smoke ➳ camren

tredici

Camminai tranquillamente verso il corridoio della mia scuola, verso la classe di Mrs. Smith.

L'ultimo giorno di scuola era arrivato e io ero molto contenta di iniziare l'estate. Un estate diversa, dato che Camila l'avrebbe trascorsa con me.

Aprii la porta della classe e trovai Camila seduta al suo solito posto, la sua attenzione si spostò su di me velocemente. Mi sorrise e io mi misi a sedere nel posto libero accanto al suo, appoggiando il mio zaino su di esso.

"Buongiorno," sentii la sua dolce voce risuonare nella classe. "Hai portato i fogli per la ricerca che dobbiamo dare a Mrs. Smith?"

"Si," risposi fiera di me. "Te lo avevo detto che non ti avrei delusa."

Mi accarezzò la spalla e si rimise composta al suo posto.

"Ansiosa per l'ultimo giorno del nostro ultimo anno?" Chiesi.

"Non immagini quanto," sbuffò. "Non vedo l'ora che questo giorno finisca così posso andare alla cerimonia del mio diploma e finalmente finire tutto."

"Ti capisco," ridacchiai. "Verrai alla mia cerimonia?"

"Certo," rispose e il sorriso sul suo viso si allargò. "I tuoi genitori- cioè, tuo fratello verrà?" Chiese poco dopo.

"Non lo so," sbuffai leggermente ma cercai di non far sembrare che quello fosse un problema per me. "Andrò anche a quello di Lucas e Michael."

"Lucas mi ha detto che i genitori di Jeremy saranno qui per assistere alla sua cerimonia," disse cautamente Camila, scrutando l'espressione sul mio viso.

Cercai qualcosa da dire ma appena aprii la bocca la campanella di inizio lezione suonò e Mrs. Smith entrò in classe.

Dopo averci spiegato come sarebbero funzionate le cose alla cerimonia del diploma chiamò uno ad uno per far leggere la propria ricerca.

"Jauregui," chiamò. "Hai portato la tua ricerca?"

"Si, ma non la leggerò davanti a tutti," dissi ignorando lo sguardo che l'insegnante fece.

"E perché, Lauren?" Chiese, incrociando le braccia sulla cattedra.

"Perché... non voglio leggerla ad alta voce."

"Okay, Jauregui, si alzi dal suo posto e venga davanti la cattedra a leggere la sua ricerca alla classe o ti spedisco direttamente nell'ufficio del preside e non credo sia la cosa migliore l'ultimo giorno di scuola," disse al professoressa con tono abbastanza stanco e secco di me.

Mi girai per qualche secondo per guardare verso Camila che mi lanciò un sorriso di incoraggiamento per poi alzarmi dal banco e andare verso la cattedra. Mi schiarii la voce e iniziai a parlare, notando il mio leggero tremolio mentre reggevo i fogli della ricerca.

"C'è una statistica che parla di come l'85% della popolazione crede che abbiano un'anima gemella," iniziai. "Quella stessa statistica parla di come solamente il 40% della popolazione trova la propria anima gemella, e solo il 60% di quel 40% rimangono insieme. Può sembrare molto se calcoliamo la popolazione intera presente sul mondo, ma quando con la matematica abbiamo finito, il risultato è centosessanta milioni di persone che finiscono per stare con la propria anima gemella. Questo è solo il 22% dell'intera popolazione sulla terra. Francamente, è una statistica incredibilmente depressa."

Alzai lo sguardo dai fogli e vidi che gli occhi di Camila erano su di me, proprio dove volevo che fossero anche se mi rendevano nervosa. Stava ascoltando, quello era sicuro.

"Mi è stato detto di scrivere qualcosa che ci interessava e lasciatemelo dire, le statistiche non mi interessano. La matematica non ha nulla a che fare con l'amore. Le statistiche sono sbagliate. Le probabilità sono inutili. Uno più uno non fa due se tu sei innamorato tanto quanto lo dici di essere realmente: è uguale ad infinito. Ecco cos'è un'anima gemella- l'infinito al fianco della persona che ami di più. Sicuramente, nulla può essere provato senza l'aiuto di matematici e della scienza, o forse, nessuno vuole ascoltare finché non ci sono delle prove coinvolte, quindi includerò quelle statistiche con delle mie spiegazioni nonostante il mio livello di disinteressamento. Cosa mi interessa? La teoria. Le possibilità. Per esempio, la possibilità che in apocalisse avverrà mondialmente e diminuirà la popolazione a solamente due persone è reale, anche se le statistiche dicono che è molto difficile.
La mia domanda è, come farebbe la scienza a posizionare queste due persone insieme?

Prendiamo queste due persone, assumendo che oramai nella popolazione ci sono rimaste solo loro due, e dividiamo in fattori in base alle statistiche. L'85% della popolazione crede che hanno un'anima gemella, ciò significa che l'1.7 di quelle due persone crede che loro sono destinate a stare insieme. Diciamo che per l'amore della discussione loro sono anime gemelle. Ciò significa che l'1.1 di quelle due persone finiranno davvero per stare insieme, e l'1.44 di quelle due persone rimarranno insieme. Come sembrano le statistiche ora? Impossibili. Non funzionano. La scienza non sa con chi unirti. Nessuna formula o esperimento può dirti con chi sarai destinato a stare, e so questo per un fatto. Perché sto sperimentando tutto questo in prima persona in questo momento, mentre leggo questa ricerca.

Questo prova che le persona hanno quel qualcuno lì fuori, che un giorno si scontreranno contro qualcuno e dopo ciò vivranno per sempre felici, è solamente una versione zuccherata della verità. La verità è che nessuno sa con chi o quando o perché loro incontreranno la loro anima gemella. Non è una chance o una probabilità. Ti acchiappa di sorpresa e qualche volta è duro da dire, ma ho questa teoria che quando trovi quella persona, tu lo sai e basta. Io lo so. Ci potrebbero essere un paio di persone che ti faranno pensare che sono quelle giuste, ma credetemi quando dico che avrete un istinto quando troverete la persona giusta per la prima volta. Aspettate quel sentimento, perché assumere quelle statistiche hanno funzionato da qualche parte nel mondo, ne vale la pena di finire nel 40% percento che vive felice," conclusi.

Buttai le carte sulla cattedra di Mrs. Smith e ritornai al mio posto, evitando gli sguardi dei miei compagni soprattutto quello di Camila.
Il prossimo alunno si alzò e presentò la sua ricerca. Appena il giro finì, tutti uscirono dalla classe.

"Siediti, Lauren," mi disse Mrs. Smith.

Presi una sedia e mi misi a sedere, incrociai le braccia sul mio petto difensivamente aspettando di sentire quello che la professoressa aveva da dire.

"Dirò direttamente quello che penso," sbuffò. "Credo che quella ricerca non sia fatta insieme ad un partner."

"Mi sono offerta io di scrivere tutto," ammisi. "Quindi non punite Camila. Ha provato a farmi lavorare con lei ogni giorno e io... io non ascoltavo così-"

"Non punirò nessuno di voi due," mi interruppe.

"Cos- non lo farete?" Chiesi insicura.

Si mise a sedere di nuovo nella sua sedia, prese il pacco con tutte le nostre ricerche fini ad arrivare a quella mia e di Camila, cacciandola dal mazzo.

"No," mi disse. "Lauren, questo è fenomenale. Anche se ha alcuni errori, ma dopo tutto, non sono mai stata così impressionata con uno dei tuoi lavori. Non ho mai visto un alunno così preso da un compito per casa."

"Non sono stata presa dal compito per casa ma dalla ragione che c'è dietro," dissi ridacchiando.

"Nonostante il motivo, sono molto impressionata."

"Non voglio essere scortese, ma perché devo rimanere qui se non sono nei casini?" Chiesi.

"Volevo finire l'anno con una nota positiva," rispose. "Le cose non sono state molto facili per te quest'anno e hai passato più tempo nell'ufficio del preside che nelle classi delle materie che segui, ma il tuo comportamento è migliorato molto nell'ultimo periodo, Lauren. Sono fiera di te."

La campanella di fine giornata suonò e mi alzai dal mio posto, prendendo lo zaino che avevo buttato sul pavimento.

"Spero che passerai un'estate meravigliosa," mi sorrise. "E ti prego, non cacciarti nei guai. Vorrei vederti alla cerimonia del tuo diploma. Ho un presentimento che farai grandi cose."

"Glielo prometto," le risposi.

E così lasciai la classe e la scuola, per dare inizio ad una delle migliori estati della mia vita.

A/N: lasciate un commento per farmi sapere cosa ne pensate, mi farebbe davvero piacere!

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