Capitolo 19

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Dopo quella domanda, Jeonghan, mi continua a guardare, forse speranzoso in una domanda semplice anche se impossibile, dato il mio inusuale silenzio prolungato.
<Hiki... Cosa devi chiedermi?>
<Sei tu seventeen?>
Ora è lui a restare in silenzio e mi complimento da sola sicura di averlo beccato, tuttavia non è così.
<Non sono seventeen.>
<Peccato che tu mi abbia inviato il messaggio con notte Hiki.>
<Non sono io seventeen.>
Ripete nella speranza che gli creda.
<Provamelo.>
Mi porge il telefono e inserisce la password per poi farmi osservare i suoi ultimi messaggi inviati.
<L'hai eliminato!>
<No!>
Va sui messaggi eliminati di recente e posso constatare che non è lui seventeen.
Eppure quel notte Hiki era troppo da Jeonghan per non essere lui...
<Però...>
Prendo il mio cellulare e apro i messaggi di seventeen per mostrargli ciò che mi scrisse.
<Se è qualcuno di noi allora sta cercando di imbrogliarci tutti.>
<E se non fosse qualcuno del gruppo, ma un fan?>
<Come può un fan conoscerti? Non ti abbiamo mai presentata per paura della reazione delle ragazze!>
Non ha tutti i torti, solitamente nessuna sa di me, a parte quella psicopatica e le sue amiche, anche se qualcuno potrebbe averci stalkerato.
<Non è che qualcuno sta cercando di mettermi contro di voi?>
Domando.
<Potrebbe anche essere, ma chi poi?>
<Siamo sicuri che incontrare quella psicopatica sia stato un caso? È esattamente quel giorno che vi ho parlato di seventeen e lei mi aveva attaccata.>
Annuisce sicuro.
<Non potrebbe trattarsi di uno scherzo?>
<Potrebbe, ma...>
Ripenso a quando mi scrisse del giorno dopo. Lui sapeva che avrei parlato dei nostri messaggi ai Seventeen stessi, quindi non può essere molto lontano.
<No! È uno di voi! Sapeva che vi avrei parlato di seventeen il giorno dopo e l'avevo scritto sul nostro gruppo.>
<Anche questo è vero.>
Sussurra pensieroso Jeje.
Non mi sembra convintissimo della mia deduzione, forse ha paura di dover ammettere che questa situazione è abbastanza inquietante e piena di intrighi super complicati. Nemmeno Detective Vernon Conan Choi riuscirebbe a risolverli.
<Dovremmo parlarne agli altri. Seventeen si deve confessare, non possiamo continuare così!>
Esclamo infastidita ed ormai stufa di quella insulsa e illogica situazione.
Perché, poi, uno dei componenti si sarebbe dovuto nascondere dietro uno schermo? Forse era Mingyu?
Sapeva tutto ed era possibile.
Mi aveva detto di essere lui seventeen, e dopotutto aveva risposto ai miei messaggi quella volta al parco... Quindi non poteva che essere la verità, però sospetto molto che centri solo in una parte in tutto questo casino.
<Jeje... So come incastrarlo prima della confessione.>
Quella frase lo fece ricco di emozione e adrenalina, tanto che si sedette meglio chiedendomi <Come?>.
Avrei cercato di convincerlo che non era un buon modo di fare questo. Non è brutto provare amore verso qualcuno e non bisogna assolutamente nascondere questo sentimento.
Gli spiegai che l'avrei fatto fatto pentire di tutti ciò e non avrebbe resistito all'idea di confessarsi. Se non l'avrebbe fatto al tavolo, l'avrebbe sicuramente rimediato in un angolo buio accanto a casa o al parco.
Jeje pensò fosse un'ottima idea e decidemmo che alla sera avremmo avvertito i componenti di un incontro al solito bar, appena fossi guarita.

La sera non tardò ad arrivare e prendendo in mano il telefono, decisi di invitare i miei amici ad un appuntamento nel solito bar. Subito nessuno rispose, ma dopo circa due minuti una tempesta di messaggi fece capolino.
Immaginatevi la mia sorpresa quando tutti mi risposero con <Si, anche io avevo la stessa idea.>
<Si, volevo chiedervelo anch'io.> ecc.
Era come se tutti fossero al corrente di qualcosa che io non sapevo e forse mai avrei scoperto, ma non importa.
Tutto quello che avrei fatto sarebbe stato scoprire il seventeen prima che lui potesse confessarsi.
Avrebbe potuto aspettare, si, ma qualcosa dentro di lei continuava ad emozionarla -scoprilo!- e non potette esitare.
Chiamò Vernon, voleva sentirlo, anche se sentiva la sensazione che qualcosa sarebbe andato storto.
<Pronto?>
<Ciao Vernon.>
<Oh... Hey Hikary! Che succede! Dimmi.>
<N-No niente. Volevo sentire la tua voce.>

Vernon
Voleva solo sentire la mia voce. Quella che le avrebbe detto tutto e tutto avrebbe dovuto accettare.
Perderla sarebbe stato un problema per entrambi, ma sapevo che non le sarebbe piaciuta la verità.
Mingyu dice sempre che tutto quello che devo dirle è la verità, ma non lo sto facendo. Io sto mentendo e Hikary non è al corrente di questo.
Vorrei poterle dire quello che so e che, in realtà, sappiamo io e Mingyu, però ora non è il momento.

Hikary
<Anche a me piace sentire la tua voce.>
Okay, sorreggetemi perché svengo.
COS'HO APPENA SENTITO?!
Calma Hikary, calma. È solo una stupidissima frase che dice di voler sentire la tua voce.
MANSAE! Questa è una dichiarazione di puro amore!... Forse sto esagerando un pochino.
Prendi un gran respiro e ringrazialo.
<G-Grazie. Che fai?>
<Nulla. Stavo per andare al parco.>
<OH! Scusami! Ti ho disturbato?>
<Nient'affatto. Mi ha fatto piacere la tua telefonata.>
VERNON! Così mi farai impazzire...
<Va bene... A-Allora ti lascio andare.>
<Aspetta... Hikary... Devo dirti una cosa.>
<C-Cosa?>
Il silenzio fece capolino anche questa volta e il mio imbarazzo era davvero alto, di livello.
<No, nulla. Tranquilla, domani uscirai dall'ospedale, non sei felice?>
<Si! MANSAE!>
Forse mi sono fatta prendere la mano da questo mansae.
<Ciao Cho Cho Kun.>
<Ciao Nekochan.>
Chiusi la chiamata e mi stesi di nuovo sul letto.
Chissà se interesso veramente a Vernon o è solo finzione.
Vorrei sapere se quello che prova per me è veramente quello che io provo per lui, ma finché non me lo dirà io non lo saprò.
Cosa mi nascondi Vernon?

IMPORTANTE!
SPAZIO SEVENTEEN
Mansae!
Scusate ma questa parola è troppo bella e sembrava troppo strano che non la mettessi in questa Fanfiction dei Seventeen.

{La mia domanda è: qual è il vostro membro dei Seventeen preferito? E perché?}

♡Seventeen♡ [COMPLETA]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora