14 - I'm fine

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<<Sarah! Sarah... Svegliati ti prego!>>

Una voce in lontananza mi chiama.
Dove sono? Cosa è successo?
Attorno a me c'è solo buio.

<<Sarah.....>>

La voce mi è familiare... Chi è?
Non riesco a capire da chi o da dove proviene...
Dove sono? Cosa è successo?
Aspetta... Sono morta?
Beh, non credo, altrimenti non sentirei le voci e vedrei tutto bianco... Almeno credo...

<<Sarah, ti prego svegliati....>>

È Luke! Ora ricordo!
Una raffica di ricordi mi inondano la mente...
Io che scappo dalla finestra, noi sulla spiaggia, la macchina bloccata, la polizia, l'inseguimento...
Ora ricordo tutto.

<<Sarah, ti prego....>>

Ora sento che qualcuno mi sta scuotendo.

<<Sarah....>>

Seguo quella voce, la sua voce, quella che, nonostante tutto, mi fa sentire sempre sollevata e sicura.

***

Apro gli occhi.
L'unica cosa che vedo è una luce gialla accecante.
Istintivamente socchiudo gli occhi.

Cerco di mettere a fuoco ed eccolo lì, davanti a me, con lo sguardo preoccupato.

Respiro velocemente.
Ho il respiro affannato.
Apro completamente gli occhi.

Il dolore negli occhi di Luke è chiaro.

<<Oddio, vieni qui!>>

Mi tira su e mi abbraccia.

Un abbraccio forte e solido. Il suo respiro è accelerato; non so come, ma riesco ad avvertire il suo sollievo; riesco a sentire il suo dolore per avere quasi perso la persona che ehm... Ama?! O forse a cui vuole bene?! Non saprei.

<<Sono qui...>> lo stringo forte a me e chiudo gli occhi. La mia voce è bassa, molto bassa e leggermente incrinata.

Le sue braccia sono il posto più sicuro di questo mondo. Tra di loro mi sento forte e tutto sembra stare nel posto giusto, anche se molto fragile.
Come un castello di sabbia fatto col l'acqua, forte perché è un castello ma fragile perché di sabbia; e proprio perché è di sabbia, anche un filo di vento può spazzarlo via.
Come me, che senza il suo abbraccio crollo e volo via.
Lui mi fa sentire viva, mi fa sentire coraggiosa nell'affrontare la vita; ma senza di lui sono fragile e vulnerabile.
E il castello è forte perché è sorretto dall'acqua, come me sorretta da Luke
Solo ora mi rendo conto di tutto ciò.
Non so come facevo a vivere prima di lui.
Lui mi ha fatto capire che sono io la padrona della mia vita.

***

Dopo un'eternità, ci stacchiamo.
Lui mi sorregge la schiena con le sue braccia possenti.
Ci guardiamo negli occhi senza dir niente.
È proprio vero.
Uno sguardo vale più di mille parole.

<<Ragazzi, siete proprio fantastici!>> dice una terza persona.
Una terza persona?
Solo ora ricordo che c'è anche la signora.

<<Dici?>> le chiede Luke, senza staccare i suoi occhi dai miei.
<<Sì, dico>> - risponde la signora.

Capendo che non possiamo restare così per sempre, tolgo lo sguardo da Luke e guardo la signora.

E che signora!
Non è vecchia, anzi!
È una ragazza di circa trent'anni, alta all'incirca un metro e settanta, mora e gli occhi di un grigio penetrante; per non parlare del fisico mozzafiato.
Indossa un paio di stivali col tacco a spillo che le arrivano appena sotto il ginocchio, un paio di leggins di pelle nera ed una maglietta bianca.
Sembra una di quelle spie americane sotto copertura.

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