Capitolo 18

4.9K 353 46
                                    

«Ti sei messa nei guai per me?» Mi sussurra tra i capelli, facendo scorrere le sue mani sulla mia schiena.

   «Magari...» singhiozzo e resto aggrappata a lui, con la testa sul suo petto. È così confortante il suo calore e il suo odore.

   «Che succede?»

   «Andrew ha comunicato a tutta la famiglia l'intenzione di andare a vivere insieme e di un imminente matrimonio. Ora sono tutti entusiasti e io non sono riuscita a dire niente. Niente!» Alzo lo sguardo per guardarlo negli occhi «Scusami...»

   «Shh...» mi accarezza le labbra «Andremo per gradi, okay? Non c'è fretta, Eleanor. Inizia col rallentare il più possibile la convivenza e di essere quanto più distaccata possibile. Io aspetterò... altrimenti vado di là, darò il ben servito a quegli stronzi e ti porterò via...» ci scherza su, facendomi ridere tra le lacrime e lui me le asciuga con i pollici.

   «Io non rinuncerò a te...»

   «Lo so... neanch'io. Fammi solo la cortesia di non farti toccare da quelle manacce di Andrew nel frattempo che riesci a liberartene. Voglio poter essere io l'unico a darti tutto di cui hai bisogno...»

«Lo stai già facendo»

Mi stampa un bacio caldo e morbido «Sei meravigliosa, Eleanor. Vorrei poter tornare indietro solamente per cancellare tutte le delusioni e il dolore che ti ho causato. Tu non lo meritavi e mi sento così in colpa ogni volta che ci penso...»

«Ehi..» lo interrompo «Stai già rimediando. E lo stai facendo amandomi...»

«Sì» mi accarezza il viso e i suoi occhi incatenati ai miei mi completano «Sì, ti amo e non smetterò mai di farlo»

Mi getto sul suo petto e lo stringo forte a me. Dio, quanto ho desiderato tutto questo.
Mi culla tra le sue braccia e mi calmo ascoltando il dolce suono del suo respiro tra i miei capelli, vendendo interrotti da un battere di nocche sulla porta.

   «Eleanor, tutto bene?» La voce di Andrew mi fa tremare lievemente e J mi accarezza.

   «Okay, ora devi andare» mi sussurra.

   «No, voglio tornare a casa con te» stringo la maglia sul suo petto e lui mi stampa un bacio sulla tempia.

   «Va bene, allora diciamoglielo»

   Asserisco ed apre la porta senza indugiare, con un sorriso spavaldo e vittorioso mentre mi tiene ancora stretta tra le sue braccia.

   La faccia di Andrew invece diventa paonazza non appena si ritrova davanti J e vengo subito sfiorata dal pensiero che potrebbe scatenare una guerra. Ma si trattiene e prende un sospiro per darsi una regolata «Okay, dovevo immaginarlo che vi stavate vedendo di nascosto. Da quanto va avanti questa storia?» Ma nella sua voce c'è tutt'altro che controllo, sembra voler esplodere da un momento all'altro.

   «Stai calmo, Andrew» interviene J «Lasciamole spazio, okay? Non le farà bene tutta questa pressione che le stiamo facendo...»

   «Io? Ma se sei tu che vuoi farle continuamente il lavaggio del cervello. Tu la manipoli...»

   «Io non sto facendo un bel niente. Ho solamente messo in chiaro alcune cose...» lo interrompe J un po' infastidito e mi stringe a sé.

   «Bene. Ora che sei stato chiaro sei anche pregato di andartene. Ci sono i nostri genitori in sala che ci attendono e non credo che la tua presenza sia gradita» scocca un'occhiata minacciosa a J e tende una mano verso di me.

   Ma J si volta verso di me, dando le spalle ad Andrew e mi prende il viso tra le mani «Senti, non voglio creare problemi e sai bene che non voglio metterti nei guai. Fai quello che devi fare e non dimenticare quello che ti ho detto»

   Asserisco con la testa, incapace di riuscire a dire qualcosa, e mi bacia sulla fronte, spiazzandomi completamente nel vedere questo suo modo calmo e tranquillo, preferendo andare via e non creare casini. Ma Andrew lo spinge via e mi prende per un polso, ma prima di riaprire la porta si volta furioso verso J «Stai oltrepassando i limiti. Non ti permetterò di cambiarla di nuovo...» e il suo corpo vibra, trapassato da tanti brividi di rabbia e solo Dio sa quanta voglia ha in questo momento di riempirlo di botte. E J alza le mani in segno di arresa con un sorriso storto sulle labbra che trapela tutta la sua sfacciataggine. È senz'altro convinto del mio amore per lui che la rabbia di Andrew non lo preoccupa neanche un po', e si mette una sigaretta in bocca mentre si allontana dal bagno.

   Una signora all'esterno ci guarda inorridita e aspetta che usciamo anche io e Andrew per poter usufruire dei servizi, e una volta fuori mi rendo conto che non ho spiaccicato una sola parola. Mi sento impotente!

   «Andrew, i-io...»

   «Stai zitta! Non è già abbastanza il casino che avete combinato? Io mi fidavo di te e sapevo che saresti stata più forte di lui, ma evidentemente non è così. Sei una stupida, Eleanor! E non voglio neanche sapere cosa sia successo tra di voi perché mi viene il vomito al solo pensiero...»

   «Okay, ma non posso più nasconderlo» la mia voce è rauca e spezzata «Mi dispiace Andrew...»

   «Stai scegliendo lui? È così che va a finire?»

   «Sì» ammetto

    Ma un cameriere si avvicina preoccupato «Tutto bene?» E mi guarda per cercare di capire se stia bene o meno e lancia un'occhiata sospetta ad Andrew.

   «Non hai dei tavoli da pulire?» Sbotta Andrew con uno sguardo furioso e il ragazzo alza le mani in segno di scuse e si allontana, e poi si rivolge di nuovo a me, a pochi centimetri dal mio viso.

   «Adesso tu andrai in sala e dirai a tutti quello che hai combinato. Non mi farai fare ancora una volta la figura del cretino»

   «Mi dispiace... Io non volevo che accadesse tutto questo... ma non mettermi questo peso addosso. Lasciami il tempo di chiarire con calma...»

   «Cosa? Allora tu non capisci proprio nulla! Fallo adesso, prima che lo faccia io. E non saranno belle le parole che ti riserverò...» nei suoi occhi c'è odio puro e capisco perfettamente che tra noi è finita.

   Devo liberarmi di questo fardello e vivere la mia vita con J... dopo che avrò comunicato a tutti le mie intenzioni, chiaro.
   Ma non oggi. Non ci riesco.

   Spintono Andrew per sfuggirgli e corro verso l'uscita. Spingo casualmente qualche cliente e qualche cameriere, ma non mi fermo fin quando non sono in strada e vedo J appoggiato alla sua auto scura che fuma tranquillamente una sigaretta con un sorriso che gli si allarga sul viso non appena mi vede correre verso di lui.

*****
😍😍😍😍
Godetevi questo amore finché potete
A venerdì 😘

Rapita - parte 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora