Esile è il corpo che giace sotto quei rottami; bianco come la porcellana, delicato come un fiore, inerme come un cadavere.
La candida pelle, pura come la giovinezza, è macchiata da lividi; lividi violacei, come oscure nubi in un cielo sereno; lividi violacei, come anime oscure, insidiatasi nella purezza.
I lunghi capelli castani, poco fa morbidi come la seta, appaiono scompigliati, sparsi sulla dolce sabbia; sembrano che stiano scappando, forse dalla morte, forse dalla vita.
Le mie gambe si muovono più lente che mai sulla morbida sabbia; sembra che tutto vada al rallentatore; sembra che le onde s'infrangano sui rottami con delicatezza, evitando di fargli male; sembra che i gabbiani, che fino a poco fa erano scappati, stiano tornando timidamente per osservare la scena, più stupiti che mai.
Il mio cuore, ormai, non batte più così forte; o forse sì, ma mi sono così abituata a questa miriade di emozioni contrastanti, che non ci faccio più caso.
Più mi avvicino, più i lunghi capelli, prima di un color cioccolato assai dolce, assumono una sfumatura di rosso; un rosso inquietante e ripugnante; il rosso del sangue.
La persona in questione è Carly.
Le braccia le cadono delicatamente sull'addome e le gambe, invece, sull'immancabile sabbia.
La osservo.
Gli occhi sono chiusi, le labbra, invece, sono serrate e grigiastre.
Questa immagine mi rimarrà impressa nella mente per sempre.
Lentamente mi abbasso alla sua altezza.
Appoggio la mia mano sul suo collo, per sentire se c'è o meno il battito.
Più mi abbasso, più l'immagine cadaverica di Carly mi inquieta, mi nausea.
Sposto lo sguardo affianco a me, per evitare l'immagine del suo viso; piuttosto osservo la mia, riflessa nei rottami metallici pronti ad incendiarsi da un momento all'altro.
I miei capelli hanno assunto un colore rosso, come il sangue e la passione. Il mio viso è solcato da profonde occhiaie, profonde come l'anima, profonde come il senso di colpa che mi assale ogni volta che penso alla piccola Claire ed a mia madre. Ma ciò che mi colpisce maggiormente, è il mio collo, dipinto di blu da due mani vigliacche, pronte a risucchiarmi in un vortice di terrore. Un contrasto di sfumature colora la mia pelle terrea, passando dal viola al blu, dal marroncino al verde. I miei occhi sono sbarrati, traumatizzati, terrorizzati, e io non posso farci niente.
Mille brividi percorrono la mia schiena e lo stomaco inizia a contorcersi dentro me.
Al contatto con la sua pelle, sussulto.
Mi aspettavo fosse fredda, invece è calda.
Il calore umano che emana, mi rassicura.
Espiro, rendendomi conto solo ora di aver trattenuto il respiro.
Un battito accarezza la mia mano; un battito che simboleggia la vita; un battito che accende un lume di speranza in me.
I battiti aumentano.
Uno, due, tre,...
Carly è viva.
STAI LEGGENDO
Quegli Occhi Color Destino
RomanceIl destino... Che cosa strana. Come possono due persone provenienti da Mondi diversi incontrarsi ed innamorarsi? Come può una coincidenza, un attimo, cambiare la vita di due persone? È quello che succede a Sarah e Luke, due anime distinte con stori...