Capitolo 67 ❤️

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Mia

<< ricordami perché sono qui ad una fermata dell'autobus?>> sbuffa Luca.

<< perché vuoi passare un po' di tempo con la tua fidanzata, visto che non la vedi da circa una settimana >> rispondo puntigliosa.

<< ma perché non mi hai detto di prendere la moto stamattina?>>

<< perché credevo fosse scontato >> rispondo esausta.

Scuote la testa divertito e viene verso di me << niente è scontato con me >> mi sussurra all'orecchio e fa per baciarmi ma proprio in quel momento arriva il nostro autobus.

Saliamo con fatica e per poco rischiamo di non riuscire ad entrarci.
L'autobus riparte improvvisamente e io mi sbilancio contro Luca che a sua volta sbatte contro ad una signora che si mette a brontolare. Io e Luca ci guardiamo e cercando di non ridere.

Luca si guarda intorno per cercare una maniglia con la quale tenersi stretto, ma sono tutte occupate quindi si aggrappa ad un tubo della porta.
<< io non ci arrivò >> piagnucolo. 

<< sei troppo tappa >> mi prende in giro e io mi fingo offesa << dai aggrappati a me ti tengo su io >>
Non me lo faccio ripetere due volte e circondo le braccia intorno al suo torace.
Lui mi guarda sorridendo mentre con la mano libera mi accarezza la schiena. Io gli do un bacio a stampo e lui mi tira ancora più verso di se per continuare, ma mi ricordo di tutte le volte in cui ho  odiato le coppie che si comportavano nello stesso modo, così lo fermo.

Il viaggio per casa mia in autobus è molto lungo, perché passa in mezzo ad ogni piccolo paesino per poi raggiungere il mio è quello di Luca.
Infatti noi non abitiamo proprio in cento, ma in un paesino a quaranta minuti di distanza circa.

Dopo venti minuti si libera un posto a sedere vicino a noi.

<< prego >> fa Luca per invitarmi a sedere.

Io ridacchio e dico << no no siediti tu >>
Lui mi guarda stranito, ma poi si siede allora con un movimento rapido salto sopra le sue gambe.

<< ero convinto che ci fosse un tranello >> mi guarda stringendo gli occhi.

<< ma è tutti i giorni così ?>> sbuffa poi quando una signora che deve scendere lo costringe a schiacciarsi contro di me.
Annuisco.

<< cercherò ti portarti a casa tutti i giorni io >> decide e mi sta benissimo.

Luca tira fuori dalla sua tasca della giacca un paio di auricolari e lo inserisce nel cellulare.

<< vuoi ? >> me ne porge uno.

<< va bene >> lo afferro e me lo porto all'orecchio.

<< oddio che canzoni orribili ! >> guardo la sua playlist.

<< come osi !>> mi guarda offeso << io non ascolto le schifezze che piacciono a te !>> risponde a tono.

<< basta tra noi è finita, la nostra relazione dopo questa non a futuro >> scherzo.

<< perché prima c'è lo aveva?>> mi sorride dolce.

Inserisco la testa tra il suo collo e la sua spalla per nascondere i sorriso a trentadue denti che mi ha provocato.

Credo di essere arrivata al culmine dell'amore per Luca.
Ogni volta che mi sorride, mi parla oppure mi guarda solamente io mi sento in paradiso. Un tornado di farfalle si forma nel mio stomaco.
A volte penso a che fine avrei fatto se fosse rimasto in Francia, se viola non fosse morta. Non so cosa farei senza di lui. Sono troppo sdolcinata, mi devo riprendere.

Continuiamo il nostro amoreWhere stories live. Discover now