Capitolo trentotto

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Corsi alla sala nella quale era ricoverato ed aspettai fuori.

Mi sedetti su una delle sedie e permisi alle  lacrime di scorrermi lungo le guance. Un paio di infermiere si diressero verso di me per controllare la mia salute, però mi rifiutai. Non avrei accettato alcuna cura fino a che lui non fosse stato fuori pericolo, era tutta colpa mia! Sono stata io a metterlo in quella situazione. Forse, se non mi fossi scontrata con lui questo non sarebbe successo.

La madre di Rick mi si avvicinò e mi abbracciò. Rimanemmo così per un po', finché non mi ricordai di quello aveva detto Rick.

"Sei veramente la madre di Damon?" Le domandai.

Si irrigidì ed altre lacrime lasciarono i suoi occhi.

"S-sì."

Ero scioccata. Il mio ex-psicopatico ed il mio attuale ragazzo erano fratelli.

Damon non mi aveva mi parlato dei suoi genitori. Non li aveva mai menzionati. L'unica cosa che sapevo era che non aveva un passato facile.

"C-come? I-io pensavo...." mi interruppe, prima che potessi continuare.

"Damon e Rick non sono fratelli, ma fratellastri."

Aprii la bocca per lo shock. Fece un respiro profondo e chiuse gli occhi, era come se stesse rivivendo di nuovo il passato. Aprì gli occhi e mi guardò.

"Quando ero giovane conobbi quest'uomo.  Era dolce, gentile e si prendeva cura di me. Era il miglior ragazzo di cui mi potessi innamorare. All'inizio eravamo amici, ma poi mi presi una cotta per lui. Quando ci diplomammo mi fece la proposta e dopo poco ci sposammo. Era l'unica persona della cui mi sono mai innamorata," parlò.

"I miei genitori morirono quando ero piccola, quindi nella mia vita ci sono state molte lacune. Dopo averlo sposato avemmo tre figli, David, Alley ed il piccolo Damon," disse, piangendo. Mi irrigidì quando sentii il nome di Alley, ma riportai subito la mia attenzione sulla donna di fronte a me.

"Eravamo una famiglia felice. Un giorno scoprii che mio marito aveva il cancro, ero devastata, l'unica persona di cui mi ero innamorata sarebbe morta in qualche mese. Mi sentivo uno schifo e mi rifiutai di vederlo soffrire, quindi iniziai ad ignorarlo. So che quello che ho fatto e sbagliato, ma non riuscivo a vederlo in quelle condizioni."

"Un giorno, mentre tornavo dal lavoro, un uomo che sapevo che lavorava per la mia stessa compagnia si offrì di darmi un passaggio. Mi fidai ed accettai. Dopo che salii in macchina, mi drogò con qualcosa ed io svenni. Mi svegliai terrificata, nella stanza di qualcuno che non sapevo chi fosse."

Le lacrime le scendevano copiose dagli occhi ed io mi coprii la bocca con le mani.

"Mi violentò. Urlai e piansi, ma nessuno venne ad aiutarmi. Una volta che ebbe finito ritornai a casa. Non volevo dirlo a mio marito, avevo paura che avrebbe peggiorato la sua situazione."

"Per due mesi sono caduta in depressione e mi sono odiata. Mi vergognavo anche di cosa avrebbero potuto pensare di me mio marito ed i miei bambini. Così smisi di interagire con loro e mi rinchiusi nella mia camera. Mio marito provò a chiedermi quale fosse il problema, ma non glielo raccontai. Dopo un po' scoprii di essere incinta e sapevo che era del padre di Rick. Lo scoprì anche lui e voleva che lo dessi alla luce."

"Quell'uomo era pazzo, mi minacciava, se non avessi lasciato i miei figli e mio marito li avrebbe uccisi. Quella notte mi stavi preparando ad abbandonarli quando sentii un urlo. Corsi giù per le scale e trovai il corpo di mio marito senza vita sul pavimento. I miei figli stavano piangendo e se fossi rimasta a guardarli un attimo in più, non avrei più avuto il coraggio di andarmene, non potevo mettere le loro vite in pericolo; quindi li abbandonai." Singhiozzò.

Running Into Mr Billionaire -Traduzione-Where stories live. Discover now