Capitolo trentaquattro

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Dopo mezz'ora qualcuno aprì la porta e spalancai gli occhi dalla paura.

La madre di Rick entrò ed io sospirai di sollievo. Stava tenendo qualcosa tra le mani e quando si avvicinò vidi che aveva dei vestiti ed il kit del pronto soccorso.

Nel suo sguardo lessi la pietà ed io sentii altre lacrime formarsi nei miei occhi.

"Dolcezza. Stai bene?" Mi domandò. Scossi la testa e piansi, cercando di pulirmi le guance.

"Povera ragazza, mi dispiace così tanto."

"Per favore aiutami," sussurrai.

Mi guardò e la sua espressione divenne confusa.

"Cosa?"

"Per favore aiutami ad uscire da qui, aiutami a scappare da lui prima che faccia qualcos'altro," la supplicai.

"N-non so cosa potrei f-fare," mi disse.

"Per piacere dimmi dove sono, io non so localizzare questo posto, ma tu forse puoi saperlo."

"Cosa vuoi che faccia?" Mi chiese lentamente.

"Voglio che tu dica a Damon William che sono qui, per favore."

Si irrigidì e mi guardò un attimo, prima di annuire.

"Ci proverò," disse. Finalmente vidi un lampo di speranza. Un sorriso mi comparve sulle labbra e l'abbracciai.

"Grazie mille, non sai quanto significherebbe per me."

"Lo so," sussurrò sottovoce, ma la sentii lo stesso.

"Huh?"

"Oh... niente." Scosse la testa prima di sorridermi.

"Devo andarmene prima che torni Rick," disse, porgendomi i vestiti ed uscendo dalla stanza. Sospirai e li indossai ringraziando Dio di non essere nuda.

Mi accorsi di non essere legata alla sedia e questo mi permise di rilassarmi.

L'unica cosa che potevo fare era sperare di ritornare ad essere libera.

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Damon POV

Sto impazzendo! È passata una settimana da quando quel bastardo ha preso Rose. Una fottuta settimana!

L'ho cercata ovunque, anche la polizia l'ha cercata in ogni posto possibile. Non riuscivamo a trovare niente riguardo al fatto che fosse stato Rick a rapirla e questo mi stava mandando fuori di testa. Tutte i video delle telecamere di sorveglianza erano stati eliminati, facendoci apparire come degli stupidi.

Le sta facendo del male? Giuro, se le ha fatto qualcosa me la pagherà.

Ho passato tutte le notti insonni. Non riuscivo a dormire senza lei stretta tra le mie braccia. La amavo così tanto, ma forse ora è troppo tardi. Ero troppo spaventato dai miei sentimenti per dirglielo, ed ora, sono spaventato dal fatto di non poterla vedere mai più.

Colpii il muro per la frustrazione. Presi il vaso e lo gettai contro il pavimento.

La rivolevo indietro! Avevo bisogno di lei!

All'improvviso Alley e David entrarono nel mio ufficio.

"Cos'è successo?" Mi domandò Alley.

"Dove diavolo sono? Ho bisogno di lei!" Urlai, mentre David cercava di calmarmi.

"Damon, calmati. Facendo così non la riavrai indietro."

"La stiamo cercando da una settimana e non l'abbiamo ancora trovata!" Gridai.

"David ha ragione! Facendo così non aiuti nessuno," sussurrò Alley.

Scivolai sul pavimento e mi passai una mano tra i capelli.

"Quante possibilità abbiamo di trovarla?" Bisbigliai.

"Sii forte e non arrenderti," mi disse David. Annuii ed uscirono dall'ufficio, mentre io rimasi seduto per terra.

Mi mancava.

Mi mancavano il suo sorriso ed i suoi occhioni nocciola. La sua risata ed il suo rossore. Mi mancava tutto di lei.

Ero perso nei pensieri quando sentii il telefono vibrare, segno che era arrivato un messaggio.

Lo presi dalla tasca.

Lo aprii e sgranai gli occhi.

Numero sconosciuto: Sono dalla tua parte. Anch'io voglio Rose al sicuro da Rick. Ti darò la posizione esatta, cerca di arrivare il prima possibile. Rose si trova un piccolo cottage nascosto nel bosco. Non è lontano, è a circa 5 miglia di distanza. Questo è tutto quello che ti posso dire.

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Running Into Mr Billionaire -Traduzione-Onde histórias criam vida. Descubra agora