Capitolo 13 ❤️

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Luca

Mia è cambiata da quando mi ha mollato , non è più lei .
È sempre alle feste dove si ubriaca, sta sempre con i maschi e pure le sue amiche non la riconoscono , anche perché non passa più tempo con loro .
O sta da sola , o con le sue nuove "amiche".
E io come un idiota sto soffrendo per il suo comportamento e per la sua lontananza da me.
Quasi ogni sera vado nei locali, dove vedo Mia fare la cascamorta con tipi che non conosce, quindi ingelosito bevo e fumo e poi al mattino mi sveglio in letti di ragazze che non conosco . 

Ma io almeno non sono cambiato, mi comportavo così pure prima di conoscerla. In questi giorni salta spesso le lezioni , e poi i professori la trovano in giro per i corridoi o in bagno a farsi i cavoli suoi.

È mattina .
Un altro giorno da incubo dove cercherò inutilmente di farla ragionare .
Cosa posso fare per dimenticarla .

Vado a sciacquarmi la faccia ancora assonnato .
La mia voglia di alzarmi dal letto in questi giorni è pari a zero . Mi vesto ed esco di casa. Non ho neanche voglia di fare colazione.
Arrivo a scuola e mi accendo una sigaretta, sono un po' in anticipo. Matteo e Silvio si avvicinano a me e iniziamo a chiacchierare. Mi trovo davvero bene con loro, per fortuna che riescono a sollevarmi loro in questo periodo.

Improvvisamente vedo in un angolino Mia. Già da lontano noto che he un quintale di trucco sul viso. È distrutta, avvicinandomi mi accorgo che ha le occhiaie sotto gli occhi e sta piangendo. Ma attira la mia attenzione un livido viola sotto il suo occhio sinistro.

<< hey >> le accarezzo i capelli inginocchiandomi all'altezza del suo viso. Alza il viso e i suoi occhi incontrano i miei. Immediatamente si alza spaventata.

<< cosa vuoi >> dice dura asciugandosi le lacrime.

<< che hai fatto all'occhio >>

<< niente , non ti deve importare >>
Suona la campanella e tutti entrano nelle classi .

<< invece mi importa >>

<< cazzo la smetti , mi lasci in pace , io non ti voglio , tu non mi servi , se ti ho lasciato c'è una ragione >> risponde, sembra non sappia più cosa dire per tenermi lontano da lei. Se stava piangendo c'è una ragione e non può dirmi che non ha bisogno di aiuto.

<< cosa succede qui ?>> arriva la prof di matematica .

<< no niente prof. Un piccolo litigio. Scusi, colpa mia >> dice con un tono basso ferito dalle sue parole che ormai sento spesso in questi giorni. Mi sono preso io la colpa per evitarle di finire in punizione. Rischia già la sospensione.

<< dai andate in classe , subito >> ci rimprovera la professoressa.

Entriamo e mi vado a sedere al mio posto e lei si siede vicino a Sabrina la sua nuova amica . Non la sopporto quella ragazza è sempre depressa e fuma come un cannone.
Dovrebbe mettersi vicino a me ma ormai fa quello che le pare.

Entra la proff di matematica che un minuto prima ci aveva ripresi mentre discutevamo . Io chiedo di andare in bagno e la prof me l'acconsente. Esco fuori in cortile e mi fumo qualche sigaretta.
Dopo mezz'ora torno nella mia aula e ormai la lezione è finita .

<< ragazzi il compito che vi ho dato lo dovete svolgere con un vostro compagno a vostra scelta . Borghi , Riggi voi lo farete insieme >>

<< ma non aveva detto che sceglievamo noi >> dice Mia

<< nel vostro caso no , visto che avete litigato questa è la vostra punizione >>

<< uffa. Non si puo fare i fatti suoi ?>> sbuffa Mia .

Continuiamo il nostro amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora