Capitolo 77 ❤️

1.2K 35 4
                                    

Mia 

Da quando ha ricominciato ad andare a scuola Luca praticamente non lo vedo più. Durante il giorno, dopo scuola, è sempre in giro. O esce con i suoi amici o ha gli incontri con assistenti sociali e psicologi oppure ha i corsi di recupero, perché ovviamente con tutti questi pensieri per la testa non studia. Torna a casa tardi e stanchissimo quindi dopo aver cenato va subito a letto. Perciò non mi parla e io non so come stia.

Stamattina non l'ho visto neanche a ricreazione, ma quando sono tornata in classe ho trovato una rosa con un biglietto.
"Piccola anche oggi pomeriggio devo andare dagli assistenti sociali, quindi devi prendere l'autobus.
Scusa se non sono molto presente ultimamente, ma mi farò perdonare stasera con una cena romantica. Ci vediamo alle 8 davanti a casa mia.
Ti amo"

Per questo ora mi ritrovo qui da sola davanti a casa sua al ad aspettarlo in mezzo al buio ad aspettarlo. Sfrego le mie gambe l'una contro l'altra per scaldarmi mentre mi stringo nel mio ombrello sperando che Luca arrivi a momenti. Mannaggia a me che ho deciso di indossare una gonna corta di jeans proprio oggi.

Passano dieci minuti e di Luca neanche l'ombra così lo chiamo.

<< hey >> risponde allegro.

<< Lu dove sei ?>> dico innervosita dal suo tono tranquillo.
Improvvisamente si accende un fascio di luce dietro di me, quindi mi volto. La luce proviene dalla porta della casa di Luca, oltre la quale sporge il mio fidanzato sorridente.

<< vieni dentro >> mi incita sorridendo. Era da un po' che non sorrideva così spontaneamente.
È molto bello indossa una camicia nera e i jeans. I capelli sono perfettamente pettinati.

Mi affretto a raggiungerlo in casa e arrivata davanti a lui gli posiziono una mano sul petto e lo spingo leggermente dicendo << cioè tu eri qui dentro al caldo mentre io sono rimasta per quasi un quarto d'ora sotto la pioggia ? >>

Lui ride e poi dice << scusa, la mia idea era quella aprirti la porta appena ti avrei vista dalla finestra, ma ho appena finito di cucinare e non mi sono accorto che erano le otto passate >>

<< se mi viene il raffreddore è colpa tua >> scherzo poi lui si avvicina e io gli circondo il collo con le braccia per poi lentamente far unire le nostre labbra.

Una volta staccati mi vado a sedere sul divano. Mi guardo intorno è da quando sono morti i genitori di Luca che non entro in questa casa. Sento una brutta sensazione al pensiero che in questa casa viveva una famiglia felice che invece ora è stata distrutta. È tutto identico a prima, ma in relata tutto è cambiato. La casa sembra essersi fermata al giorno dell'incidente. Mi percorre un brivido e Luca lo percepisce.

<< tutto bene ? >> mi chiede sedendosi al mio fianco. Annuisco e mi sistemo i capelli dietro alle orecchie mentre lui mi carezza una coscia.

<< quindi ti hanno ridato le chiavi di casa ? >> faccio finta di niente.

<< già, non devo più rubare i vestiti a tuo fratello >> mi sorride.

<< bene >>

<< in realtà non dovrei stare qui. Mi hanno dato le chiavi solo per prendere le cose che mi servono. Ma tanto io come al solito non li ascolterò >>

<< quindi non starai più a casa mia ?>> dico amareggiata e lui lo nota.

<< hey, si, io verrò tipo per mangiare o ogni tanto per dormire >> dice con un sorriso smagliante.

<< oh >> abbasso lo sguardo.

<< che c è ?>> mi alza il viso con un dito.

Continuiamo il nostro amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora