Capitolo Diciotto

727 75 4
                                    

NARRATORE ESTERNO

Quella mattina fredda del 12 Dicembre un casa Müller dormivano tutti. Però stranamente Beatrice si svegliò presto. Dopo esseri stiracchiata un pochino nel letto notò un piccolo foglio sul suo comodino con una piccola scritta "Per Beatrice".
La ragazza la aprì lentamente, aveva molta paura di quello che ci fosse scritto lì dentro. Iniziò a leggere lentamente, non poteva credere a quello che gli avevano scritto.

Cara Beatrice,
Mi duole il cuore lasciarti in questo bruttissimo momento per te, ma purtroppo ho dovuto farlo. Mia piccola Beatrice, ho iniziato ad amarti circa cinque mesi fa e da allora non ho più smesso e di certo non smetterò ora. Sei l'unica che mi hai fatto provare delle emozioni del genere infatti per questo ti ringrazio. Però tuo fratello mi ha fatto capire determinate cose, noi non possiamo stare insieme, io ti farei solo del male e non voglio fartene. Quindi promettimi che riuscirai ad andare avanti anche senza di me e che non mi dimenticherai mai come farò io. Tornerò presto piccola te lo prometto. Ti amo

Tuo Mike.

La ragazza corse giù dalle scale ed uscì di casa mentre piangeva. In quel momento non gli interessava se fuori facesse freddo o meno. Lei rivoleva indietro il suo Mike

Beatrice:'' No! Non è possibile! Non è possibile'' Disse la ragazza urlando continuando a piangere e si rannichiò su se stessa nell'erba bagnata. Non poteva credere che l'amore della sua vita l'aveva lasciata. Il fratello e la sua ragazza sentendo delle urla si affacciarono alla finestra che dava sul giardino e notarono appunto Beatrice disperarsi per la fuga del suo amato

Andreas:'' Forse è meglio che le vado a parlare'' Disse alla sua ragazza

Maria Elena:'' No è meglio che la lasci da sola. Deve sfogarsi'' Disse trattenendolo e continuarono a guardare la sorellina minore dalla finestra

Beatrice continuava a ripetersi che era solo colpa di Andreas se Mike l'aveva lasciata sola. Perché era la verità, senza il ragazzo dallo sguardo misterioso lei si sentiva sola.

/..../

Beatrice Pov

Da quando Mike mi ha lasciato non sono più uscita dalla mia camera, neanche per mangiare. In quel momento non mi interessava più nulla. Il rapporto con mio fratello era peggiorato, non ci parlavamo più. Gli unici che facevo entrare in camera erano Thomas, Sebastian e Cosimo. Di Mike non avevo avuto più notizie, non sapevo dove fosse, se stava bene, se era sempre vivo o altro. Gli avevo mandato un po' di messaggi ma lui non mi ha ancora risposto, ho pensato davvero al peggio.

Maria Elena Pov

Io:'' Mike, tesoro come stai tutto bene?'' Dissi accettando la chiamata di mio fratello

Andreas:'' Abbassa la voce se non vuoi che Beatrice ci senta''

Mike:'' Lei come sta?'' Non rispose alla mia domanda

Io:'' Come vuoi che stia, non mangia, non esce dalla sua camera da un paio di giorni. E' distrutta'' Lo sentì sospirare e non disse niente '' Tu come stai com'è la vita a Parigi?'' Dissi cambiando discorso

Mike:'' Beh è spettacolare, ma mi mancate tanto, soprattutto Bea. Non vedo l'ora di ritornare''

Beatrice:'' E' lui?'' Disse arrivando speranziosa davanti a me e ad Andreas. Cosa devo fare? Mentirgli?

Mike:'' Mary, digli di no per favore''

Io:'' No Bea mi dispiace'' Le scese una lacrima e se ne tornò in camera chiudendosi a chiave. Di nuovo. Dopo aver salutato mio fratello mi rivolsi al mio ragazzo

Io:'' Ma l'hai vista? Hai visto in che condizioni è? Andreas sta diventando anoressica e se continuerà così lo diventerà sicuramente. Non possiamo continuare così. Ora alza questo culo floscio che ti ritrovi e vai da lei."

BEATRICE POV

Erano giorni che mi deprimevo su questo letto, ormai le lacrime mi erano finite del tutto. Ad un certo punto sentì bussare alla mia porta

Io:'' Chiunque tu sia vattene via''

Andreas:'' Bea aprimi ti prego, voglio parlare con te. Ti prego'' Piano piano mi avvicini alla serratura della porta e girai la chiave, poi sgattaiolai di nuovo sul letto e mio fratello entrò nella mia stanza

Andreas:'' Piccola'' Disse sedendosi nel mio letto '' Mi dispiace''

Io:'' No Andreas, non ti dispiace a te. E' sola colpa tua se lui se ne è andato'' Lui per un attimo abbassò lo sguardo, si avvicinò a me e mi abbracciò. All'iniziò rimasi impassibile, poi cominciai a piangere '' Mi manca tanto Andre, non ce la faccio più'' Dissi bagnando la sua maglia bianca

Andreas:'' Sorellina, lo sai che prima o poi lui tornerà. Basta avere un po' di pazienza''

Io:'' Ma io lo voglio qui ora, con me'' Dissi singhiozzando

Andreas:'' Dai adesso basta piangere e vatti a fare una doccia calda che dopo ti porto a fare shopping'' Disse asciugandomi le lacrime che mi erano scese

Io:'' No Andre non ne ho voglia''

Andreas:'' Dai su pigrona. Alzati'' Disse spingendomi in bagno, così fui costretta a preparami per uscire dopo cinque giorni chiusa qua dentro. Una volta pronta uscì dalla mia camera e andai in salotto dove trovai tutti i ragazzi ad aspettarmi, tutti tranne lui. Mi vennero di nuovo le lacrime agli occhi e cercai con tutta me stessa di non piangere

Federica:'' Finalmente sei uscita'' Disse abbracciandomi, uno ad uno mi vennero a salutare, poi uscimmo tutti insieme per andare al centro commerciale.

UNA SETTIMANA DOPO

Mancava qualche settimana a Natale. Di Mike non so più nulla, vorrei tanto passare il Natale insieme a lui, sarebbe stato il nostro primo Natale insieme. Avevo già scelto il regalo da fargli. In questo momento ero a parlare con Sebastian proprio appunto di Mike

Io:'' Non so proprio dove si trovi'' Dissi, in tutti questi giorni avevo chiesto dove si trovasse ma nessuno mi sapeva dire dov'era

Sebastian:'' Oh lo so io dove si trova. E' a Parigi'' Appena lo disse mi si illuminarono subito gli occhi e gli sorrisi, un sorriso vero, che non so nemmeno da quanto non lo facevo

Io:'' E dove? Sai anche se lavora? Dove abita?''

Sebastian:'' Te lo dico solo perché non vedo l'ora di rivedervi insieme e mi manca molto'' Mi spiegò tutti i dettagli, lavorava in un bar e abitava in un appartamento in affitto vicino alla Torre Eifel. Mi diede anche tutte le indicazioni perché aveva capito che volevo andare da lui.

Io:'' Grazie Mille Seb, grazie per tutto'' Lo ringraziai

Sebastian:'' Figurati tesoro, adesso vai a riprendertelo'' Lo salutai e corsi in camera mia, preparai un piccolo borsone e decisi che sarei partita nella notte giusto in tempo per arrivare a Parigi la mattina presto.

Verso le 4,55 uscì da casa mia recandomi all'aeroporto, a mio fratello avevo lasciato un bigliettino avvisandolo di ciò che stavo facendo. Quando arrivai all'aeroporto feci il biglietto e tutte le procedure che servivano. Una volta imbarcata sull'aereo mi misi le cuffie intenta ad ascoltare delle canzoni, non sarei arrivata a Parigi prima di un ora e mezza

Amore mio sto arrivando

Fire ~ Mike BirdDove le storie prendono vita. Scoprilo ora