Io amo mia sorella.
Non ho mai detto il contrario, anzi.
A volte sono gelosa, perché i miei genitori danno più attenzioni a lei che a me, ma ci ho fatto l'abitudine. Lei è molto più piccola di me.
Ha bisogno di attenzioni, di affetto, ha bisogno di imparare per crescere.
Io sono grande, quindi tutte le attenzioni si riversano su di lei, e questo mi da un po' fastidio. Ma d'altra parte, se non le dessero così tante attenzioni, non sarebbe la meravigliosa bambina che è ora.
Non proprio ora però.Ora non è per niente meravigliosa e nemmeno felice.
A dire il vero non so cosa stia provando.È qui, davanti ai miei occhi, immobile. Il suo viso è neutrale, nessun tipo di emozione, niente ; il suo corpo non si muove, i suoi piccoli ed innocenti occhi da bambina sono chiusi e le sue manine sono appoggiate delicatamente sul letto.
Gli unici segni che mi danno la certezza che è viva, è il petto, che si alza e si abbassa dolcemente e lentamente ed il bip del piccolo monitor affianco al suo letto collegato al suo piccolo cuoricino.Sono ancora sull'uscio della porta.
Mia madre mi guarda. È distrutta. Non solo dalla stanchezza, ma anche dal dolore; i suoi occhi sono lucidi ed il suo viso è pallido.
Anche mio padre mi guarda. Lui, al contrario di mia madre, cerca di nascondere il dolore, ma si vede chiaramente che sta soffrendo.
Chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo. Voglio, anzi, devo sapere cosa è successo.
<<Cosa è successo?>> chiedo decisa.
I miei genitori di guardano. Nei loro occhi c'è una sorta di intesa. Forse mi vogliono nascondere qualcosa. Mio padre annuisce e mi guarda.
<<Era al parco del villaggio assieme a Tom ed è caduta>> risponde molto vagamente. Troppo vagamente.
<<Aspettate un secondo>> cerco di fare ordine ai mille pensieri che ho in testa.
<<Punto primo, perché vi siete guardati intendendovi fra di voi?>> chiedo.Si guardano ancora. Quanto li odio quando fanno così.
<<Tesoro, la situazione è mmm... Complicata>> cerca di rispondere mio padre.
<<Complicata? Perché? E cosa ci faceva una bambina di 4 anni a mezzanotte in giro da sola con un bambino?>> sono esasperata.<<Tesoro noi... >>mia madre lascia la frase in sospeso.
<<Voi... Forza parlate!>>
<<Noi volevamo fare del dannato sesso>> rispondono loro.Sono senza parole. Non sapevo che lo facessero ancora. In realtà non mi è mai interessato della vita sessuale dei miei genitori.
<<Oddio, vi prego basta... Ok... Mmm... Allora perché erano soli?>>
<<Scusa Sarah, sai noi... >>mia madre cerca di spiegarmi.
<<Non mi interessa, davvero, voglio solo sapere perché erano soli>>
<<Non erano soli, c'era la madre di Tom, dopo lei si è distratta un'attimo per rispondere al telefono e Claire è caduta dall'altalena battendo la testa>> spiega mia madre.
<<Poi ha subito riattaccato, ha visto che non si risvegliava, così ha chiamato l'ambulanza e noi>> continua mio padre.
<<Oh, ok grazie, e... Ora sapete qualcosa? Nel senso su come sta?>>chiedo.
<<Non ancora, il medico ha detto che domani le farà una tac>> risponde mia madre.
<<Ok, grazie>>Dopo questa conversazione nella stanza cala il silenzio. Una tac. Cavolo. È una cosa serissima.
Prendo una sedia e mi siedo in parte alla mia sorellina. Le prendo la mano e le dico <<Notte piccolina, ci vediamo domani guerriera>>
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Quegli Occhi Color Destino
RomanceIl destino... Che cosa strana. Come possono due persone provenienti da Mondi diversi incontrarsi ed innamorarsi? Come può una coincidenza, un attimo, cambiare la vita di due persone? È quello che succede a Sarah e Luke, due anime distinte con stori...