Capitolo 19

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Comunicazione di servizio Jasonine (ahahah)! E' importante che andiate a leggere la nota autrice a fine capitolo! :* Buona letturaaa, love u.

Casa mia ultimamente mi sembrava un tantino vuota. Andrew e Julie erano in viaggio di nozze e al loro ritorno sarebbero andati a vivere in una casa tutta loro, poco distante da qui, ed io iniziavo a sentire la sua mancanza. Tranne quando avevo libero accesso alle sue casse, che aveva dimenticato qui. Lì la sua mancanza non la sentivo, ma proprio per niente.

In quel momento ero sola a casa. David era da Jennifer, Charles da Rosie e Mark era uscito qualche momento prima per andare a svolgere delle commissioni.

Giravo in casa, senza sapere bene cosa fare; mi stavo annoiando.

Mandami un messaggio ad Ivy chiedendole di vederci e subito dopo ci accordammo per incontrarci al parco.

Quel giorno faceva veramente caldo, nonostante fossimo ancora in autunno.

Indossai un top nero ed un paio di jeans completamente strappati, le mie solite vans nere ed uscii di casa.

Ivy mi aspettava sdraiata sulla panchina, nelle esatte sembianze di una barbona.

<<Vuoi qualche moneta, tesoro?>> le dissi prendendola in giro, accomodandomi sulla spalliera della panchina.

Lei mi lanciò un'occhiataccia e si sedette con le gambe incrociate, sotto di me.

<<Ho un dilemma, Dee>> disse, poggiando il mento sulle ginocchia.

<<Spara>> risposi, mentre mi accendevo una sigaretta.

<<Non riesco a chiudere con Scott>> sussurrò. A quelle parole mi affogai letteralmente con il fumo che stavo aspirando e lei sbuffò sonoramente.

La guardai con le lacrime agli occhi (non di commozione, non c'era assolutamente niente per cui essere commosse) per via della tosse e aspettai che mi desse qualche spiegazione.

<<Destiny, cazzo. Ho il cervello completamente in paranoia>> disse, alzandosi di scatto.

<<Forse per via delle troppe canne che ti stai facendo anche tu, ultimamente>> le dissi, con tono leggermente accusatorio.

Lei alzò gli occhi al cielo. <<No, non è quello. Ho raggiunto il mio scopo settimane fa, ci ho scopato, mi è venuto dietro ... potrei anche finirla come ho fatto con tutti gli altri ma non ci riesco>> ammise, guardando a terra.

Bene. E che dovevo dirle io a quel punto? Il mondo aveva iniziato forse a girare al contrario?

<<Okay ma sta' tranquilla, forse non vuol dire niente di che. Forse ti stai divertendo più del dovuto, è vero, ma ciò non vuol dire che ci siano di mezzo per forza dei sentimenti>> dissi, cercando di essere ragionevole. Ivy innamorata o semplicemente infatuata di qualcuno? Era come trovare una me calma e amorevole : impossibile.

Lei mi guardò attentamente. <<Tu dici?>>.

<<Dico, dico. Ma se è la verità, puoi saperlo solo tu>> dissi, scrollando le spalle e buttando l'ormai mozzicone di sigaretta.

Lei si sedette accanto a me e indicò con la testa la mia caviglia. <<Che hai fatto?>> mi chiese, indicando la piccola e pallida cicatrice che si intravedeva tra i jeans e la scarpa.

Qualche giorno prima, quel gran coglione di Jason aveva preso a pietrate il mio balcone e con una pietra mi aveva graffiata la caviglia, laaciandomi un piccolo segno, che non si era ancora rimarginato del tutto.

Incompresi ~The Misunderstood Series Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora