CAPITOLO 65

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Guido per una quindicina di minuti prima di arrivare al parcheggio del castello. Parcheggio nel posto più lontano perché ho voglia di camminare.

Il castello questa sera è buio, sembra quasi che sia chiuso.

Strano, è sabato sera.

Il cancello d'ingresso è aperto, allora cammino nel viale di entrata.

Mi fermo ad ammirare l'edificio: è bellissimo anche al buio; infonde nell'anima un desiderio di vedere di più, di sapere cosa contiene, di sapere le storie che ha visto raccontare al suo interno. E' pura magia.

Tutto a un tratto sento un forte CLICK che mi fa spaventare, e le luci si accendono una a una, come in una danza: prima il giardino, poi le fontane, poi il retro e infine l'entrata. Resto abbagliata dalla bellezza del castello questa sera, e mi pento di non aver portato la mia macchina fotografica.

Poi un pensiero spaventoso mi balena nella mente.

Chi ha accesso le luci?

<<C'è nessuno?>> chiedo, con la voce abbastanza alta per farmi sentire da chiunque ci fosse. Potrebbe essere la ragazza che sta sempre all'ingresso.

Improvvisamente parte una canzone che non ho mai sentito in vita mia.

<< I promise that one day I'll be around
I'll keep you safe
I'll keep you sound

Right now it's pretty crazy
And I don't know how to stop
Or slow it down

Hey
I know there are some things we need to talk about
And I can't stay
Just let me hold you for a little longer now

Take a piece of my heart
And make it all your own
So when we are apart
You'll never be alone
You'll never be alone

You'll never be alone
When you miss me close your eyes
I may be far but never gone

When you fall asleep tonight
Just remember that we lay under the same stars>>.

Riconosco immediatamente la voce, e quasi non credo alle mie orecchie.

Dietro di me un rumore di passi mi risveglia dal mio sogno a occhi aperti.

Shawn.

Cammina ancora per un po' e si ferma a un metro da me, poi mi guarda negli occhi e inizia a parlare.

<<Sai, ieri mi hai chiesto cosa fosse l'amore per me. - fa una risatina simile a uno sbuffo- La professoressa mia ha davvero salvato il culo. L'unica cosa che mi veniva in mente era il tuo nome. Non saprei dirti cosa sia esattamente l'amore, ma so per certo che non l'avevo mai provato, prima di te. Sei comparsa dal nulla, quel giorno all'aeroporto, e non hai più lasciato la mia testa. Mi sono innamorato di te probabilmente dal primo momento in cui mi hai parlato: eri così convinta che quella fosse la tua stanza... Non sapevi nemmeno chi fosse "Shawn Mendes", tu hai incontrato Shawn. Quindi, sì. Io ti amo, Federica. Amo i tuoi "noiosi occhi marroni", perché non te ne accorgi ma al sole diventano quasi gialli e sono uno spettacolo da togliere il fiato; amo il fatto che ridi alle tue stesse battute, anche quando non fanno ridere per niente; amo come quando parli della tua famiglia ti si illuminano gli occhi; amo il fatto che adori i gatti e che potresti parlarne per ore; amo il fatto che ascolti musica di Natale già ad ottobre e che non te ne frega niente di ciò che pensano gli altri; amo il fatto che il tuo nome sia così difficile da pronunciare dagli anglofoni; amo quando stai leggendo un libro e non senti quando la gente ti parla; amo quando, mentre leggi, sorridi a una frase o fai una smorfia ad un'altra; amo come non te ne freghi nulla di essere vista in pigiama dagli altri; amo come tratti Martin e Nancy, come tratti Aaliyah e la mia famiglia; amo come preferisci un Big Mac ad un'insalata... Ma, soprattutto, amo il fatto che tu non hai mai provato nulla per "Shawn Mendes, la popstar", ma hai voluto conoscere "Shawn Mendes, il ragazzo di Pickering a cui piace Harry Potter". Mi hai detto che per te l'amore è non stancarsi mai di stare sempre con la stessa persona, perché quella sa sorprenderti ogni giorno. Tu fai molto di più che sorprendermi, tu mi fai innamorare ogni giorno. Io amo te, tutto di te. Ogni. Cosa.>>

Lo dice senza mai staccare gli occhi dai miei.

Provo mille emozioni diverse, ma resto in silenzio. Semplicemente, mi avvicino a lui. Gli prendo entrambe le mani e le osservo. Ha dei piccoli calli sui palmi, perché suona troppo la chitarra.

Quando alzo lo sguardo lui mi sta guardando con espressione interrogativa. Gli sorrido e avvicino le labbra alle sue.

<<Ti amo anche io, Shawn Peter Raul Mendes.>>

Lui fa un sorriso a trentadue denti e poi le nostre labbra si incontrano, e vorrei che questo momento non finisse mai.

Lo bacio come se dalle sue labbra dipendesse la mia vita, e lui mi ricambia. Preme le mani sulla mia schiena, facendole scendere verso il mio sedere; le mie sono sul suo viso e tra i suoi capelli, morbidi e setosi. Schiudo le labbra e lascio che la sua lingua incontri la mia: le nostre bocche si muovono insieme per quelle che sembrano ore, e poi, finalmente, ci stacchiamo.





In macchina tiene una mano nel mio interno coscia, e io non riesco a smettere di sorridere.

<<Perché non me l'hai detto prima? Perché sei stato con Meredith tutto questo tempo?>> gli chiedo dopo aver preso coraggio.

Lo vedo irrigidirsi, poi prendere un lungo respiro e calmarsi di nuovo. Inizia a raccontarmi di come Andrew, il suo manager, volesse che iniziasse a frequentare una ragazza. Shawn non voleva trascinarmi in quella vita perché è un vero inferno, a detta sua. Poi aggiunge che non era sicuro che provassi lo stesso per lui, e aveva paura.

<<E io che credevo fosse evidente.>> mi lascio sfuggire.

<<Evidente? Cioè, mia madre continuava a ripetermi che mi guardavi sempre, ma io non ci credevo. E' mia madre...>> sorride.

Continuiamo a parlare fino all'Accademia, dove ci sono solo poche persone rimaste.

Individuo Matt e Hannah che ci guardano arrivare con un sorriso a trentadue denti.

<<Ragazzi! Allora... Novità?>> mi chiede Hannah, curiosissima. Poi il suo sguardo si sposta sulle nostre mani intrecciate, e il suo sorriso si fa ancora più ampio.

Io e Shawn ci guardiamo e poi sorridiamo come due scemi.

<<Hannah... Tu lo sapevi, non è vero?>> le chiedo, lasciando Shawn e Matt a chiacchierare e allontanandola dal resto del gruppo.

<<E chi credi abbia allestito Casa Loma così bene? Di certo non Shawn "io so solo cantare" Mendes!>> ridiamo insieme e poi andiamo a ballare insieme ai ragazzi.

Alla fine, anche la ragazza sfigata, quella che legge libri e guarda soap opera con la nonna, ha avuto il suo lieto fine. Chi avrebbe mai pensato che sarei stata proprio io?





FINE

Dimmi che non finirà// Shawn Mendes IN REVISIONEWhere stories live. Discover now