51. BASTA COSÍ POCO PER SPEZZARE UN'AMICIZIA

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Per la tua amicizia mi sanguina il cuore.

Sii mio nemico - per amicizia.

William Blake

Il Corrotto: «Allora, ragazzi, non credo di avere il bisogno di chiedervi se la talpa, qui, vi ha già messo al corrente dei miei momenti di follia con Lo Spettatore, è così?».

Enrico La Talpa: «Che ti aspettavi? Era troppo divertente, non ho potuto trattenermi!».

Jolly: «Sì, direi che la Talpa mi ha detto fin troppo. Ma io non l'ho trovato per nulla divertente!».
Il Corrotto: «Non mi interessa la tua opinione, Joker».

«E a me interessa dirla, e allora?».

«Allora, fallo! Ma quello che dirai non mi farà né caldo né freddo».

«Ok, allora lo dirò agli altri! E se vi dicessi che il mio amico Bossy ha la tendenza a fare il dongiovanni per puro divertimento personale, e non si preoccupa di ferire i sentimenti delle altre persone? Avrei parecchi esempi da proporvi!».

«Quello che hai in mente tu è un unico esempio, e ti assicuro che è del tutto fuori luogo!».
The Dreamer: «Ma cosa vi è accaduto, ragazzi?! Sono mesi che siete così odiosi l'uno con l'altro!».

The West Wind: «Jolly, non essere così crudele! Il Corrotto non ha fatto il dongiovanni con Lo Spettatore... é stato molto dolce, secondo me!».

Lo Spettatore: «Windy ha ragione... Il Corrotto voleva solo tranquillizzarmi perché avevo paura che scoprisse la mia vera identità e temevo che non gli piacesse...».

Jolly: «E per tranquillizzarti aveva proprio bisogno di farti la corte?». «Non mi stava facendo la corte! Come potrebbe fare la corte ad una persona che neppure conosce dal vero! Non lo farebbe mai».

«Sì, tant'è vero che l'ha fatto ieri!».

Il Corrotto: «Jolly, tu puoi anche essere arrabbiato con me per problemi personali, e puoi non aver più alcuna stima per me. Questo è un mio problema. Ma ti sarei davvero grato se non ci mettessi tutto te stesso, per abbassare a zero la loro stima di me, perché, senza dubbio, per quanto riguarda i miei difetti, crederebbero più a te, che a me!».

«Forse non hai capito che è proprio per questo motivo, che sto dicendo queste cose: voglio mettere in guardia Lo Spettatore perché non creda che tutto quello che dici sia oro colato!».

«Allora, prima di dire cose di cui potresti pentirti, e prima di distruggere irreparabilmente l'amicizia tra me e Lo Spettatore, forse è meglio se sei davvero convinto di quello che dici!».

Lo Spettatore: «Basta!».

Jolly: «Ne sono convinto al cento e uno per cento!».

Il Corrotto: «Allora mi chiedo come sia stata possibile la nostra amicizia fino ad adesso, se questa è stata la tua opinione di me per tutto questo tempo! E non capisco come i quattordici anni in cui abbiamo vissuto come fratelli non abbiano lasciato alcuna traccia!».

Lo Spettatore: «Ragazzi, adesso basta! Ne ho abbastanza! Questo è un problema fra voi due, non fra me e Il Corrotto! Quindi risolvetelo in un'altra sede, per favore! E vi prego di farlo con un po' di cuore, se davvero eravate così amici come dite!».

Il Corrotto: «Hai visto, Jolly? Lo Spettatore non ti crede! Non basta così poco, per spezzare un'amicizia così forte!».

Lo Spettatore: «Sì, è vero! Ma non tirare in ballo me in questo discorso! Io non c'entro un accidente!».

Jolly: «Se Lo Spettatore vuol cadere nella tua rete, io non ci posso fare niente! Ma se ti azzardi a fare lo stesso con un'altra persona di nostra conoscenza, ti assicuro che basterà molto meno, per spezzare quel che rimane della nostra amicizia!».

Il Corrotto: «Sei uno stupido, Jolly. E io sono stanco di passare metà della mia vita a litigare con te!».

Il Corrotto si è disconnesso.
Lo Spettatore: «Jolly, ti ringrazio di aver cercato di mettermi in guardia, ma ti assicuro che non rischio nulla! Non posso dirti che ti sei sbagliato sul suo conto, perché so che tu lo conosci da molto più tempo di me, e che la vostra conoscenza è molto più completa della nostra, ma, nonostante tutto, io credo di conoscerlo comunque abbastanza per poter continuare a considerarlo come uno dei miei migliori amici...».

Jolly: «Hai ragione, Spec. Mi dispiace di aver detto tutte quelle cose... Sono stato uno stupido, Il Corrotto ha ragione, su questo punto. Lo so, che ho detto delle cose orribili di lui, ma le ho dette perché ero arrabbiato per una cosa in cui voi non avete nulla a che fare, e per la quale ci dobbiamo chiarire io e lui di persona, senza tirare in ballo il giornale. Scusate, della scenata di rabbia a cui avete assistito... Dimenticate tutto».

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