Capitolo 80 ❤️

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Luca


Ieri dopo che Mia mi ha confidato i pensieri che le frullano in testa, non sono riuscito a confortarla e ho evitato la conversazione andando a lavarmi.

Il fatto è che in realtà io la amo ancora, un sacco, e la devo ringraziare per essermi stata vicino in questo periodo, ma non ci sono con la testa ultimamente e non riesco a ragionare o essere me stesso.
Visto che non sono me stesso non riesco ad amarla come farei solitamente.
È vero le avevo promesso che avrei approfittato di questo mese ma poi ci ho ripensato.
Ci sono diversi motivi per cui non farlo .
Il primo è che come ho detto prima sono diverso in questo periodo e non so cosa potrei combinare, quindi preferisco tenere le distanze con Mia per non crearle problemi.
Due non sono felice e non voglio trasmetterle le mie emozioni.
Tre tra poco devo andarmene e quindi non voglio che si affezioni troppo per farle sentire di meno la mia mancanza dopo.
Sto cercando di essere freddo per farla soffrire di meno.
Sono sicuro del fatto che Mia sia la mia anima gemella e che io non riesca a fare a meno di lei, ma non voglio che lei soffra. Ho bisogno di una pausa, durante la quale staremo un po' distanti. Non credo sia una cosa del tutto negativa, potrò riprendermi e tornare al pieno delle mie forze per poi tornare a riprendermela a luglio per amarla con tutto me stesso.

Come aveva richiesto Mia, i suoi genitori ci hanno regalato per natale una giornata da passare insieme. Ci hanno regalato una giornata alla spa. Non penso che oggi sia la giornata adatta per passare del tempo noi due da soli, Mia ieri sera se l'è presa e fa fatica a parlarmi. Quindi immagino che oggi non sarà poi così rilassante, anzi credo mi sentirò abbastanza a disagio.

Ora sto andando a piedi fino a casa di Mia perché ci accompagna suo padre in macchina. Se il mio motorino non si fosse rotto probabilmente ora sarei già davanti a casa sua, anzi sicuramente non avremmo avuto il bisogno di essere accompagnati.

Quando arrivo a destinazione trovo il padre di Mia, Bruno, all'interno della macchina già in moto. Mi fa segno di raggiungerlo così mi affretto e salgo all'interno dell'auto nei posti posteriori. Salto al fianco di Mia imbronciata che tiene le braccia incrociate al petto. Fingo un sorriso e immediatamente lei sposta lo sguardo fuori dal finestrino evitando di salutarmi.

Il padre di Mia per rompere il disagio inizia a fare battute e domande alle quali rispondo solo io.

Dopo mezz'ora arriviamo a destinazione e scendiamo dall'auto. Mi sgranchisco le gambe e dopo aver ringraziato e salutato Bruno mi dirigo verso l'ingresso della spa.

<< ciao pa >> sento la voce annoiata di Mia alle mie spalle.

<< fatemi sapere quando dovrò venirvi a prendere >> sento urlare dal padre e subito dopo Mia cantilena un << siii >> e sbatte la portiera.

Alzo gli occhi al cielo. Raggiungo il bancone della spa, mi presento e chiedo informazioni.

<< mi scusi un attimo >> dice gentile la segretaria e scompare dietro una porta.

Mia continua a non spiccicare parola e continua a osservarsi i piedi mentre ci giocherella.

<< sembri una bambina?> sbuffo.

<< lo sono, mi hai sempre chiamata piccola >> risponde lei non degnandomi di uno sguardo.

<< eccomi >> torna la segretaria mentre stavo per risponderle.

<< seguitemi pure >> ci sorride e ci conduce in una stanza dentro la quale ci dice passandoci dei costumi e successivamente dei teli bianchi ci dice << spogliatevi e indossate questi costumi, dovrebbero starvi, poi indossate anche questi accappatoi. Quando sarete pronti potete uscire ed entrate nella stanza di fronte dove vi aspettano i massaggiatori >>

Continuiamo il nostro amoreWhere stories live. Discover now