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- Ohi! Roku! -

Esclamò la ragazza alzando la mano al cielo e agitandola a destra e a sinistra ripetutamente, nel tentativo di attirare l'attenzione del ragazzo.

Il biondo nel vederla lì, seduta di nuovo ad uno dei tavolini del bar nel quale lavorava part-time, sospirò sconsolato, abbasando poi le spalle e chinando lo sguardo verso il pavimento con fare sofferente, giusto per sottolineare quanto fosse felice di vederla.

In un primo momento provò a fare finta di nulla, concentrando la sua attenzione sull'anziana seduta ad uno dei tavolinetti più vicini al bancone.
Tirò fuori dal grembiule nero il suo taccuino e segnò l'ordinazione della donna.

Ma mentre scriveva il suo sguardo continuava inevitabilmente a slittare dalla carta bianca alla ragazza dai corti capelli ramati. La quale, con le braccia incrociate al petto, lo stava ora osservando facendo sfoggio di una delle sue occhiatacce migliori, quella che includeva il sopracciglio destro alzato, gli occhi assottigliati e le labbra serrate in una corta linea sottile.

E così, dopo aver consegnato l'ordine in cucina ed essersi assicurato che nel mentre non fossero arrivati nuovi clienti, il ragazzo si vide costretto a dare finalmente attenzioni alla rossa.

- Alla buon'ora... -

Commentò lei portandosi lentamente alle labbra la tazza di cioccolata calda.

Ma nonostante l'aria arrabbiata della ragazza, il biondo non riuscì a reprimere un risolino divertito quando, riposando la tazza sul piattino, la rossa mostrò all'altro i due baffetti marroni che la cioccolata le aveva appena lasciato poco sopra le labbra.

- Non c'è niente da ridere. -

Borbottò mentre con la lingua si ripuliva il viso.
Certo, avrebbe semplicemente potuto usare un fazzoletto, ma non era decisamente nella sua natura lo sprecare del cibo, specialmente se si parlava di cioccolata.

- Che vuoi Akemi? -

Sospirò allora il biondo guardandosi intorno con aria tesa, preoccupato che potesse arrivare qualcuno o essere pronto un ordine proprio mentre lui era distratto.

- Tranquillo, a quest'ora non arriva più nessuno. -

Lo rassicurò Akemi con un'alzata di spalle.

E il ragazzo quasi fu tentato di chiederle come facesse ad esserne tanto sicura quando la risposta gli fu più che chiara: dopotutto ultimamente lei era venuta così spesso al bar da essere riuscita a conquistare il titolo di "cliente fissa" in appena una ventina di giorni, era ovvio che ormai sapesse certe cose.

- Ma tra poco sarà pronto l'ordine di quella donna. - Disse lui accennando con il capo all'anziana, intenta in quel momento a sfogliare distrattamente il menù, benchè avesse già ordinato. - Quindi dimmi che ti serve e facciamola finita. -

- Ok, ok. -

Acconsentì finalmente Akemi prima di protendere entrambe le mani verso di lui, i palmi aperti e rivolti verso l'alto, come in attesa che lui le consegnasse qualcosa.

- Il libro. -

Disse sorridendo e inclinando leggermente il capo verso sinistra, facendo così ondeggiare sulla sommità del suo capo il piccolo chignon nel quale aveva raccolto i capelli.

- Il libro? -

Ripetè il biondo strabuzzando gli occhi, preso completamente in contropiede da quella richiesta.

- Il libro. -

Confermò però Akemi annuendo con decisione.

- Parli di quel thriller che mi hai prestato ieri? Quello che ha qualcosa come settecento pagine? Quello che questa mattina a scuola ti ho detto di non aver ancora iniziato a leggere dato che una volta tornato a casa dal bar ieri sera mi sono dovuto mettere a studiare? Quel libro? -

nothing has changed //Yaoi//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora