sedici

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Sciamannato.

Ecco come potrei descrivere il giorno dopo che ho confessato i miei sentimenti a Camila.
Iniziò alla grande ma si concluse da schifo. Quasi come se tutto l'universo fosse contro di me.

-

La vibrazione del mio cellulare fu la cosa che mi svegliò quella mattina. Il nome di Lucas apparì sullo schermo.

Lucas: hey, dormigliona. Ti va di venire a casa mia oggi? Io e Michael abbiamo due giorni di ferie e abbiamo pensato di tornare qui.

Lauren: ti sembra ora di chiamarmi? Gesù Cristo, Lucas. Sono solamente le 10 del mattino.

Lucas: grazie per il benvenuto. Non credevo che i tuoi piani per l'estate fossero di dormire dall'ultimo giorno di scuola fino al primo giorno di college.

Lauren: lo sai che odio essere svegliata.

Lucas: oh andiamo! Michael è già qui con della roba buona, porta Camila con te. Voglio vedere la tua faccia da cazzo prima che riparto per lavoro.

Lauren: okay, uomo d'affari. Ci vediamo tra un'ora a casa tua.

Riattaccai la telefonata immediatamente e scrissi un messaggio veloce a Camila.

Lauren: hey, buongiorno bellissima. Sei sveglia?

Camila: buongiorno anche a te Lolo e si sono sveglia, perché?

Lauren: Michael e Lucas hanno due giorni di ferie e sono tornati qui a Miami per passare un po' di tempo con noi. Tra mezz'ora passo a prenderti!

Bloccai il cellulare e lo lasciai caricare, mentre presi dal l'armadio un paio di Skinny Jeans neri e una t-shirt nera degli Arctic Monkeys. Aggiustai leggermente i capelli mettendo su un Beanie nero.

Presi velocemente qualcosa da mangiare che avrei consumato per strada per poi infilarmi nella macchina e partire verso casa di Camila.

LSD di Asap Rocky suonava nelle casse della mia macchina ad un volume minimo.

Arrivai davanti casa di Camila quindici minuti dopo, parcheggiai la macchina e andai a bussare alla porta.
Una signora dai capelli biondi con una bambina in braccio aprì la porta.

"Buongiorno Mrs. Cabello! Sono qui per passare a prendere Camila," annunciai.

"Tu devi essere Lauren e ti prego chiamami solamente Sinu. Accomodati pure dentro, puoi aspettare Camila nella sua stanza," mi rispose felicemente. "Sta facendo la doccia, perciò ci metterà un po'."

"Non è un problema, grazie mille," dissi mentre salii le scale per la stanza di Camila.
Entrai nella stanza notando le pareti colorate di un giallo chiaro e alcuni poster attaccati su di esse. Uno scaffale pieno di libri catturò la mia attenzione. Conteneva più o meno una cinquantina di libri, ne presi uno tra le mani esaminandone la copertina. Il suo titolo era "la lettera scarlatta" di cui ne avevo già sentito parlare ma diciamo che i libri non erano mai stati il mio forte.
Mi piaceva leggere, se dovevo leggere lo facevo senza nessun problema e sin da piccola ho avuto sempre l'abitudine di comprare ogni libro che mi incuriosiva ma alla fine leggevo solamente le prime 100-200 pagine per poi gettarlo in un angolo della stanza e vederne il film.

smoke ➳ camrenWhere stories live. Discover now