Capitolo 15 ❤️

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Luca

Sono tre giorni che Mia non viene a scuola e non risponde neanche al telefono . Ambra, la mamma di Mia ha chiesto a mia mamma di sentire Mia ogni tanto per controllarla, ma lei ignora le nostre telefonate . Non sono preoccupato, penso sia uno dei suoi tanti capricci che fa ultimamente . Sono arrabbiato, non capisco perché si comporta così. Da un momento all'altro sembra diventata pazza. Che cosa vuole? attenzioni? Io credo di stargliene dando anche troppe. Sono quasi sicuro che sta approfittando della mancanza dei genitori per uscire o dormire fino a tardi in modo da non andare a scuola . 

Stanco del suo ignorarmi mi sto dirigendo a casa sua, sperando ci sia . Parcheggio la moto davanti a casa sua e mi avvicino alla porta d'ingresso. Suono il campanello più di una volta, ma nessuno viene ad aprirmi. Poi noto la finestra della camera di Mia aperta , allora non ci pensò due volte ed entro . Se la finestra è aperta, quasi al cento per cento lei è qui. Il pensare che sia in casa e che non mi abbia aperto appositamente, fa aumentare la mia rabbia.

Arrivo in sala e la vedo sul divano a guardare ls TV . È diversa però, ha i capelli più corti. Come ha osato tagliarli? Erano bellissimi.

 Non ci vedo più dalla rabbia quindi urlo avvicinandomi << hai tagliato i capelli ?>>

Lei si gira di scatto spaventata. Appena incontro il suo viso prendo paura.
È piena di lividi in faccia, ha il labbro gonfio e qualche ferita.
<< Mia cosa è successo ?>> chiedo dolce accarezzandole una guancia .

Lei mi guarda e le scende una lacrima, ma non dice una parola.
<< Mia parla per favore >> quasi grido incazzato con chiunque l'abbia conciata in questo modo.

<< sono caduta dalle scale>> dice dura .

<< non ti credo, poi non hai scale in casa tua >> le rispondo a tono.

<< infatti non sono caduta dalle scale di casa mia >> si arrampica sugli specchi.

<< ok >> faccio finta di crederle .

<<hai già messo del ghiaccio su tutti quei lividi o delle pomate? >> chiedo.

<< no, non riesco a muovermi >> guarda il pavimento triste.

<< ok , allora vado a cercare qualcosa per poterti curare >> mi guardo in giro. Dove potrebbero tenere delle creme? Opto per cercare in bagno, magari hanno un kit di pronto soccorso.

<< Luca aspetta >> mi chiama e io mi volto immediatamente.

<< sono messa tanto male >> la voce le trema.

<< non ti sei ancora mai vista?>> chiedo provando pena per lei.

<< no >> 

<< meglio cosi >> le sorrido e lei abbassa il viso.

Vado in bagno e come immaginavo davanti a me mi trovo il kit del pronto soccorso.
Ho usato questa scusa anche per allontanarmi .
Non c'è la facevo più a vederla ridotta così .
Mi veniva quasi da piangere per lei . Appena trovo il colpevole, lo ammazzo.

Suona il campanello .
<< oddio è arrivato. Luca nasconditi >> dice Mia in panico.

<< chi è arrivato ?>> chiedo confuso.

<< zitto e nasconditi >> cerca di abbassare la voce.

<< ti picchia ?>> chiedo sentendo l'adrenalina salirmi alle mani.

<< shh >> mi fa segno di tacere.

<< Mia se è stato lui dimmelo che ora lo ammazzo >> stringo i pugni.

Continuiamo il nostro amoreWhere stories live. Discover now