Finalmente libera!!

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Quando non hai una meta precisa,

inventati qualcosa, cerca di avere

sempre un obbiettivo e cerca di portarlo sempre a termine.

Sennò la tua vita non avrebbe un senso..

Finalmente è finita la scuola. La cerimonia dei diplomanti, è stata fantastica, nonostante io odiassi tutte quelle persone, me la sono risa un casotto e finalmente, era il mio primo giorno da ragazzi libera, e ovviamente, essendo il primo giorno, me la sono presa comoda con lo svegliarmi, forse troppo.

Guardai l’orologio e notai che erano le due di pomeriggio. ‘Oh merda!’ esclamai, cadendo dal letto, cercando di correre in bagno, farmi una doccia di volata, vestirmi semplice, con dei pantaloni della tuta e una canottiera semplice, lasciando i miei capelli, asciutti per metà, appoggiati sulle spalle e recuperando il telefono, corsi giù per le scale, e ci mancò poco affinché non cadessi, per farmi poi tutte le scale con il culo, se non con la faccia! Corsi in cucina e trovai Meredith.

‘Ma buongiorno signorina Sarah!’ mi disse lei tutta sorridente. ‘Ora non devi più andare in quella prigione, mi dispiace soltanto che non mi avessi parlato di tutto questo prima..’ mi disse per poi continuare a far da mangiare.

Si, in questi il ultimi mesi, avevo spiegato tutto quello che mi era successo in questi ultimi anni a tutti. Liam mi aveva dato la forza di affrontare le mie paura, e ce l’avevo fatta e ora mi sentivo più libera.

‘Non è colpa tua Meredith, non la è di nessuno..’ dissi per poi cambiare discorso. ‘Mi son svegliata tardi, perché ieri notte ho fatto le ore piccole e allora ho dormito questa mattina, non sentendo la sveglia che mi ero messa!’ dissi per poi ridere.

‘Tuo zio Simon è uscito, per lavoro, ma ha detto che stasera ti porterà fuori a cena..’ mi disse per poi passarmi un piatto con dentro uova e bacon.

‘Devo preoccuparmi?’ chiesi io guardandola male. Lei rise.

‘No, non è niente di che. Esci a mangiare con tuo zio, tutto qui..’ mi rispose.

‘Vabbuò. Ora vado a prepararmi, che esco insieme a Nathan.’ Dissi per poi salutarla, e tornare in camera.

Nathan è un ragazzo che ho conosciuto poco tempo fa. È simpatico e divertente, e stare insieme a lui, mi piace. Questa è la prima uscita che facciamo, cioè non la prima, ma la prima in cui lui mi ha chiesto di uscire, per vedere se fra di noi, c’è solo amicizia, o qualcosa di più. Si, sono agitata. È come se fosse la mia prima volta, solo che son sicura che se sarò me stessa, come ho sempre fatto, riuscirò a capire se gli piaccio o no. Misi addosso un paio di jeans, con una maglietta bianca, a maniche corte, non troppo attillata, ma nemmeno troppo larga, con su scritto YOLO. Dopo di che indossai le mie care blazer, e con una borsa a tracolla, dopo averci messo dentro: le chiavi della macchina, il telefono, il portafoglio, l’ombrello e la sciarpa, nel caso tirasse un po’ di vento, uscii di casa, salutando Meredith, per poi entrare in macchina.

In questo periodo, avevo legato con i ragazzi. Cioè non eravamo più conoscenti, più che altro amici. Dovevo praticamente la vita a loro. Mi avevano aiutato ad aprirmi, ed erano riusciti ad ascoltarmi, per poi sorridermi e dirmi che sarebbe andato tutto bene, e infatti stava andando tutto bene. Non mi avevano riempito di compassione, anzi, avevano aperto le braccia e io avevo accettato il loro abbraccio, molto semplicemente. Soprattutto Liam. Mi aveva colpito sin dall’inizio, finalmente avevo conosciuto Liam Payne, non Liam degli One Direction. Così come avevo conosciuto gli altri, sotto altri aspetti, e ne ero molto fiera.

‘Ciao!’ dissi timidamente, alzando la mano, mentre Nathan mi veniva incontro. Mi abbracciò e poi mi diede un bacio sulla guancia. ‘Entriamo?’ mi chiese, io accettai.

Intrecci Del Destino di Carlotta CorviNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ