Capitolo sedici

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Rose POV

"Oh, che maleducata che sono," disse Alley. Venne verso di me con un sorriso e mi porse la mano.

"Sono Alley Lundgren, la sorella di Damon," spalancai gli occhi, non sapevo che avesse una sorella, in realtà non sapevo molto di lui. Ora riuscivo a vedere la somiglianza tra loro, avevano gli stessi capelli e gli stessi lineamenti. Gli strinsi la mano e gli sorrisi.

"Posso chiederti chi sei tu, invece?" Mi domandò Alley.

Prima che potessi dire qualsiasi cosa Damon si incamminò verso di me, mi circondò la vita con le sue braccia e disse "lei è Rose Kelley, la mia ragazza."

Alley non era l'unica sotto shock, guardai Damon con gli occhi sgranati. Sì, eravamo qualcosa ma non sapevo che fossimo moroso e morosa, abbassai lo sguardo e sentii un sorriso spuntare sulle labbra.

"Ragazza?" Chiese Alley shoccata "Damon William ha finalmente trovato una ragazza?" Chiese scettica mentre io aggrottai le sopracciglia, confusa. Alley dovette notarlo visto che mi spiegò "dolcezza, Damon non ha mai avuto una ragazza vera e propria in tutta la sua vita, anzi quelle sono durate al massimo un giorno." Ridacchiò ed io sorrisi sapendo che sarei stata la sua prima vera e propria ragazza, ma il mio sorriso si spense quando realizzai che avrei potuto essere anche una delle tante.

Scacciai quel sentimento e riportai la mia attenzione su Alley.

"Lundgren? Se sei la sorella di Damon non dovresti avere lo stesso cognome, ovvero William?" Gli chiesi.

"Hai ragione, ma sono sposata," mi sorrise mentre mi mostrava l'anello.

Gli sorrisi e annuii. "Ah giusto Alley, cosa ci fai a New York senza tuo marito Eric? Non dovresti essere a Londra con lui?" Le domandò Damon.

"Ho qualche affare di lavoro da concludere qui a New York ed Eric era troppo impegnato per venire con me, quindi sono venuta da sola e starò da te per un po' fratellino," disse con un sorriso.

"Bene, fa come se fossi a casa tua. Rose ed io dobbiamo andare, abbiamo un appuntamento," disse Damon, guardandomi con un piccolo ghigno.

"Divertitevi, ah non dimenticatevi di usare le precauzioni!" Ci urlò mentre uscivamo di casa. Sgranai gli occhi e guardai Damon che ridacchiò e scosse la testa.

"Scusa per Alley, ti ci devi abituare a una presenza come lei," mi disse. Sorrisi e scossi la testa.

"Oh, non preoccuparti, sembra gentile ed estroversa." Gli dissi.

"Si, è molto socievole. Non so come faccia Eric a sopportarla," sospirò mentre mi apriva la portiera. Gli sorrisi ed entrai.

Una volta che ci mettemmo in strada pensai a noi. Dovevo essere persa nei miei pensieri dato che non mi accorsi che Damon mi stesse parlando,

"Fiorellino? Cosa c'è?" Mi chiese Damon con un'espressione preoccupata.

"Uhh, non è nulla," scossi la testa.

"Rose, ho capito che c'è qualcosa che ti preoccupa, dimmi, riguarda Alley?" Mi domandò.

"No, no. Stavo solo pensando che sono pessima nelle relazioni e non voglio diventare una delle tante," sussurrai. Damon sembrò capire cosa stavo cercando di dirgli dato che mi prese il mento e mi guardò fisso negli occhi.

"Fiorellino, lo so che nel mio passato ci sono tante donne, so dei gossip e so ciò che dice la gente, ma c'era una ragione per quello, ho avuto un passato incasinato che ha fatto sì che io diventassi l'uomo che sono oggi. Ma tu sei diversa, sei diversa da tutte quelle donne, te lo assicuro." Mi disse.

Running Into Mr Billionaire -Traduzione-Where stories live. Discover now