

Lascio i ragazzi e vago per il giardino cercandola con lo sguardo. Di lei fuori non c'è traccia così entro in casa. La trovo intenta a ballare con Benedetta,Jack e Michelle. Si è legata i capelli e la osservo mentre ride con gusto. Vederla ridere così serenamente quando ultimamente mi ero abituato a vederla con l'espressione sempre imbronciata, mi fa passere la voglia di doverla interrompere. Mi avvicino da dietro e prendendola per i fianchi l'avvicino a me. Le sussurro sul collo << piccola, mi ha chiamato tuo padre, è nata tua sorella >>

<< eh ?>> mentre si volta verso di me il suo sorriso viene sostituito con un espressione sorpresa.

Mi osserva ed io annuisco. Il suo viso torna ad illuminarsi con un sorriso e dopo pochi secondi la vedo scappare via tra la folla. Rimango confuso ad osservarla andare via. Cosa le è preso ? Anche i suoi amici con cui stava ballando si voltano verso di me interrogativi e io alzo le mani per far capire che io non ne so niente. 

Dopo qualche minuto torna con le nostre giacche in mano e mi ordina << andiamo >>

Salutiamo gli altri che rimangono ancora più accigliati e Mia mi trascina via senza dare spiegazioni.

Quando raggiungiamo la moto mi ordina << portami all'ospedale >>

<< agli ordini >> rido e salgo sul mezzo mentre indosso il casco. Mia fa lo stesso poi si stringe a me e solo a questo punto parto.

Continuiamo il nostro amoreWhere stories live. Discover now