Capitolo 8

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È destino dell'uomo
di sottostare al dolore;
vanto il non lasciarsi vincere
e atterrare da esso.
- Arturo Graf

Hayden's Pov

"Che cos'è il dolore? Il dolore non è una cosa materiale, non è un oggetto ma è un grosso buco, un grosso buco nero che ti porti dentro e che pochi riescono a chiudere. Con me non ci è riuscito nessuno. Nessuno è riuscito e nessuno riuscirà mai a chiudere questo buco che di giorno in giorno si allarga e mi porta nell'oblio, nell'oscurità, nel buio.
Nessuno è mai riuscito a farmi dimenticare il mio passato almeno per un secondo. Lui è sempre là, pronto a ricordarmi che la mia vita continuerà ad essere intralciato da lui, che continuerà ad aprire di più le mie ferite. Nessuno si è mai chiesto realmente come mi sentissi, come mi sentissi a non aver visto ancora la felicità.
Nessuno sì è mai chiesto realmente com'è passare il presente avvolto dal passato, che lo stringe fino a farlo soffocare e a vincere.
Le persone che ti dicono " So' come ti senti" sono le più inutili. Loro pensano che con queste parole fanno passare il dolore o lo fanno alleviare ma in realtà non capiscono che allargano ancora di più quel buco nero perché capisci che è una menzogna, perché capisci che loro non hanno mai passato una situazione del genere e ti domandi ' Perché? Perché a me? Che cosa ho fatto?'
Come diceva un grande scrittore, William Shakespeare:" Tutti gli uomini sanno dare consigli o conforto al dolore che non provano."

Il mondo è ingiusto. Questa è la risposta. Il mondo è ingiusto. Pieno di umani scorretti.
Nessuno si salva. Nessuno riuscirà a salvarsi da questo mondo. Tutti noi moriremo prima o poi. Chi di cause naturali, chi per malattia o chi viene ucciso per gelosia o per errore.
Non importa se sei ricco o povero. Se hai più soldi di me. Se hai una famiglia più bella della mia. Tanto alla fine pure tu farai la mia stessa fine. Tutti noi faremo la stessa fine.
Ma se il dolore ce lo provoca la morte perché dobbiamo soffrire pure durante il corso della nostra vita? Io credo che chi muore non soffra, soffrono i parenti, gli amici per la morte di un loro caro ma non loro. Loro sono felici perché hanno potuto vivere una vita, come meglio potevano e grazie o per colpa del destino.
Il dolore è scelto dal destino, dal classico yin e yung, bene e male. Non esiste il bene senza il male e il male senza il bene.
Non esiste il dolore senza la gioia e la gioia senza il dolore.
La gioia la devo ancora scoprire e spero che presto accadrà sennò il buco nero si allargherà ancora di più e mi porterà nel baratro da cui sarà impossibile fuggire.
Il dolore mi distruggerà, distruggerà la mia anima fino a ridurla ad un lontano ricordo. Diventerò vuota. Respirerò ma la mia anima sarà morta insieme a tutti i miei sentimenti. L'unico sentimento che rimarrà sarà la speranza. La speranza di poter ritrovare la mia anima, di ritrovare me stessa e di riprendere la mia vita in mano. La speranza è l'unica cosa che tiene in vita molti umani, la speranza di un cambiamento e presto sarà l'unica cosa a cui mi aggrapperò.
La speranza è l'ultima morire, o forse no. Forse è il dolore."

È arrivato quel benedetto giorno.
Il 15 novembre.

È passata una settimana esatta dalla gara e non mi ero resa conto, fino a ieri sera, che l'anniversario era arrivato.
Sono passati 6 fottuti anni da quel giorno. Dal giorno in cui era iniziato il mio inferno.
Sono passati 5 anni e 12 giorni dal momento in cui fu finalmente liberata da quella tortura.

In quel periodo, nel momento in cui fu liberata da tutto, mi sentivo felice si, ma anche tanto sola.
Non avevo più nessuno ad aspettarmi a casa per la cena.
Non avevo più nessuno che mi sgridava giustamente per tutti i miei sbagli giornalieri
Non avevo più nessuno da abbracciare.
Non avevo più nessuno che mi desse sicurezze, che mi protegesse.
Non avevo nessuno perché le uniche due persone che avrebbero creduto in me anche in questa situazione mi avevano lasciata,per sempre.
Nessuno mi credeva.
E avevo maledettamente paura.
Avevo ancora paura.
Ma non era la stessa paura.
Non era terrore.
Avevo paura, si.
Avevo paura di rimanere da sola, per sempre.
Di rimanere da sola a lottare contro il male che mi perseguiterà, sempre.

Passavo le mie giornate chiusa dentro camera mia.
Le passavo ricordando i miei genitori.
E piangevo così tanto.
Urlavo.
Tiravo pugni.
Gridavo.
E mi addormentavo così.
Tra le urla e i pianti.
Più i giorni passavano e più io pensavo che sarei rimasta così, per sempre.
Così sola, nell'oblio.
Non mangiavo.
Bevevo solo acqua dal rubinetto del bagno.
Non scendevo in cucina.
Non andavo in salotto.
Non andavo in giardino.
Perché sapevo che se ci sarei andata, i ricordi sarebbero tornati, più forti di prima e, stavolta, mi avrebbero distrutta.

Ero autolesionista.
Si,lo ero.
I tagli che mi infliggevo erano gli unici che mi facevano scordare, per un instante, la mia vita.
Gli unici che mi facevano provare dolore.
Ma non dolore emotivo.
Ma dolore fisico.
Si, perchè il dolore emotivo che provavo tutti i giorni in quella stanza era mille volte più doloroso di quello che mi infliggevo.
Ma almeno quello fisico mi faceva dimenticare quello emotivo.
Mi faceva dimenticare tutta la merda che avevo passato.
Non soffrivo quando mi tagliavo.
Mi sentivo bene.
Ma quando smettevo tutto il dolore tornava, più forte.
Ma almeno,per pochi minuti, mi sentivo bene.

Che cosa mi ha fatto smettere?
Un giorno avevo esagerato.
Erano troppo profondi e grandi.
Ero riuscita in tempo a chiamare un'ambulanza.
Potevo morire.
Potevo andare a trovare i miei genitori, ma il destino ha scelto di lasciarmi vivere.
Così ho deciso di cambiare tutto.
Mi sono trasferita.
Ho preso tutti i risparmi che avevo e sono scappata.
Pensavo di lasciarmi tutto alle spalle.
I miei genitori.
Il mio passato.
Ma non ha funzionato.
Il mio passato vive ancora dentro di me, e si prende tutto quello che ho.
Il mio presente e il mio futuro.
Non credo di riuscirlo a combattere.
Sono stanca di provarci.
Stanca di provare a fuggire da lui.
Stanca di conviverci.

Vorrei sapere se Lui ce l'ha fatta.
Se Lui è riuscito in quello in cui io non riuscirò mai.
Ma soprattutto se è riuscito a salvarsi.

Lui era, e sarà sempre, la mia ancora.

*****

Kyle's Pov

Lei era, e sarà sempre, la mia salvezza.

♡♡♡♡

Ehyyy,
eccoci qua con un nuovo capitolo.
In questo ho voluto provare
a farvi capire un po' si è sentita
la protagonista nel suo passato ma anche come si sente adesso.

Spero che la canzone all'inizio
del capitolo vi piaccia, io l'adoro.
D'ora in poi penso che metterò anche un po' di canzoni, rigurdanti ovviamente il capitolo.

Questions un po' a caso:
1)Qual'è il vostro gruppo musicale preferito?
I Coldplay, sicuramente. Ma anche gli Imagine Dragons
2) Canzone del momento?
2U di David Guetta ft.Justin Bieber.

Beautiful Pain Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon