Capitolo 32 - 33

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La mattina seguente, mi svegliai alle 8:00, per avere abbastanza tempo per andare a casa a farmi una doccia, prendere Romeo e dare un passaggio a Chris. Poi andare a comprare la colazione e tornare in ospedale.

Mi alzai lentamente senza svegliare Justin e mi incamminai verso la hall, per informare l'infermiera che sarei tornata dopo una mezz'ora.

Arrivai a casa in cinque minuti, visto che l'ospedale era abbastanza vicino, e mi feci una doccia veloce. Presi Romeo e andai a bussare alla porta di Christian.

"Sto andando a prendere la colazione e poi torno in ospedale. Vestiti velocemente." Annuì assonnato e si andò a togliere il pigiama.
Tornò all'ingresso dopo qualche minuto indossando una camicia e dei jeans.

Salimmo in macchina e andammo da Starbucks per qualche caffè e delle ciambelle.
La fila era assurda, ma dopo una decina di minuti, tornammo in macchina muniti di cibo e bevande.

All'improvviso il mio telefono iniziò a squillare.

Ospedale.

"Pronto?" Risposi allarmata.

"Parlo con la signorina Isabella Rossi?" Chiese una voce femminile.

"Sì, Justin sta bene?" Domandai iniziando a guidare verso l'ospedale.

"Beh, il signor Bieber si è svegliato e non smette di urlare e di chiedere di lei." La ragazza al telefono sembrava alquanto spaventata.

"Sto arrivando, datemi qualche minuto." Dissi uscendo dalla macchina. Lanciai le chiavi a Christian e mi precipitai dentro l'ospedale.
Una volta entrata mi lasciai guidare dalle urla verso la camera di Justin, e vidi una decina di infermieri che cercavano di immobilizzato.

"Isabella! Per favore non lasciarmi qui! Non mi abbandonare! Dove sei, Bella? Dove sei?" Urlava come un forsennato.

"Lasciatelo." Sussurrai stanca.

Justin rapidamente si voltò verso di me. "Piccola?" Corse e mi prese tra le braccia, facendomi girare.

"Amore, sono solo andata a casa a prendere Romeo." Dissi per poi baciarlo.
Quando ci staccammo, Justin mi sussurrò di non lasciarlo mai, provocando che le infermiere iniziassero a fargli complimenti su quando lui sia dolce e bello.

Secondi dopo, Christian entrò nella stanza con il fiatone.
"Ho la colazione e il cane." Ridacchiai.

Justin mi guardò imbarazzato per la sua scenata inutile ed io sorrisi abbracciandolo nuovamente. Si sedette sul suo letto e prese in braccio Romeo.

"Ciao, ti sono mancato?" Romeo iniziò a leccarlo e a scodinzolare.

Christian, nel frattempo, stava tirando fuori da un sacchetto qualche DVD.

[•••]

Justin fu dimesso il giorno seguente intorno alle 11 del mattino. La prima che facemmo, una volta arrivati a casa, fu infilarci nella vasca da bagno. Presi un po' di sali da bagno e del bagnoschiuma, mentre Justin controllava il calore dell'acqua seduto sul bordo della vasca.

Iniziai a camminare verso di lui sorridendo. "Braccia in alto!" Dissi divertita facendo la voce da uomo facendo ridere Justin.

"È, per caso, una rapina?" Sorrise, alzando le mani in alto.

"Può darsi." Ridacchiai maliziosamente alzandogli la maglietta. Mi soffermai a guardare i suoi addominali e non potei fare a meno di passarci una mano sopra.

Mi avvolse la vita con le braccia e mi strinse a se'.

"Mi sei mancata da morire, piccola." Alzai lo sguardo incrociando il suo che mi guardava con occhi adoranti.

"Ti amo." Sussurrai ad un centimetro dalle sue labbra, prima di unirle con le mie in un caldo e  dolce bacio.

Mi separai e lo vidi sorridere.
Gli tolsi le scarpe, i pantaloni e i boxer neri. Non mi metteva più in imbarazzo vederlo nudo nonostante fosse una cosa strana. Lo aiutano ad entrare lentamente nella vasca e quando entrò a contatto con l'acqua tiepida lo sentii sospirare. Mi fece segno con la testa di seguirlo ed io sbuffai scherzosamente.

"Ai suoi ordini capo." Dissi iniziando a spogliarmi. Justin ridacchiò senza levarmi gli occhi di dosso. Arrossii immediatamente e mi infilai velocemente nella vasca.
Mi appoggiai al suo petto, stando attenta a non fare male a Justin e lui mi accolse stringendomi con le sue braccia forti.

Lui era la mia felicità. Nonostante tutte le cose brutte che mi erano successe in passato, tra cui la morte dei miei genitori, grazie a lui riuscivo a continuare a sorridere.

Ciao ragazze,
Ho unito due capitoli perché erano troppo piccoli e dopo settimane di assenza non volevo pubblicare solo cinque righi ahah
Come sono andate le feste? Spero che le abbiate passate con tranquillità e serenità.
Baci.

Alien (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora