♡Seventeen♡ [COMPLETA]

Capitolo 10

Vernon.
Solo a sentire quel nome il mio battito cardiaco aumentava velocemente fino a scoppiare in mille farfalle che riempivano lo stomaco.
Vernon.
Mi faceva sentire strana ed ogni suo sguardo, ogni sua risata o sorriso mi faceva sentire meglio.
Vernon migliorava la mia vita.
Ero follemente innamorata di lui dal primo momento, quando aveva scherzato sul mio nome e mi aveva stretto la mano.
Però Han-sol Vernon Choi non sapeva che lo amassi veramente tanto e solo ora mi accorgevo di questo.
Lo volevo al mio fianco di giorno e di notte. Al mattina appena sveglia, al pomeriggio e alla sera. Per tutta la vita, ma... Sapevo di non piacergli. Un amore non ricambiato da parte sua.
Me lo fece notare proprio Hoshi, che pur volendo la mia felicità, mi aveva confessato che Vernon fosse innamorato di un'altra. All'inizio non avevo accettato la situazione, però dopo che ti abitui a recitare la parte dell'amica tutto sembra facile. Non lo è.
<Mi dispiace Nekochan. Mi dispiace tanto.>
Sussurrò consolandomi Hoshi.
Asciugai le lacrime e annuii.
<Tu entra, io torno a casa.>
<A piedi?>
<Prendo il treno.>
Scosse la testa.
<Non puoi andartene.>
<Hoshi, non ho voglia di rimanere qui. Mi fa male vederlo parlare con tutte quelle manager, fan o modelle bellissime che non sono io.>
Annuisce titubante.
<Va bene, ma appena arrivi a casa chiamami. Voglio sapere come stai.>
<Ti chiamerò.>
Mi volto e comincio a camminare verso la stazione che dista circa venti minuti dall'arena in cui si è svolto il concerto.
Di sicuro noteranno la mia mancanza nella sala, la notano sempre.
Riconosco che mi vogliono bene, ma so che a volte posso solo essere un peso per loro.
L'altro giorno, quando era il turno di Seungkwan, sono svenuta.
Non mi è ancora passato questo problema e sembra irreparabile.
Dopo aver scoperto che è Mingyu il mio ammiratore, mi chiedo se non ce ne siano altri.
È un ragazzo talmente misterioso che a volte mi spaventa. Cerco sempre di evitare il suo sguardo.
Vernon invece lo trovo bellissimo. Anche se non riesco a reggere i suoi occhi sui miei, mi piace guardarli.
Mi fa sentire leggera accanto a lui e bassa. È circa 5cm più alto di me, ma questo lo rende ancora più uomo ai miei occhi.
È vero quando si dice che a volte la vita è crudele. Non ci accontenta mai e ci mette sempre alla prova, ma dopo innumerevoli sfide ci lascia il biglietto per vedere il tramonto.
Non mi stancherò mai di ripetermi che non troverò qualcuno che riesca a sopportarmi. Io sono così: insopportabile.
Guardando le rose delle aiuole accanto al parco, posso constatare che siano più leggiadre e fragili di me, ma non dei miei sentimenti.
Per quanto i petali delle margherite possano dire la verità, c'è sempre una parte che non dice il vero.
L'umanità è fatta di bugie. Tutti noi.
Vorrei passare intere notti a fissare il cielo e poter urlare a gran voce il nome di Vernon, oppure osservare le stelle e cercarne una cadente per esprimere il mio desiderio.
Vorrei osservare il mare, che dispone di schiuma solo perché la Sirenetta decise di non uccidere l'uomo che tanto amava.
Vorrei esplorare i boschi solo per il gusto di perdermici.
Vorrei che mi amasse, ma non lo fa. Non mi ama.
Compro un biglietto della metropolitana, poiché solo quella ha la fermata vicino al mio quartiere e mi siedo su una panchina del binario 5 aspettando che arrivi il servizio pubblico.
Sbuffo e mi ritrovo a pensare ancora una volta ai Seventeen.
Perché non mi sono innamorata di Mingyu o Jeonghan? Loro mi amano e io sono così crudele da rifiutarli.
La stessa cosa la sta facendo Vernon... Con me.
Non mi sono mai confessata, ma se lo facessi perderei un amico.
<È libero?>
Accanto a me si siede un ragazzo che porta un paio di occhiali da sole e la mascherina.
Annuisco.
L'ho già visto da qualche parte, anzi, credo proprio di conoscerlo.
<Min Yoon-gi?>
Domando stupendolo.
Mi zittisce e annuisce cordialmente.
<Come hai fatto? Fan?>
<In realtà sono amica di altri cantanti kpop e ti avevo già visto da qualche parte.>
<Mi devi aver memorizzato.>
<Memorizzo solo le persone che sono stronze all'apparenza.>
Spalanca gli occhi per poi ridere assieme me.
<Piacere Yoon-gi.>
Mi porge la mano.
<Piacere Hikary.>
Gliela stringo.
Sembra molto simpatico e non mi dispiacerebbe conoscerlo meglio.
<Perché prendi la metropolitana? Non è pericoloso?>
<Devi fare il contrario di quello che le persone pensano. In questo momento tutte le mie fan stanno inseguendo il mio autista nella mia auto, ma io sono qui. Libero.>
Sorrido mentre lui si toglie gli occhiali.
<Hai le fossette.>
Mi tocca la guancia.
<Davvero?>
<Si.>
Per un secondo ci guardiamo negli occhi per poi allontanarci.
<Ehm... Dove devi andare?>
<Verso il centro di Seoul...>
Annuisce.
<Anch'io.>
<Davvero? Abiti lì?>
<No, in realtà devo registrare una canzone.>
<Capito.>
Saliamo sul mezzo di trasporto. Si dirige verso la prima classe.
<Vieni.>
<Non ho i biglietti per la prima classe.>
Lo deludo.
<Tranquilla. Se sarai con me non ti diranno nulla.>
Mi rassicura.
Spalanchiamo le porte e ci sediamo nei primi posti che sono liberi.
<Cosa ci facevi qua? In periferia?>
Chiedo.
<Abito in periferia.>
<Perché non in centro, appunto?>
<Le fan sarebbero più numerose e non potrei uscire più spesso di quando non faccia ora.>
Annuisco avendo capito il suo ragionamento che sembra ben elaborato.
<Tu invece? Perché eri in periferia?>
<Ero ad un concerto.>
<Di quei tuoi amici kpop?>
<Si.>
<Solitamente finiscono più tardi... Perché sei andata via?>
Abbassai la testa e la rialzai solo per fissare la strada, che stavamo percorrendo, attraverso il finestrino.
<Perché non volevo più soffrire.>
<Cosa ti ha fatto soffrire piccola?>
Chiese accarezzandomi la guancia delicatamente.
<Un amore non corrisposto.>
<E come fai a sapere che non è corrisposto?>
<Si vede. Come potrebbe amare una fallita?>
Nega leggermente col capo per poi guardarmi profondamente negli occhi.
<Perché non sei una fallita.>
Deglutisco. Siamo molo vicini, ma questa vicinanza non mi dispiace.
Il mio cuore batte più forte e nei polmoni manca l'aria.
Tutto attorno diviene solo un illusione e la sua mano che tocca il mio mento mentre ci fissiamo è come eccitante.
<Sei bellissima.>