Apro lentamente gli occhi e subito un forte dolore alle tempie mi obbliga a richiuderli.
Fottuto mal di testa, ho preso una bella botta.
Riapro gli occhi e mi guardo intorno.
Le luci soffuse rendono poco visibile l'ambiente circostante, l'unica cosa che vedo è un tavolinetto poco distante.Avvicino le mani al volto ma queste si blocano facendo tintinnare del metallo.
Bene... sono seduta a terra su un pavimento gelido e pure incatenata. Avrei preferito passare tutta una vita da Uta con la costante di dovergli la vita piuttosto che vivere ancora poco sotto le torture di Jason.
<Ti sei svegliata quindi> la voce di Jason riecheggia per la stanza e una luce abbagliante viene accesa.
Strizzo gli occhi, troppa luce.
<Quindi ora che farai? Preparerai un caffè e lo berremo insieme?> dico sarcastica.
So a cosa vado incontro se ho questo atteggiamento ma almeno così mi diverto un pò anche io.
Prima di morire ovvio.Uno schiaffo mi colpisce in pieno volto spaccandomi le labbra e poi è il turno di un calcio in pieno petto.
Mi piego in due per quanto possa muovermi ma senza emettere un fiato.Il viso di Jason si avvicina al mio come a controllare se fossi viva e una volta arrivato abbastanza vicino gli sputo il sangue.
<Non sono un giocattolo> dico guardandolo in malo modo.
Il ghoul si pulisce il volto con un fazzoletto e poi comincia a ridere, prima piano, poi sempre più forte.
<È vero, tu non sei un giocattollo> Jason si allontana da me per andare verso il tavolino <Tu sei solo debole feccia ghoul> torna da me con delle pinze in mano.
Ci guardiamo per degli attimi interminabili prima che lui riapra bocca.
<Quale osso delle dita vuoi che ti rompa per primo?> dice passandomi le pinze lungo tutto il corpo.
<Questo qui> dico alzandogli il dito medio <E poi mettitelo su per il culo!>.
In tutta risposta mi arriva un altro calcio allo stomaco, più forte del primo.
Sento l'inquietante rumore delle mie costole frantumarsi sotto quel colpo deciso.
<Le costole non sono ossa delle dita> dico con un filo di voce.
<Parli troppo> si prepara a darmi un altro calcio ma poco prima di colpirmi si blocca come se stesse pensando a qualcosa. Come se stesse pensando ad un metodo di tortura con cui divertirsi di più.
Mi libera dalle catene e mi trascina su una sedia dove vengo bloccata.
Che intenzioni ha adesso?
Un altra volta si avvicina al tavolino per poi tornare da me con una barra d'acciaio e un candelotto.
Mi blocca la bocca con una pezza a cui fa un nodo stretto dietro la nuca.<Farà un pò male> dice con espressione sadica.
Mi strappa la maglia di dosso e poi comincia a riscaldare l'estremità della barra.
Maledetto bastardo.
Come in un film visto a rallentatore vedo la barra diventata rossa avvicinarsi alla mia pelle e mentre il ghoul fischietta io faccio urli soffocati poco prima che la barra entri a contatto con la pelle bruciandola al solo sfiorare.
Probabilmente avrò perso nuovamente i sensi perché mi ritrovo di nuovo legata a terra senza maglia e con i pantaloni a brandelli a causa della barra che è andata a colpire anche le gambe.
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The Mask Keeper ~Uta. Tokyo Ghoul~
FanfictionYumiko è un ghoul solitario dedita solo alla caccia. Un giorno durante la cattura di una preda verrà schernita da Uta, il quale le fa presente di essere nel suo territorio. Poco dopo arriveranno tre agenti del CCG che proveranno ad eliminare i due g...