Capitolo 18

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Era passata una settimana da quando mi era venuto quell'orribile raffreddore. Adesso però sto bene grazie alle cure di Justin.
Eravamo nel mio letto, lui era appoggiato al mio ventre. Mi guardava pensieroso mentre mi faceva dolci carezze sullo stomaco.

"A cosa pensi tesoro?" Chiesi e passai le dita tra i suoi capelli.

Lui mi guardò di nuovo e i suoi occhi brillarono. "Non vedo l'ora di sposarti e che i miei bambini siano nella tua pancia; al sicuro, al caldo e..." Disse lasciando piccoli baci umidi sul mio stomaco, più volte.

Woah, un momento! Matrimonio? Bambini? Ho solo diciassette anni!
Stavo per dirgli che ancora mancava molto, e sottolineo molto, tempo per quello ma quando abbassai lo guardo potei vedere come guardava la mia pancia. La fissava come se ci fosse già una piccola vita lì dentro e se glielo avessi detto gli avrei spezzato il cuore.

"Justin...io..." Sussurrai ma lui mi interruppe.

"Io mi prenderò cura di te e ti proteggerò!" Mi guardò negli occhi. "Spero che siano come te. Sei bellissima." Mormorò ancora a Babyland. In che problema mi sono messa? Almeno sa come si fanno i bambini? Nel caso in cui non lo sapesse io non ho nessuna intenzione di spiegarglielo. Oh dio...

Lui si alzò e mi baciò fermamente. Un bacio lento e dolce però appassionato. Si allontanò di poco e si inumidì le labbra, lo faceva sempre. Mi prese per mano e mi trascinò di sotto lamentandosi per la fame. Bel modo di rovinare i momenti Justin.

Gli cucinai del minestrone mentre lui era seduto senza fare nessuna domanda. Wow, aveva davvero fame allora.
Quando gli porsi il piatto lo divorò praticamente e dopo aver mangiato ci mettemmo sul divano e iniziammo a fare zapping tra i canali.
Mentre mi accoccolavo a Justin e lui mi stringeva, due persone ci interruppero. Victoria e Kyle.

Vedendo la presenza dello sconosciuto, Justin diventò teso e grugnì fortemente, nascondendomi dietro di lui. I suoi occhi diventarono neri e i suoi denti si affilarono. Il suo corpo era sulla difensiva. Justin era pronto a difendermi da chiunque e da qualunque cosa.

"Chi sei?" Domandò fermamente.

"J-Justin lui è Kyle, il mio fidanzato." Rispose Victoria stupita nel vedere Justin in quel modo.
Non si stupirebbe se non mi avesse abbandonata per andare a vivere con Kyle.
Una volta sentita la parola 'fidanzato' Justin si tranquillizzò, mi prese tra le braccia e mi baciò il collo sussurrando 'sei mia' ripetutamente.

Sorrisi e mi rivolsi alla coppia spaventata. "Cosa volete?" Chiesi non proprio gentilmente.

"Andiamo ad una festa!" Disse Victoria eccitatissima, apparentemente non si era resa conto del tono di voce che avevo usato.

Justin gemette infastidito dalla sua vocina stridula. "Puoi smettere di gridare come un oca in casa mia? Grazie." Disse senza giri di parole.
Uhm, questo Justin è simpatico. Tanto simpatico.

"Fino a prova contraria è anche casa mia." Sussurrò Victoria.

"Non ti eri trasferita da Kyle?" Ribattei. Stavo iniziando ad alterarmi.

"Si però..." Cercò di dire ma venne nuovamente interrotta dal mio ragazzo.

"Arriva al punto." Tagliò corto Justin.

"Siamo stati invitati ad una festa" iniziò "e per ''siamo' intendo anche voi."

Alien (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora