11 - He's here!

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Già!
Se n'è andato.
Senza aspettare!

Mi prendo la testa fra le mani e mi siedo sulla sabbia.
Perché? Perché ho aspettato così tanto? Perché ho continuato a pensarci quando sapevo cosa volevo fare?

Il mio viso inizia a rigarsi di lacrime.

Cos'ho che non va?
Sono riuscita a far scappare un ragazzo. Sono riuscita a perdere la mia unica opportunità di avere un po' di libertà.

Certo lui poteva aspettarmi!
Certo, io ero in super ritardo.

Perché, perché?
Piagnucolo come una bambina.

Ad un certo punto sento qualcosa dietro di me.

Un movimento... Potrebbe essere il vento.

Quando quel movimento si trasforma in passi, capisco che c'è qualcuno dietro di me.

Mi faccio piccola piccola.
Mi chiudo nel mio piccolo bozzolo.
Non voglio che nessuno mi veda in questo stato.

E se fossero i miei genitori? Se mi avessero vista correre? Probabilmente penseranno che sono pazza. Dovrò inventare una scusa, tanto lo faccio sempre. Dirò che volevo una boccata d'aria, potrebbe funzionare.

Cerco di ignorare i passi dietro di me che si fanno sempre più intensi.

Dannazione, ignoratemi.

Solo quando la persona dietro di me si ferma e mi sfiora, capisco tutto.
Capisco chi è.
Alzo la testa. Per un istante osservo il mare.

Le onde si frantumano sulla spiaggia creando della schiuma che sembra cotone.

Woow.
Mi giro e mi alzo.

Ora non mi importa se mi vede in queste condizioni.
Non mi importa se vede il mio viso sconvolto e rigato dalle lacrime.
Mi importa solo che lui è qui. Davanti a me.
Del resto non mi importa.

Corro verso di lui e lo abbraccio.
Le mie braccia gli stingono il collo. Il mio viso avvolto nell'incavo del collo.
Per capire se sto solo sognando o se è tutto vero, annuso il suo profumo. Cocco. Dolce ed esotico proprio come lui.

Anche lui mi abbraccia. Stringe le braccia sulla mia schiena.
Non so come, so che anche lui ha chiuso gli occhi come me.
Senza togliere le braccia dal suo collo, lo guardo negli occhi.

I suoi occhi blue mare mi guardano con dolcezza. Sono meravigliosi come lui.
Ci fissiamo a lungo. Terra contro mare.

Sembriamo chiusi in un'altra dimensione dove contiamo solo noi. Attorno a noi tutto svanisce e rimaniamo soli.
A spezzare il silenzio è lui.

<<Pensavo che non venissi>>
<<Pensavo che te ne fossi andato>> replico.
<<Non me ne sarei andato neanche dopo un'ora>>

Lo guardo.
<<Cosa?>
<<Sarei rimasto qui tutto il giorno, sapevo che saresti venuto, ne ero certo>>
<<E come facevi a saperlo?>>chiedo.
<<Non so come spiegarlo... Una sorta di presentimento...>>
<<Ti capisco>>sorrido ed annuisco, ricordando prima.

<<Davvero?>>
<<Sì... Prima quando sei arrivato, ho capito sentendo i tuoi passi>> gli spiego.
<<Woow>>

<<Dove eri?>>
<<Dietro l'albero, volevo vedere se saresti venuta e vedere come avresti reagito>>
<<E ti aspettavi questa reazione?>>
<<Forse>>
Mi fingo offesa. Rido.

Stacco le mie braccia dal suo collo e gli dò una pacca sul braccio.

Sto per allontanarmi per fingermi offesa, ma lui mi prende per il braccio e mi bacia.
Le sue labbra contro le mie. Un bacio lungo ed intenso, pieno di desiderio ed amore.
Il dolce sapore del miele mi ricorda la prima volta che ci siamo baciati.

E solo ora mi rendo contro che un bacio non mi basta. Voglio di più. E lo voglio adesso.
Cerco di farglielo capire, premendomi su di lui e capisco che anche lui lo vuole.

Il bacio si fa sempre più intenso.

La sua bocca si stacca dalla mia ed inizia a leccarmi e baciarmi prima la mascella e poi il collo. Piccoli baci immensi.

Dal collo ritorna alle labbra.

Lo voglio ora.

Lentamente ci sdraiamo sulla sabbia.

Inizio a mordicchiargli il labbro e lui inizia ad esplorare il mio corpo.

Lui continua mentre io smetto perché lui rincomincia a leccarmi, stavolta verso la clavicola.

Non sapendo dove mettere le mani, inizio a strattonagli i capelli.

La sua lingua disegna cerchi sulla mia clavicola.

Le sue mani arrivano ai miei seni.
Prima li accarezza delicatamente poi lentamente inizia a palparli con più forza.

Gemo.

Mi piace, tanto. L'adrenalina scorre dentro di me. Sono eccitata. Sono ho mai provato niente del genere. Ho una strana sensazione... Lì.

Sono persa completamente in lui e siamo ancora vestiti, non immagino quando non lo saremo.

Voglio scoprirlo adesso.

Tolgo le mie mani dai suoi capelli, gli solletico la schiena fino all'orlo sulla sua maglietta.

Gliela sto sfilando quando un telefono squilla.

Ritorno immediatamente alla realtà.

Apro gli occhi. Non sapevo di averli chiusi.

<<È il mio>> dice.
<<Non puoi non rispondere?>> lo supplico <<Mi piacerebbe continuare...>>
<<Non è una chiamata, è una sveglia>>

Cosa?
<<Hahah, dobbiamo andiamo>> dice.
<<Cosa? Io non voglio>> dico.

Incrocio le braccia e faccio il broncio.
<<Dai principessina, andiamo>>

Si alza e mi da una mano.
Con un movimento rapido, mi aiuta ad alzarmi.

È un movimento talmente veloce che faccio fatica a prendere l'equilibrio.

Per evitare di cadere, mi prende e il mio orecchio è a pochi centimetri dalle sue labbra.

Al mio orecchio, bisbiglia <<Riprenderemo presto da dove abbiamo smesso>>

Rido.

<<Ora andiamo, altrimenti lo perderemo>> dice lui.
<<Cosa?>> chiedo.
<<Vedrai>>

Mi prende la mano ed in silenzio andiamo in macchina. Non è un silenzio imbarazzato.
Ora realizzo che stiamo andando alla sua macchina... Oddio.

<<Ti prego no>> lo supplico.
<<Hahhaha... Oh si principessina>> mi apre la portiera.

Ho un'idea.
Mi guarda curioso.

<<Ti devi togliere la maglietta come l'altra volta>>
Ride fragorosamente.
<<D'accordo>>

E se la toglie. Rimango senza fiato come l'altra volta. Oddio.
Mi lancia un sorriso meraviglioso; ha tutta l'impressione che vuole farmi impazzire.
Va al posto di guida.

Metto la sua maglietta sul sedile e salgo.

Lui accende il motore e prima di partire, mi mette una mano sulla coscia e chiede
<<Pronta?>>
<<Pronta!>>

***

Capitolo 11💙
Scusatemi per l'inattività.
Spero vi piaccia❤️❤️❤️❤️

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