Capitolo 56 ❤️

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Luca


Devo andare a recuperare la mia valigia in hotel e Filippo si è offerto di accompagnarmi. Sarei dovuto passare a prenderla a mezzogiorno, ma aveva iniziato a piovere a dirotto e siamo corsi direttamente all'appartamento di Mia.

 Mentre passeggio per la strada aspiro l'odore dell'asfalto bagnato, che adoro.Filippo cammina al mio fianco tenendo le mani nelle tasche. Ad un tratto mi chiede << Luca hai le sigarette ?>>

<< si , perché?>> lo guardo accigliato.

<< me ne passi una ?>> allunga la mano.

<< tu fumi ?>> spalanco gli occhi.

<< si, ma la mia famiglia e Benedetta non lo devono scoprire. Loro mi vedono come il ragazzo perfetto e io non voglio deluderli >> alza gli occhi al cielo.

Gli passo sigaretta accendino ancora perplesso poi decido di fumarmene una anche io.

<< ho visto che ti sei messo a fare il bravo ragazzo >> mi prende in giro.

<< devo, se no i tuoi non mi permettono di vedere Mia neanche con il binocolo >> sospiro.

<< i miei sono fatti così, pretendono il meglio, sempre, ma poi sono i primi a non essere perfetti >>

<< che vuoi dire ?>>

<< non sono mai stati attenti a noi. Erano sempre a lavoro, sono stato io a crescere Mia e sono stato sempre io a notare se qualcosa non andava in lei.
Non dico che sono dei cattivi genitori, perché non ci hanno mai trattato male, non ci hanno mai fatto mancare niente... Però sono sempre stati molto assenti dalle nostre vite >>

<< i miei sono il contrario dei tuoi. Forse sono anche troppo impiccioni >> lui abbassa lo sguardo e io gli rivelo << credimi dopo un po' stanca >>

<< a volte vorrei poter avere dei genitori come i tuoi >> sospira.



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<< sono tornato !>> dico aprendo la porta e entrando nella camera di Mia.

Ma mi accorgo che sta dormendo. Una folata di aria gelida mi colpisce e noto che la finestra è spalancata. Mi fiondo a chiuderla e poi corro a coprire Mia che ha la pelle d'oca. Mi scorgo per lasciarle un bacio sulla fronte e passando una mano tra i suoi capelli mi accorgo che ha i capelli ancora fradici a causa della nostra corsa sotto la pioggia a mezzogiorno.

<< Mia >> la rimprovero facendola svegliare.

<< che c'è? >> borbotta stringendosi alle lenzuola.

<< non ti sei ancora asciugata i capelli ! >>

<< volevo andarci, ma mi sono addormentata >> si strofina gli occhi.

<< avevi anche la finestra spalancata ! >>

<< oh non urlare ! >> sbuffa alzandosi dal letto e andando in bagno.

Dopo alcuni minuti vedo che non torna cosi vado a controllare. Apro la porta e d avanti mi ritrovo Mia nuda. Non sono più abituato a vederla così e mi fa molto effetto.

<< chiudi la porta >> mi guarda male mentre entra in doccia.

<< si scusa >> esco dal bagno ancora incantato.

Continuiamo il nostro amoreWhere stories live. Discover now