Capitolo 26 ~È la fine~

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Mi risveglio con il rumore assordante di un trapano.

Mi massaggio la testa dolorante e subito dopo i ricordi si fanno strada nel mio subconscio.

Uta.

In questo momento potrei essere fra le sue braccia calde a bearmi del suo odore.

E invece sono in un appartamento disabitato con il vicino rompi palle con un quoziente intellettivo pari a quello di un verme. Chi cavolo si alza alle sei del mattino per trapanare!? Ma giuro che gli trapano il... non dovrei essere così volgare già al mattino.

Aspetto la sera per uscire di casa, non voglio farmi vedere.

Nonostante sia l'orario di cena c'è ancora molta gente fuori casa, tutti guardano interessati i loro telefoni o gli schermi televisivi.

Distratta mi scontro contro qualcuno.
Un portatore di valigia.

Mi guarda stralunato e accenno ad un <Mi scusi> prima di alzarmi da terra.

L'agente mi guarda ancora negli occhi per qualche secondo prima di cominciare a correre.
È strano, di solito non si fanno notare così tanto.
Che l'Anteiku sia già sotto attacco?

Decido di origliare le discussioni della gente che mi sta attorno, almeno posso avere certezza del mio pensiero.

<... già, e pensare che io andavo spesso in quel locale. Al pensiero di essere stata circondata da ghoul mi vengono i brividi> dice una ragazza parlando all'amica.

<Immagino. Quei mostri dovrebbero stare in celle come alla Cochlea o meglio, non dovrebbero esist-> non gli lascio finire la frase e le faccio uno sgambetto, senza farmi notare, e mi nascondo in un vicolo.

La ragazza si sta lamentando.
Ha sbattuto la testa ma non credo sia servito a farla diventare più intelligente.

In ogni caso la mia supposizione era esatta, in questo momento stanno attaccando l'Anteiku, non posso perdere altro tempo.

Salgo su un tetto e comincio a correre e saltare.

Quando arrivo la battaglia è già cominciata, una schiera di ghoul con maschere da scimmia stanno attaccando alcuni agenti del CCG e un uomo, un umano che identifico come il comandante, urla e da ordini a non finire.

È ora che anch'io dia una mano.

Mi lancio verso alcune colombe estraendo l'Ukaku e mozzando la testa a tre di loro.
Non avevano previsto un attacco a sorpresa e dall'alto.

L'odore del sangue è ormai nell'aria.
Odore di sangue e di morte.

Molti ghoul stanno perdendo la vita solo per la paura dell'essere chiamato "uomo".

La paura, un sentimento primordiale che ti mette in guardia ma che in questo caso ti rende solo artefice di ancora più paura. È come un circolo vizioso.

Da lontano vedo Irimi lottare con un tipo alto e dai capelli bianchi, inoltre indossa un paio di occhiali.

Poi c'è Koma che nonostante la gravità della situazione fa dell'umorismo mentre colpisce agenti a raffica.

In lontananza vedo anche il signor Yoshimura nella sua sembianza da gufo.

La battaglia prosegue per le lunghe, ci sono grosse perdite in entrambe le fazioni e l'odore del sangue che circonda tutto il perimetro rischia di farmi impazzire.
La continua estrazione dell'Ukaku mi porta via troppe energie. Energie che posso recuperare solo nutrendomi.

Stiamo perdendo tutti.
Un inutile battaglia iniziata millenni fa e che porterà molto probabilmente all'estinzione di entrambe le razze.

Un ragazzo dalla chioma scura e bizzarra mi sta osservando con un sorriso amaro.

The Mask Keeper ~Uta. Tokyo Ghoul~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora