Capitolo 4

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Eravamo ancora in quel bar. Non sapevamo chi fosse il misterioso innamorato e di sicuro non l'avrebbe confessato.
<Facciamo così. Non ve l'ho mai detto, ma a me piace uno di voi. Ne sono totalmente cotta.>
Dissi guardando il tavolo dall'imbarazzo.
Un silenzio tombale tappò le loro bocche come scotch.
Avrei aiutato l'innamorato, ma senza far sapere che nel mentre lo avrei cercato.
Come sospettavo nessuno osò parlare, ma sapevo che tra di loro si nascondeva lui.
<Non vi dirò chi è. L'unico modo per scoprire se è il ragazzo che mi piace è cercarlo. Io non mi tirerò indietro e voglio che anche lo spasimante non si arrenda e non si impaurisca dalla mia tenacia. Voglio scoprire chi sei e se sei tu!>
Esclamai marcando il "tu" per poi guardare tutti i miei amici sorridermi.
<Voglio godermi più tempo possibile con ognuno di voi perché so che un giorno non ci vedremo più. Voi partirete e girerete il mondo, io resterò indietro e magari non mi rivolgerete nemmeno la parola. Però sappiate che vi voglio bene.>
Sorrisero e osservando ognuno di loro notai i loro occhi lucidi.
<Anche noi ti vogliamo bene.>
Confessò Woozi.
<Non sei un peso per noi!>
Joshua. È sempre così dolce. Mi capisce.
<Si firma 17.>
Spiego e tutti si girano verso di me.
<Seven...>
<Teen!>
Finisce la frase Seungkwan interrompendo Dino.
Annuisco sorpresa che non l'abbiano notato prima, mentre leggevano i messaggi.
<Chiunque si nasconda dietro quel numero è uno di noi e questa situazione mi spaventa.>
Confessa Jeonghan.
<Direi che è stato bravo. Ragazzi, vi dico che siete stati bravi.>
Li lode Vernon.
Tutti ridono e io con loro.
Sono troppo curiosa di scoprire chi è, ma per ora credo che abbia bisogno di più informazioni.
<Chiedo all'ammiratore di fare un gioco. Dovrà scrivermi tre cose,persone,animali o cibi che più gli piacciono. Voglio scoprire io di chi si tratta. Io stessa!>
I tredici ragazzi che si trovano dinnanzi a me iniziano ad applaudire e io mi inchino.
<Cosa succede qui?>
Quella voce. Irritante, viscida e talmente acuta da spaccarti i timpani.
Mi giro verso di lei e la guardo con occhi fini.
<Che vuoi psicopatica?!>
Chiedo iniziando la guerra.
<Credevo stessi morendo. Tutti stavano applaudendo e sembravano felici.>
<Stronza. Dovresti smetterla!>
Mi avvicino.
<Devi stare molto attenta. Tu avrai le unghie rifatte ed appuntite, ma io ho ben tredici ragazzi pronti a spezzarti quelle piccole ossicine sudice che possiedi. Persino io potrei farcela.>
Sussurro a denti stretti anche se so che tutti i miei amici, dietro di me, mi hanno sentita.
Lei mi guarda dritta negli occhi e io faccio lo stesso.
<Te ne pentirai piccola puttana.>
<Puttana?>
Chiedo.
<Sei solamente una puttana! Vattene!>
<Non ti ho tradito!>
<Ho visto tutto sai? Ora vattene!>
Lacrime. Decine, centinaia e migliaia di lacrime rigano il mio viso.
<Ripetilo.>
Sussurro.
<Cosa?>
Chiede innocente.
Le strappo i capelli. La ammazzo. La ammazzo. La ammazzo.
<RIPETILO CHE SONO UNA PUTTANA!>
Per fortuna siamo solo noi nel bar. Hanno appena aperto. Fanno orario dalle 9am fino alle 5pm.
<Se lo ripeto? Posso persino scriverlo sui muri di casa tua che sei una puttana.>
Mi accanisco su di lei e me ne frego della gonna che porto.
Dato che le sto tirando ceffoni e sono su di lei mi si vedrà il culo, ma se qualcuno osa guardare lo riempio di botte.
<Non dirlo mai più!>
Urlo con le lacrime agli occhi.
Mi alzo e corro fuori dal bar per poi sparire dietro la curva. Mi sento chiamata dalle voci dei ragazzi.
Corro. Sono talmente veloce che attraverso la strada senza guardare e poi buio.

<Ciao Kakeru!>
Lo saluto correndogli incontro felice.
Oggi ha voluto passare una giornata intera con me. Mi piace da molto, ma non ho mai avuto il coraggio di confessarmi a lui, è troppo bello!
<Hey Hikary! Come stai?>
Mi abbraccia.
Arrossisco leggermente per poi annuire e glielo chiedo a mia volta.
<Sto benissimo. Tu invece con questo vestito sei bellissima.>
Si complimenta facendomi tanto felice.
<Cosa vuoi fare?>
Chiedo.
<Che ne dici di andare a mangiare un gelato, se vuoi poi possiamo andare a guardare qualche vetrina. So che ti piace lo shopping.>
<S-Si, ma dopo il gelato preferirei andare ad un parco. Non voglio annoiarti.>
Sono molto imbarazzata dalla situazione. Si è informato e non credevo sarebbe successo. O forse è solo perspicace e sa osservare le persone?
Camminiamo verso la gelateria e prendiamo due coni identici, biscotto e cioccolato, mentre ci dirigiamo al parco appena lì vicino. Ci sediamo su una panchina e subito dopo avverto che vado a buttare il fazzoletto.
Torno e non lo trovo più. C'è qualcosa scritto sulla panchina.
~Sono andato davanti al bar del parco.~
Corro verso il bar del parco, ma non vedo nessuno.
<Cerchi qualcuno?>
Chiede il barista appena vede che giro di continuo lo sguardo sui suoi clienti.
<Un ragazzo.>
<Alto, capelli neri e occhi marroncini?>
<Si!>
<È andato verso la pasticceria.>
Afferma sicuro alzando le spalle.
Sorrido e ringrazio per poi correre verso "Cakeshop" una delle pasticcerie più buone.
Lo vedo davanti all'entrata.
<Ma cosa ti è saltato in mente?>
Rido.
Alza le spalle e sorridendomi entriamo nella pasticceria.
Sento il suo braccio sulla mia spalla e quindi appoggio la mia testa sulla sua spalla a mia volta.
<Prendi quello che vuoi.>
<Ma... Ho appena mangiato il gelato!>
<Lo so, ma so che ti piacciono i dolci e non riesci a resistere.>
Annuisco e ordino quattro macaron.
Ci sediamo al tavolo e lui beve il cappuccino che ha richiesto precedentemente.
Appena mi arrivano i macaron, prima che la signora me li porga, vedo Kakeru dire qualcosa alla cameriera e lei se ne va con i miei amati dolci.
<Dove va?>
Domando seguendola con lo sguardo fino a che non scompare in cucina.
<Va a fare una cosa speciale solo per te.>
Sorride.
Dopo cinque minuti la cameriera torna e appena poggia il piatto sul tavolino vedo scritto sopra i macaron "Mi piaci molto ", quasi mi sciolgo.
Alzo lo sguardo e lo vedo arrossito.
Sorrido e mi alzo abbracciandolo.
Anche a me piace molto.

♡Seventeen♡ [COMPLETA]Where stories live. Discover now