Capitolo ventitre

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Rose POV

I miei occhi si spalancarono per lo shock, deglutii e feci un passo indietro, mentre Damon ne fece uno verso di me.

"Cosa diavolo stai facendo?" Ripeté infuriato. La sua mascella era contratta e le sue sopracciglia erano aggrottate dalla rabbia.

Cosa dovevo fare? Non potevo spiegargli il perché.

"N-non posso," la mia voce si spezzò ed i scossi la testa.

"Cosa significa che non puoi?" Mi chiese.

"N-non posso stare qui," sussurrai, mentre le lacrime iniziavano a scendermi sulle guance.

Mi spinse all'interno della casa, incastrandomi tra lui e il muro. Mi prese per la vita ed avvicinò il suo volto al mio.

"Perché non puoi restare? Non ti lascerò andare!"

Scossi la testa ed abbassai lo sguardo senza rispondergli.

"Cavolo Rose, rispondimi!" Mi urlò. Le lacrime continuavano a scendere, ma io rimasi zitta.

Si arrabbiò ancora di più, ma all'improvviso la sua espressione si trasformò in pura confusione.

Mi girai e guardai nella sua stessa direzione, i miei occhi si spalancarono quando mi accorsi cosa stava fissando.

La lettera che gli avevo scritto!

Prima che potessi fare qualcosa si incamminò verso il tavolo e la afferrò, iniziando a leggerla.

Abbassai lo sguardo, quando vidi la sua confusione trasformarsi nuovamente in rabbia.

Dovevo andarmene, ora. Non avevo scelta, se non quella di raccontargli la verità.

Mi avrebbe odiata una volta scoperto il mio passato? Cos'avrei fatto se mi avesse trovata disgustosa? Cosa sarebbe successo se non fosse stato in grado di sopportarlo ?

Una marea di 'cosa sarebbe successo' mi passarono per la testa, sentii il mio cuore rompersi al pensiero che Damon avrebbe potuto odiarmi.

"Stavi pianificando il modo di dirmi addio?" Mi gridò. Trasalii, ma continuai a guardare in basso.

Lo sentii fare un respiro profondo ed avvicinarsi a me. Mi prese il mento, alzandomelo dolcemente cosicché potessi guardarlo negli occhi.

Il suo sguardo non conteneva più rabbia, ma dolore.

"Perché?" Mi chiede in un sussurro, mentre mi asciugava le lacrime con i pollici.

Continuai a piangere ed iniziai a singhiozzare.

Scosse la testa e mi abbracciò stretta, tra le sue braccia mi sentivo protetta, al sicuro.

"Non potrei mai odiarti Rose! Non importa quello che è successo in passato, il passato rimane tale, ma ho bisogno di conoscerlo così da poterti aiutare."

Mi abbracciò ancora più forte e mi sussurrò un 'per favore' nell'orecchio.

Lo guardai mentre, mi asciugava nuovamente le lacrime.

Si avvicinò e fece scontrare le sue labbra contro le mie, erano morbide e dolci. Mi fecero venire i brividi.

Quel bacio non era come gli altri, era lento e passionale. Le nostre labbra si muovevano in perfetta sincronia ed io agganciai le mie braccia attorno al suo collo.

Si allontanò per prendere fiato, ma tenne la sua testa appoggiata alla mia.

"Puoi dirmi tutto, fidati quando ti dico che ti proteggerei a costo della mia stessa vita," mi disse. Riuscivo a cogliere la sincerità nella sue parole, il che mi fece sorridere contro le sue labbra.

Running Into Mr Billionaire -Traduzione-Where stories live. Discover now