♡Seventeen♡ [COMPLETA]

Capitolo 9

Vedere i Seventeen sul palco è qualcosa di fantastico e estremamente vulcanico. Come scoppiare di energia.
Sono bravissimi a trattenere il pubblico con i loro balli e le loro canzoni.
Il concerto è finito e stanno facendo un meet&greet con le fans. Le vedo tutte emozionate.
È bello vedere qualche scintilla nei loro occhi, ma sono un po' gelosa perché a volte lui ne guarda alcune e sorride.
È così bello. Così simpatico. Così divertente e così unico. Vorrei ricambiasse i miei sentimenti, ma sono certa che non è così.
L'ammiratore è Mingyu, si è confessato. Tuttavia mi ha fatto promettere di non dire nulla a nessuno. A Jeonghan però devo dirlo.
<Jeonghan.>
Lo chiamo.
Si gira e mi sorride venendomi incontro.
<Dimmi.>
Mi guardo intorno.
<So chi è l'ammiratore.>
Sussurro al suo orecchio scatenando curiosità nei suoi occhi. Lo vedo.
<È Mingyu.>
Spalanca gli occhi quasi incredulo.
<COSA? Non può essere!>
<Si invece, me l'ha detto lui e anche se non avrei dovuto dirtelo dovevo.>
Sorride e mi abbraccia.
<Sarai sempre la mia Hiki, piccola baka.>
<E tu il mio Jeje.>
<Jeje?>
Alzo le spalle e rido.
<Si, Jeje.>
Annuisce contento e raggiungiamo gli altri.
<I due piccioncini dov'erano finiti?>
Chiede malizioso DK alludendo ad una occasionale relazione tra di me e Jeje.
<Discutevamo di affari nostri. Tranquillo, non stavamo criticando la tua nuova amante.>
Lo prendo in giro.
Tutti ridono e DK anche.
Io e lui siamo sempre andati d'accordo facendoci battibecchi a vicenda, ma rimaniamo grandi amici.
Con tutti ho un rapporto strano.
S.Coups ed io amiamo la moda.
Jeonghan è dolcissimo con me e abbiamo un sacco di segreti.
Hoshi, be, è il mio migliore amico.
Vernon è il ragazzo figo, ma allo stesso tempo sensibile e simpatico. Con lui risolvo casi alla cavolo.
Woozi è il ragazzo puccioso a cui faccio delle foto pucciose in cui sembra una patata.
Mingyu è... Il mio ammiratore.
Non ci posso credere. È proprio lui il ragazzo che mi mandava messaggi sdolcinati o comunque in cui diceva di amarmi. Lui, solo lui. Mingyu.
Non è brutto, anzi, è davvero stupendo. Un ragazzo bellissimo e pieno di passione, ha un qualcosa di travolgente. Comunque non riesco ad amarlo.
Lui è il mio tipo, nessun altro.
Lui sa fare tutto quello che gli altri non riescono a fare.
Lui riesce a farmi prendere un infarto solo quando starnutisce.
Mi fa battere il cuore ed io non riesco a non volerlo.
Lo vedo parlare con una bellissima ragazza. Dev'essere una fan.
Lo mangia con gli occhi e lui non fa altro che assecondarla guardando la vertiginosa scollatura del vestito striminzito che porta.
Come ti fai a vestire così per un concerto?
Devi poter saltare, ballare, cantare ecc. Come fa quella?
Eppure sembra così interessato.
Mi fa male vederlo flirtare con un'altra ragazza, con me non l'ha mai fatto. Però non posso fare altro che rimanere a guardare.
<Hey ragazzi! Lei è Nekochan.>
<Hoshi! Il mio vero nome è Hikary, non Nekochan.>
Lo rimprovero.
<Piacere ilmioveronomeèhikarynonnekochan.>
Mi saluta amichevolmente porgendomi la mano, ma quando la stringo mille brividi mi passano lungo la spina dorsale.
È uno spettacolo per i miei occhi.
Ridono. Lei ha fatto qualche battuta che li sta facendo ridere.
La vorrei uccidere, nessuno può appropriarsi del ragazzo che mi piace.
<Ciao ciao.>
Lo saluta sculettando via.
Quella strana sensazione però è rimasta e sta albergando nel mio subconscio e allo stesso tempo nel mio petto.
Sento un grande peso accompagnarmi da dentro e non riesco a mandarlo via.
Mi dirigo verso l'uscita e apro la porta respirando l'aria.
<Dove vai?>
Mi domanda Hoshi con fare protettivo.
<Prendo un po' d'aria.>
<Senti Nekochan...>
<Dimmi Hoshi.>
Lo guardò dolcemente.
<Mi dispiace vederti così.>
Hoshi sa chi mi piace, dopotutto è il mio migliore amico e sa sempre tutto di me e di ciò che penso. Mi capisce fino in fondo e questa ne è la prova.
<Non importa. Non è mio e può amare chi vuole.>
Mi mordo il labbro.
La verità è che lo vorrei abbracciare e baciare tutte le volte che lo vedo.
Vorrei dirgli quanto mi piace e vorrei che mi stringesse fra le sue possenti braccia sempre e per sempre.
<So che stai soffrendo.>
Alzo le spalle.
Chiude la porta e mi guarda.
<Parliamone.>
Sussurra appoggiandosi al muro.
<Le fan ti staranno aspettando.>
<Abbiamo finito, quelle erano le ultime e gli altri ragazzi sono al rinfresco. Raccontami tutto.>
Mi avvicino e lo abbraccio.
Lui rimane fermo per poi stringermi forte a sé.
Sento il suo calore corporeo, ma non è nulla in confronto al suo.
<Hoshi!!>
Lo chiamo mentre la mia voce riecheggia per tutto lo studio.
<HOSHI!>
Apro l'ultima porta del lungo corridoio e le luci si accendono.
<SORPRESA!>
<Auguri Nekochan.>
Mi festeggia Hoshi trionfante nell'avermi sorpreso.
Sorrido raggiante e qualche lacrima tenta di uscire, invano.
<Buon compleanno!>
Mi augura lui e mi abbraccia.
Il suo calore è qualcosa di unico. Solo lui può farmi questo effetto.
Sto piangendo. Lo sto facendo veramente.
<Mi piace tanto e non voglio che qualcuna me lo porti via.>
<Shhh.>
Mi accarezza la schiena Hoshi tranquillizzandomi.
<È-È solo che non mi considera... Questo f-fa male.>
Singhiozzo.
<Si, lo so. Fa molto male, ma tu sei forte.>
<Hoshi...>
<Dimmi.>
<Cosa posso fare?>
Mentre prima i miei singhiozzi e i suoi tentativi di calmarmi riempivano il silenzio, questo regna ora.
Un silenzio che mette ansia, di qualcuno che attende una risposta importante.
<In che senso?>
Alcuni singhiozzi escono nuovamente dalle mie labbra.
Mi piace così tanto che non riesco a capacitarmi di come non se ne sia ancora accorto.
Si vede che ho una cotta per lui, ma non se ne accorge.
<Non voglio soffrire. Odio soffrire. Lo sai che ho già passato abbastanza momenti brutti e tu mi hai aiutata. Aiutami anche ora, ti prego.>
Sospira per poi sorridere, lo vedo. Ci stiamo staccati mentre sussurravo l'ultima frase.
<Devi dimenticarlo.>
<Dimenticarlo?>
Chiedo.
<Si, devi dimenticare lui e il fatto che ti piace.>
<Ma come posso dimenticare la persona che mi ha fatto ridere molte volte e che mi fa provare mille emozioni in un solo momento?>
Una lacrima scende solitaria. L'ultima di una lunga serie, ma la prima di un sofferente inizio.
<Come posso dimenticare Vernon?>