"La voglia di morire, di sotterrarmi in quel preciso istante."

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"La voglia di morire, di sotterrarmi in quel preciso istante."

SARAH’S POV

Giravo per le viette di Londra, in cerca del mio fidanzato. Mi stavo dirigendo negli unici due posti in cui io e Nathan andiamo molto spesso. Il primo è dove ci siamo incontrati per la prima volta, mentre il secondo è dove praticamente sono successe tutte le cose della nostra relazione. Ne avevo anche un altro in mente. Il parco dove mi ha chiesto di stare insieme, di diventare una coppia, ma dubito che sia andato lì. Come sinceramente dubito che sia negli altri due, ma tentare non nuoce, o no?

Ero ancora un po’ shockata da tutto quello che è successo stanotte, ma di sicuro non mi sarei messa il cuore in pace, prima di aver trovato Nathan. I ragazzi potevano dirmi quello che volevano, zio Simon, zio Jay e pure Paul potevano anche mettersi dalla loro parte, ma non avrei mai cambiato idea su Nathan. Loro non possono giudicarlo solo per questi momenti, voglio dire, loro non lo conoscono come me. Non sanno quello che Nathan ha dovuto passare, non sanno il perché del suo comportamento, mentre io si. Non mi sarei allontanata da lui solo perché loro lo dicevano. Ho trovato una persona che mi ama, perché dovrei lasciarla andare, se anch’io la amo?

Parcheggiai la macchina alla cazzo, scesi e iniziai a cercare Nathan nel locale. Il posto dove ci siamo conosciuti è un bar con una pista da bowling, dove io ero entrata solo in cerca di un telefono pubblico, dal momento in cui la macchina si era fermata e il mio telefono non aveva credito per una chiamata. Dovetti sembrare molto preoccupata e fuori luogo, dal momento in cui lui si avvicinò per chiedermi se avevo bisogno di aiuto. Al sol pensiero mi scappò una risata. Mi prestò il suo telefono e mi fece chiamare il carroattrezzi. Prima di andare, mi fece l’interrogatorio: di dove sei, quanti anni hai, vai ancora a scuola? Dove? Insomma le solite domande. Il carroattrezzi arrivò e lui mi accompagnò fuori e prima di lasciarmi andare, mi chiese il mio telefono. Si segnò il suo numero e si fece uno squillo. Io avevo il suo numero e lui il mio. Dopo di che aggiunse: “Quando hai bisogno, chiama”. Rimasi abbagliata da quel suo sorriso. Nathan fu il mio unico pensiero per il resto della giornata. Nessuna traccia di lui.  Tornai in macchina.

Mi diressi al parco, e nel frattempo continuai a chiamarlo senza lasciar passare neanche un minuto fra una chiamata e l’altra. Prima o poi si sarebbe stufato di sentire la suoneria e avrebbe risposto, no?  Almeno io avrei fatto così. Poi non vedo il perché lui debba avercela con me, non mi va bene! Come non mi va bene il comportamento che ha avuto lui, seguendomi. Come non mi va bene nemmeno il comportamento dei ragazzi. Dio che casotto. Dovrei smetterla di pensare. C’era freddo, così nel scendere mi sfregai le mani sulle braccia. C’era qualche persona che camminava e io intanto che mi chiedevo il perché loro siano a camminare in un parco a quest’ora della notte, ma la mia risposta era sempre Guarda che anche tu ci sei. Al che mi rispondevo ancora con un Si, ma per una ragione seria. E quindi mi incazzavo con me stessa. La mente mi stava giocando brutti scherzi, lo so.

Mi misi le mani in tasca e iniziai a camminare. Volevo trovarlo, ovvio che volevo trovarlo, ma se non ci fossi riuscita, avrei lasciato stare. Sarei andata tranquillamente anch’io in un posto dove poter rimanere da sola. Forse davvero l’unica soluzione era quella di andare via per quattro anni e seguire il mio sogno. Forse il mio destino era quello. Rimanere sola per il resto della mia vita. Forse sono nata per questo.

Di Nathan nessuna traccia. Decisi di prendere qualche minuto per me stessa, quindi   mi appoggiai alla ringhiera che dava sul lago e ripensai a tutti i momenti passati con lui. Non è che stavo mollando. Per l’amor del cielo, non sono una ragazza che molla, anzi sono una che combatte fino alla fine, il punto è che forse mi ero stufata di essere io quella che deve correre dietro le persone. Non mi merito tutto quello che ho.

Intrecci Del Destino di Carlotta CorviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora