Capitolo 68

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Stavo sistemando i nostri vestiti puliti all'interno dell'armadio, mentre ascoltavo l'acqua scorrere e Justin ridere.

Era così adorabile. Justin era uscito dall'ospedale dopo tre giorni, ed eravamo super contenti.

"Merda!" Imprecai quando una gruccia mi cadde per sbaglio sul piede.

Sentii un gemito provenire dal bagno. "È una brutta parola, piccola. Non dirla!" Mi rimproverò.

"Oh, tranquillo. Il mio piede sta bene, grazie per l'interessamento." Sbuffai, massaggiandomi la parte dolorante.

Lui rise nuovamente ed io alzai gli occhi al cielo. Era nella sua fase "bambino" al momento.

Dopo aver finito di sistemare i vestiti, camminai fino alla porta del bagno e vidi Justin giocare con due papere di gomma.

"Okay, signor Papera, deve baciare la signora Papera perché vi amate proprio come ci amiamo io e Bella. Anzi no, noi ci amiamo molto di più di voi perché siamo reali." Rise mentre faceva in modo che le due paperelle si 'baciassero'. "Molto bene, adesso potete sposarvi e avere tanti b-bambini." Sembrava alquanto dispiaciuto al pronunciare la parola 'bambini' quindi decisi che era arrivato il momento di entrare in bagno.

Sorrise a trentadue denti quando mi vide entrare. "Piccola, il signor e la signora Papera si sposeranno, lo sai? Noi siamo molto più belli però." Disse mostrandolo le sue paperelle di gomma.

"Wow! Si sposeranno davvero?" Stetti al gioco.

"Sì, tutto il mondo sarà presente e sarà il signor Orso a celebrarlo." Disse, riferendosi all'enorme orso di peluche che gli avevo regalato per la sua guarigione.

"Non vedo l'ora." Risi dolcemente sedendomi sull'estremità della vasca. "Vuoi uscire?" Chiesi.

Justin alzò lo sguardo facendo un sorriso timido e il broncio. "Voglio stare ancora un po', piccola." Sussurrò, portandosi le ginocchia al petto.

"Sei lì dentro da più di un'ora." Presi le sue mani e gli mostrai le sue dita piene di rughe. Lui ridacchiò e fece spallucce. "E l'acqua è ghiacciata!" Quasi urlai quando infilai i piedi nella vasca.

"Lo so, non mettere l'acqua calda." Disse e notai che stava sbattendo i denti per il freddo.

"Oh, amore. Togliamo quest'acqua fredda e mettiamo quella calda, va bene?" Lui annuì e uscì fuori dalla vasca, completamente nudo e senza imbarazzo.

Cercai di distogliere lo sguardo dal suo membro e mi inclinai sul rubinetto per cambiare la temperatura dell'acqua.

"Okay, amore. Puoi entrare adesso." Entrò rapidamente nella vasca e sospirò socchiudendo gli occhi rilassato.
Appoggiò la testa sulle mie cosce mentre con le braccia abbracciava le mie gambe sommerse dell'acqua. "Iniziamo con i capelli." Esclamai quando tornò a mettersi seduto e gli bagnai i capelli.

A Justin piace essere lavato da me. Penso che sia uno dei suoi strani capricci o magari una perversione da Alien.
Probabilmente gli piace che lo tocchi, perché non fa altro che fare le fusa ogni volta che lo sfioro.

Ho letto su un sito che quando gli Herokan fanno le fusa è perché si sentono protetti e amati. Ogni cosa ne faceva, aveva una sua logica ed io avevo imparato a capirla.

Presi lo shampoo e lo passai sui suoi capelli, mentre lui si copriva gli occhi con le mani. "Non fare andare lo shampoo negli occhi di Justin, va bene, piccola? L'ultima volta si è fatto male." Disse voltandosi verso di me, senza però togliere le mani da sopra il suo viso.

"Ehi, sei stato tu ad aprire gli occhi mentre ti sciacquavo i capelli! Risi e alzai gli occhi al cielo scherzosamente.

Sospirò. "Lo so." Mormorò timidamente arrendendosi.

Quando terminai di lavargli i capelli, passai all'addome e alla schiena.

"Voglio questo." Disse indicando un bagno schiuma all'eucalipto.

Annuii e lo presi, versandone un po' sulla spugna. Passai la spugna sulla sua schiena e sul suo torso, per poi arrivare alle ascelle. Lo vidi contorcersi e scoppiare a ridere.

"Hai finito?" Rise.

"No, alza le braccia." Sorrisi maliziosamente nonostante lui non potesse vedermi.

Alzò le braccia normalmente ed io iniziai a fargli il solletico, mentre lui continuava a ridere ininterrottamente cercando di sfuggirmi. "B-basta! Io mi fidavo di te!" Rise prendendomi per le braccia.

La sua stretta era forte e delicata allo stesso tempo. Si inclinò sul mio viso e vidi i suoi occhi brillare. "Non è stata una cosa carina, piccola." Sorrise e vidi due piccole fossette formarsi sulle sue guance.

"Dio, che belle. Devo baciarle!" Mi inclinai in avanti e baciai entrambe le sue guance. Non seppi come contenermi, erano troppo adorabili e paffute.

Rise per il mio gesto, ma poi si interruppe a causa di un enorme frastuono. Le sue labbra avvizzirono per un momento, prima di scoppiare a piangere.

"B-Bella!" Balbettò e nascose il suo viso nel mio stomaco, bagnandomi la maglietta con i suoi capelli.

"Va tutto bene, amore. È solo una piccola tempesta." Sussurrai dolcemente accarezzandogli i capelli. "Va' a vestirti."

I tuoni continuarono a perturbare la pace di Justin, il qualche non smetteva di piangere per la paura.
Era nella sua "modalità" bambino e probabilmente avrebbe continuato ad esserlo nei prossimi giorni.

"F-fallo smettere, Bella!" Urlò quando un lampo squarciò il cielo.

"Non posso controllare il clima, amore." Sospirai baciandogli la fronte, mentre lui si stringeva a me. Avvolsi una tovaglia attorno al suo corpo e lo trascinai fino alla nostra camera. Gli porsi un paio di boxer e lui se li mise, rifiutando, invece, il pigiama.

Corse a letto e si nascose sotto le coperte, quando sentii il rumore di un altro tuono. Mi venne quasi da ridere nel vedere il bozzo nel bel mezzo del letto, visto che aveva il sedere per aria e la testa nascosta sotto il cuscino.

"Cosa devo fare con te, Justin?" Sospirai distendendomi vicino a lui.

Alien (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora