Capitolo 23

554 48 7
                                    

Dopo quello spiacevole pomeriggio capisco che non devo più preoccuparmi: i Seventeen mi vogliono veramente bene.
Vernon venne subito ad abbracciarmi e coccolarmi, mentre, come sempre, mamma Joshua mi preparò la merenda.
Hoshi era su tutte le furie e avrebbe voluto sbattere Kakeru, fuori di casa, a calci.
Mi tornano in mente le sue parole crudeli e le associo alla fan psicopatica. L'unica cosa che mi viene in mente è sempre la stessa: puttana. Io non lo sono però.
Sono passate due settimane di intenso riposo ed ora, finalmente, posso ricominciare a stare in piedi grazie alla riabilitazione.
Siamo tutti nel solito bar, dove ormai le cameriere ci conoscono bene, e siamo seduti. Finalmente oggi l'ammiratore dovrà farsi coraggio e ammettere tutto.
<Allora Nekochan, dicci, come hai passato le ultime due settimane?>
Domanda Dino.
<Bene, mi avete fatto compagnia e sono molto contenta che vi siate preoccupati di me.>
Sorrido fiera e ringrazio il santo giorno in cui incontrai Hoshi.
Guardo ognuno dei componenti e aspetto di vedere una mossa falsa.
Jeonghan si alza e lo fisso. Che sia lui?
<Vado al bagno.>
Annuncia per poi lasciarmi delusa. Ora che Jeje manca all'appello, Seventeen non si farà vivo. Aveva promesso che l'avrebbe detto qui, in questo bar, a tutti i componenti e me.
<Sei inquietante.>
Sussurra al mio orecchio Woozi, il puccioso coniglietto dal sorriso dolce.
<Scusami... Mi piace osservare le persone.>
Cerco di salvarmi da una figuraccia, anche se come hobby non è molto sensato.
<Oppure stai cercando qualcuno.>
Mi legge nel pensiero e non posso fare a meno di sorridere con aria sconfitta. Sospiro e porto le mani al suo orecchio per dirgli tutto.
<Seventeen ha deciso che oggi si confesserà davanti a tutti, in questo bar, e non posso essere che curiosa di sapere chi sia!>
<Ah... capisco... Buona fortuna!>
<Perché?>
Incrocio le braccia al petto mettendo alle strette Woozi. Cosa mi nasconde?
<Ehm... Nulla, io non ti ho detto nulla.>
<Oh si invece. Mi hai augurato buona fortuna, cosa sai che io non so LEE JIHOON?>
Marco il suo vero nome con sospetto e tenacia.
<Aspetta un att->
<Di cosa parlate?>
Si intromette nella discussione Vernon che sembra molto felice.
<Niente.>
Intervengo visto che mi ha presa alla sprovvista.
<Ti conosco piccola Hikary, tu mi nascondi qualcosa... Tutti e due mi nascondete qualcosa e qua Detective Vernon Conan è a scoprire cosa.>
<Davvero Oppa non è nulla di importante!>
Mi porto le mani alla bocca... L'ho appena chiamato oppa?!
<C-Come mi hai chiamato?>
<Cho Cho Kun!>
Esclamo.
<Non mentire... Ripetilo.>
<Ehm...>
Per fortuna Woozi entra nella discussione in mio aiuto facendomi una domanda molto semplice.
<è difficile il giapponese?>
Nego. Non è complicatissimo, forse è peggio il polacco!
<Dimmi qualcosa in giapponese.>
<Woozi, io e Nekochan stavam->
<va bene!>
Esclamo divertita e facendo l'occhiolino a Vernon che sembra anche lui stupito dalla situazione.
Solitamente non mi chiedono mai di parlare in giapponese perché non vogliono che mi torni in mente la mia famiglia, ma per sviare l'argomento "oppa" farò questo ed altro.
<Watashi wa Hikary desu.>
Woozi e Vernon fanno una faccia stranita e li vedo rifletterci.
<Sono Hikary. Questo vuol dire.>
Rido e divengono rossi per non averlo capito prima. Che idioti!

Vernon sospira e si alza in piedi attirando l'attenzione di tutti i ragazzi, anche la mia.

Si schiarisce la voce e mi guarda per poi rivolgersi ai Seventeen.

<Non so voi, ma io mi sono stufato di questa situazione.>

Quale situazione?! Guardo gli altri curiosa e sembrano fissarmi.

<Nekochan, è arrivato il momento di dirti la verità... Noi tutti sappiamo chi è Seventeen.>

<COSA?! State scherzando vero?>

Domando sorpresa.

<Chi è?>

Vernon scuote la testa e punta i suoi occhi nei miei.

<Siamo tutti noi.>

Non è possibile.

Sono tutti loro... Joshua, Woozi, DK, Jun, Dino, S.Coups... Anche Hoshi.

<Non ci posso credere, non senza prove.>

MI giro verso Hoshi in cerca di una risata scherzosa come per dire <quello che dice è una cazzata.>, ma non lo fa.

<Hoshi...>

Sussurro il suo nome, ma ormai la frittata è stata voltata e sta bruciando.

<S-Se tutti voi siete Seventeen allora... Nessuno è veramente innamorato!>

Sorrido.

Joshua sbuffa e mi volto per guardare la sua espressione delusa dal suo stesso gesto.

<In realtà ciò significa che tutti ti amiamo.>

<Joshua, cos'è quest'improvvisa comicità?!>

Domando cercando di ridere, ma nessuno di loro sta sorridendo. Non sento nessun suono felice traboccare dalle loro labbra.

<Ci dispiace averti mentito, ma era l'unico modo che avevamo per farti sapere che ti amavamo. Perché tutti ti abbiamo amata, chi prima e chi dopo, ma pur essendo il primo ad aver provato qualcosa per te non posso obbligarti a stare con me. Non sei un oggetto che il primo che arriva meglio alloggia, sei una ragazza... Sei speciale.>

Resto scioccata dalle parole di quel ragazzo gentile che fino ad un attimo fa sembrava stesse scherzando.

<NO NO NO NO!>

Esclamo.

<Non doveva andare così.>

<Tranquilla.>

Interviene Dino.

<Sappiamo tutti che ti piace Vernon.>

<Devo pensarci, scusatemi.>

E, correndo fuori dal bar, sparisco tra la folla di gente che cammina sui marciapiedi.

Non può essere vero... Ora che faccio?

Si, Dino ha ragione: io amo Vernon, ma amando solo lui perderei altre dodici persone e io non voglio assolutamente questo... COSA POSSO FARE?

♡Seventeen♡ [COMPLETA]Where stories live. Discover now