CAPITOLO 53

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Il mattino seguente mi sveglio presto. Sono solamente le otto e mezza, e ho una fame da lupi.

Tutti i ricordi della notte appena passata mi invadono la mente, e ben presto non sono più di buon umore.

Cerco di non pensarci e scendo in caffetteria.

Con mia grande sorpresa trovo Martin e Nancy seduti a un tavolo che fanno colazione insieme. Per un momento penso di tornare indietro e lasciarli soli, ma poi si accorgono della mia presenza e mi fanno cenno di sedermi con loro.

<<Cosa ci fai qui, cara? Non hai festeggiato ieri sera?>> mi chiede Nancy mentre mi siedo accanto a lei, Martin di fronte.

<<Oh... Sono andata ad una festa ma sono successe delle cose e... E allora sono tornata qui.>> dico abbassando lo sguardo, sperando che non mi chiedano nulla.

<<Che tipo di cose? Lo sai che a me, a NOI, puoi dire tutto. Siamo come i tuoi nonni canadesi!>> ridacchia Martin, e il sorriso di Nancy si fa più largo.

E' una buona idea? O una pessima idea? Ho bisogno di raccontarlo a qualcuno...

<<Ehi, tutto bene?>> mentre sto pensando Hannah entra dalla porta, seguita da Matt. Mi corre incontro e mi abbraccia strettissima.

Entrambi si siedono di fianco a Martin e mi chiedono di ieri sera.

Resto in silenzio per qualche secondo ma poi inizio a parlare. Racconto tutto, da quando Hannah è andata a cercare Matt, al momento in cui ho messo piede in accademia.

Loro restano tutti a bocca aperta e poi, come se qualcosa li avesse colpiti, si alzano e mi avvolgono in un gigantesco abbraccio di gruppo.

<<Quell'Isaac. E' un vero idiota. Verrà espulso, per questo.>> dice Martin.

<<No. Non voglio che si sappia, per favore. I miei genitori mi farebbero tornare a casa all'istante, e non è ciò che voglio. Per niente.>>

<<Non glielo dirai?>> mi chiedono tutti all'unisono.

<<No.>> dico, seria.

Tutti si scambiano sguardi pieni di tristezza, e poi Hannah tira fuori l'argomento che volevo evitare.

<<Shawn ti ha lasciata da sola in strada?>>

<<Uh... Si...>>

<<Che razza di idiota è uno che abbandona una ragazza che è appena stata aggredita? Io lo ammazzo con le mie mani.>> dice lei, arrabbiata come non l'ho mai vista.

<<Avrà avuto i suoi motivi...>>

<<No. Nulla vale quanto la sicurezza di una persona. Nemmeno la sua stupida ragazza modella.>>

<<Non sempre stupida, in realtà. Ha chiamato lei la macchina per me.>>

Ed è per questo che, anche se vorrei odiarla più che mai, proprio non posso.

La cosa che mi fa più arrabbiare, però, non è il fatto che non riesco ad odiare lei, ma il fatto che non posso odiare LUI.

Nemmeno un po'.

Dimmi che non finirà// Shawn Mendes IN REVISIONEWhere stories live. Discover now