Un Giorno Con Zio Jay

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Dopo essere stata fuori casa di Nathan per un’ora, di lui nessuna traccia. Sapevo dove teneva le chiavi, ma non volevo che se magari mi vedeva in casa sua, si arrabbiasse ancora di più quindi, rassegnandomi, salii in macchina e tornai a casa. Devo dire un bel sabato sera. Io e quando ho deciso di accettare di uscire con Kelsey, io e quando ho detto ad Harry di venire a casa mia, e soprattutto io, quando ho deciso di dire a mio zio che ero vittima di bullismo. Potevo benissimo starmene zitta, non farmi amici quei cinque ragazzi e continuare la mia vita da sola, come ho sempre fatto. Scesi dalla macchina ed entrai in casa subito, incazzata, arrabbiata, triste e delusa da me stessa.

‘Ciao piccola!’ . Mi voltai subito e vidi zio Jay con le braccia aperte e un sorriso enorme.

‘Ciao James.’ Risposi, poggiando sul mobiletto all’entrata, la borsa e le chiavi della macchina.

‘Ehi, è successo qualcosa?’ mi chiese, avvicinandosi e facendomi voltare verso di lui. Mi misi a piangere di nuovo. Che codarda che sono. Rimasi a piangere sulla sua spalla per ben cinque minuti. Cinque minuti interminabili. ‘Ehi, shh.. ti va di venire in salotto con me e parlarne?’. Annuii senza dire niente e insieme ci sedemmo sul divano.

‘Ho fatto una cazzata zio Jay..’ cominciai a dire io, mentre mi soffiavo il naso. ‘Ho rovinato tutto, come al solito..’ aggiunsi.

‘Tu ed Harry avete litigato?’ mi chiese tranquillamente lui. Ma che cazz?

‘Io e Harry non esistiamo. Io e Nathan siamo fidanzati!’ quasi urlai. ‘Perché tutti dovete pensare subito ad Harry, che cazzo, proprio lui ha rovinato tutto! Lui e quel suo bacio che mi ha dato, dopo aver saputo che mi ero appena fidanzata con Nat!’ buttai tutto fuori, urlando.

‘Pensavo tu ed Harry- -aspetta, tu cosa? E lui cosa? E Nathan chi è? È un ragazzo in regola? Ha un lavoro? Zio Simon ha detto che va bene come ragazzo?!’ mi chiese subito zio Jay. Mi misi a ridere.

‘Cioè io ti ho appena detto che ho praticamente fatto le corna al mio fidanzato, e tu mi chiedi se è un tipo a posto?’ chiesi continuando a ridere.

‘Tu non hai mai detto di avergli fatto le corna. Tu hai detto che Harry ti ha baciata, non credo tu ne abbia molta colpa..’ disse lui tranquillo. ‘E poi si, sei più come una sorella che come una nipote, e mi preoccupo della gente che ti sta intorno, e quindi ora rispondimi, è un tipo a posto? Posso fidarmi di lui?’ chiese serio.

‘S-si.. è il ragazzo più bravo del mondo, e forse me lo sono fatta scappare..’ dissi, con sguardo triste, per poi guardare il cuscino che avevo davanti. Mi mise due dita sul mento e riportò il mio sguardo sul suo.

‘È solo arrabbiato piccola, vedrai che gli passerà.. è normale che sia arrabbiato ora, devi sempre pensare al contrario. Cosa avresti fatto tu, se una ragazza lo avesse baciato?’ mi chiese, sempre rimanendo serio.

Aprii la bocca, ma poi la richiusi. Il suo discorso non faceva una piega, aveva ragione. Avrei reagito al suo stesso modo, se non peggio. Cercai di cambiare discorso.

‘Bhe, tu zio, come mai sei qui?’ chiesi, ricevendo una smorfia da lui. Mi stava nascondendo qualcosa.

‘Voglio passare più tempo possibile con te, come ai vecchi tempi, come se ogni giorno fosse l’ultimo..’ mi rispose lui, sorridendomi e prendendomi le mani. Come se ogni giorno fosse l’ultimo?

‘Sei sicuro che solo per questo?’ chiesi io preoccupandomi.

‘Ascolta, non deve mica sempre succedere qualcosa nella tua vita!’ mi disse lui, ridendo. ‘Sono qui in pace! Non ti sto nascondendo niente, voglio solo passare del tempo con te!’ mi disse, per poi scompigliarmi i capelli. Ho sempre odiato quando me lo faceva. Risi insieme a lui.

Intrecci Del Destino di Carlotta CorviWhere stories live. Discover now