Capitolo 70

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Justin's Point Of View*

"Justin Drew Bieber, dove sono i biscotti?" Urlò. "Che Dio mi aiuti se li hai presi di nuovo."

Guardai il pacco vuoto di biscotti e mi guardai attorno in cerca di un buon nascondiglio. Mi alzai dal letto e corsi in bagno, aprii l'armadietto sopra il lavandino e lo nascosi lì.

Tirai la catenella del water quando sentii i passi di Bella avvicinarsi e uscii dal bagno, alzandomi la cintura dei pantaloni.

"Perché stai urlando, piccola?" Domandai facendo il finto tonto.

"Dove hai nascosto i biscotti?" Disse sbattendo il piede per terra.

"Sono un bravo ragazzo, piccola. Ne ho mangiato solo uno." Mentii avvicinandomi a lei e accarezzandole il viso.

Lei sospirò e mi abbracciò. Faccio le fusa e la trascino sul letto, posizionandoci entrambi sotto le coperte e collocando il mio mento sulla sua testa.

Quando accarezzai le sue gambe, mi resi conto che stava indossando soltanto una mia camicia e delle mutandine in pizzo. Sentii i miei occhi diventare più scuri e li chiusi, inalando il suo profumo.

Lei era completamente all'oscuro della mia lotta interna, intenta a giocherellare con il bottone dei miei jeans. Quello sicuramente non era d'aiuto.

Le sue dita sfiorano il mio membro e quello mi basta per prenderla per i fianchi e posizionarmi sopra di lei. Spalancò gli occhi all'improvviso incontrando i miei che diventavano mano mano più scuri.

L'aveva fatto di proposito. Glielo leggevo in faccia.

Sorrisi maliziosamente e iniziai a baciare il suo collo, facendo particolare attenzione al suo punto debole.

Lei gemette, il che mi riempii di orgoglio.
Lei era mia. La mia principessa. La mia piccola. La mia fidanzata.
Solo lei mi aveva toccato e solo io potevo toccarla. Se qualcuno provasse mai a toccarla, dovrà tenersi pronto a una morte lenta e dolorosa.

"Sei mia." Grugnii possessivamente al suo orecchio, togliendole la camicia.
Mi meravigliai nel vedere che non indossava nessun reggiseno, e subito, iniziai a leccare e mordere i suoi capezzoli.

Osservai la sua reazione e quasi mi bastò vederla contorcersi e sentirla gemere forte, per venire.

Cominciai a lasciare umidi baci sul suo stomaco, scendendo sempre di più fino alle sue mutandine. Baciai il suo centro ancora coperto dalla stoffa in pizzo, e alzai lo sguardo su di lei.

Mi inumidii le labbra e abbassai lentamente l'ultimo indumento che la copriva, lasciando qualche bacio sulla pelle recentemente scoperta. Lanciai le sue mutandine da qualche parte e mi precipitai nuovamente alla sua intimità, leccando e succhiando il suo clitoride.
Bella collocò la sua mano tra i miei capelli, per farmi capire che non voleva che io mi fermassi.

Potrei morire felice qui. Il viso tra le sue gambe, a succhiare la sua umida e dolce intimità. Avvertii il suo orgasmo avvicinarsi e la penetrai con la lingua, facendo in modo che i suoi gemiti diventassero sempre più forti.

"Sì, piccola. Vieni per papino." Grugnii e continuai a leccare. Le mie parole facilitano il suo orgasmo, il che mi fa sorridere.

Sento il mio cazzo essere duro come la roccia, quindi mi libero dei pantaloni e senza aspettare un secondo di più, la penetrai con forza. Bella spalancò gli occhi dalla sorpresa e gemette, graffiandomi la schiena con le unghie.

"Muoviti, Justin." Ansimò ed io uscii e rientrai in lei lentamente. "Più veloce!"

"Sicura?" Chiesi in un grugnito.

"Sì!" Quasi urlò.
Non me lo feci ripetere due volte, mi sistemai ed iniziai a spingere sempre più veloce e più profondamente. Mi sarei preoccupato di fare l'amore con lei un altro giorno, in quel momento avevo bisogno di saziarmi.

Unii le sue labbra con le mie, e lei geme nella mia bocca, mentre cerca di ricambiare il bacio.

Domani le avrebbe fatto male tutto il corpo e la sola idea mi fece avvicinare all'orgasmo. Lei avrebbe ricordato che solo io posso farla sentire così. Solo io posso scoparla. Solo io fare l'amore con lei. E solo io posso possedere il suo corpo.

Succhiai nuovamente il suo capezzolo destro, provocando che lei inarcasse la schiena e lanciasse un urlo.

"Stai per venire, bimba?" Sussurrai al suo orecchio. "Vieni per papino." Non so per certo da dove venga questo mio lato 'dominante', però sono sicuro che le piace perché sento le pareti della sua vagina stringersi attorno al mio cazzo.

Quando arrivammo al culmine del piacere insieme, ero quasi sicuro che le sue urla si fossero sentire in tutta la città.

Il mio corpo collassò sul suo ed entrambi ansimammo in cerca di aria. Le baciai la tempia e la strinsi contro di me. Il mio membro continuava ad essere dentro di lei, mentre un sorriso si faceva largo sul mio viso.

Sono sicuro che lei stesse ovulando e che quindi, sarebbe rimasta incinta.

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