Assottigliai lo sguardo e continuai a fissarla per lunghi ed interminabili minuti, cercando di farle capire che mi doveva rispondere subito o la questione finiva male.
Lei, però, non reagì, così mi avvicinai a lei con le mani in posizione, pronte a farle il solletico ma, Elisabeth, appena capì quello che le avrei fatto mi gridò contro.
《 No, no, no! No, ti prego! Hayden non farlo! Sono sempre stata la tua migliore amica, non puoi farmi questo!》 Mi disse con tono supplichevole, come se la stessi per tradire o fare qualcosa di orribile.

Appena pronunciò quelle parole, mi si formò in faccia un ghigno malefico e con uno scatto la raggiunsi mentre lei cercava già di scappare dalle mie grinfie.
Le iniziai a fare il solletico con in sottofondo le sue suppliche e risate, e continuai, fino a che non la vidi scivolare a terra sfinita.
Mi sdraiai accanto a lei sulle mattonelle fredde della cucina e, mentre lei cercava di far tornare il suo respiro regolare, io mi persi a guardare il soffitto, rendendomi conto di essere più calma e felice rispetto a prima.

《 Ieri sera...》 iniziò a dire Elisabeth, una volta che si fu calmata del tutto.《 ...Richard è venuto a prendermi come suo solito per accompagnarmi a lavoro e mentre eravamo in viaggio mi ha chiesto...》
Te l'ho detto che le ha chiesto di sposarla!
Spalancai gli occhi nel sentire la mia coscienza dire quelle parole e, senza rendermene conto, esse uscirono fuori dalla mia bocca.
《 Ti ha chiesto di sposarlo...》 Nel sentire quella frase , però, Eli scoppiò a ridere e questo mi fece capire l'assurdità di quello che avevo appena detto.
La mia amica era troppo legata alla sua libertà per poter sposare un uomo che conosce da poco più di un mese e, poi, neppure Richard mi sembrava un tipo da matrimonio, poi, diamine, era passato solo un fottuto mese da quando si erano messi insieme, ma che vado a pensare!
Stupida coscienza!
Ah, ora è colpa mia se non riesci a tenere quella tua boccaccia chiusa?
Si! Tu hai detto quell'assurdità e io, pensando che fossi un minimo intelligente, ho pensato che forse sarebbe potuto essere vero, ma a quanto pare non lo sei!
Ehi!!! Primo: io ho solamente fatto un'ipotesi, non dovevi per forza dirla ad alta voce! E secondo: stai attenta a come parli perché ti sei appena offesa da sola!
Senti, brutta racchia io non...

Mi calmai appena mi resi conto che aveva ragione, mi stavo offendendo da sola. Mi girai verso Elisabeth, la quale vidi che si fosse finalmente placata dalle risate, e appena sentì il mio sguardo su di lei, cominciò a parlare.
《 Mi ha chiesto di.......
PassareLeVacanzeDiNataleConLui.》
Ci misi un po' a comprendere la frase, ma quando ci riuscì, spalancai gli occhi e la bocca per la sorpresa.
Vedendomi in questo stato, Elisabeth continuò a parlare, cercando di spiegarmi le parole appena uscite dalla sua bocca.
《 Appena me lo ha detto ho avuto la tua stessa reazione, e mi sono chiesta:
Ma i suoi genitori? Parenti? Staremo con loro? Non è un po' presto per fare la loro conoscenza? E sono entrata in panico, ma lui subito mi ha tranquillizzata e, come se mi avesse letto nel pensiero, mi ha spiegato che saremmo andati nella sua casetta in montagna nel Wyoming e che ci saremmo stati solo noi due. L'ha soprannominata come una 'Fuga' e ha detto che per una volta avrebbe voluto passare le vacanze con una persona speciale che non fossero in suoi genitori o parenti. Nel mentre mi diceva quelle cose, sentivo mille emozioni combattere nel mio stomaco e lacrime calde rigarmi le guance per le parole che uscivano dalla sua bocca e, alla fine del suo discorso,quando mi chiese se volevo passare con lui le vacanze, gli sono letteralmente saltata addosso dicendogli di si. Ero felice di sapere che per lui fosse una cosa seria perché ancora non vi credevo che uno come lui stesse con me.》 Mentre mi raccontava come fossero andate le cose, i suoi occhi presero la forma di due cuoricini e, a quel punto,non potei che essere felice per lei e farle un sorriso sincero, ma ad un tratto il suo sguardo passò dall'amorevole al preoccupato.

Si alzò a sedere e subito divenni confusa, per il suo drastico cambiamento di umore.
Iniziò a tirarsi la manica del pigiama e a giocare con essa e questo significava solo una cosa: era nervosa.
Mi alzai a sedere pure io e presi le sue mani tra le mie, per cercare di farla smettere di torturare quella povera manica.
《 Vedi...》Iniziò a dire Elisabeth. 《 Quando gli ho detto di si, ero così presa dall'euforia, che mi sono completamente scordata del fatto, che solitamente, noi il Natale lo passiamo insieme, e... non ti vorrei lasciare sola in una festività così importante... quindi se tu vorrai, io rimarrò qui con te e lo farò volentieri. Non ti voglio abbandonare o non voglio che tu pensa che da quando sono con Richard tu sia passata al secondo posto perché non è assolutamente così. Tu rimani e rimarrai sempre al primo posto per me. La nostra amicizia è troppo importante per me.》Mi commossi nel sentire quelle parole uscire dalla bocca di Elisabeth.
In questo periodo piangevo troppo spesso ma, stavolta, erano lacrime di gioia uscite grazie ad una persona che ormai, quasi consideravo una sorella e sapevo che per lei era lo stesso.

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