quindici

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Dopo quella serata decisi che il posto migliore al mondo fossero le braccia di Camila.

Ci fu così tanta innocenza quella sera, tutto quello che facemmo fu parlare, parlare e parlare. E, nonostante la mia voglia pazzesca di slacciare via i vestiti di Camila, scoprii cose nuove su di lei. Per esempio, a lei non piaceva il cioccolato e quella fu una cosa che rimase nella mia testa per evitare figuracce a San Valentino. Oppure che lei fosse molto interessata nella scrittura, infatti prese dal suo zaino il suo diario ma non mi permise di leggere niente perché disse che era qualcosa di personale.

E quel lato "misterioso" di lei mi piacque molto. Avrei voluto sfogliare ogni pagina del suo diario per scoprire altri segreti o se, magari, avesse scritto qualcosa anche su di me.

Le sue mani lisce e curate continuavano a sfogliare le pagine ruvide del suo diario. Scriveva molto notai, erano rare le volte che occupava solamente mezza pagina o solamente due righe per descrivere ciò che aveva in testa.
Ma appena arrivo ad una pagina datata "15 gennaio 2015" riuscii a leggere qualcosa.

"persone addolcite dalla riflessione obbligata di una perdita."

"Che vuol dire?" Provai a chiedere. Le mie braccia aggiustarono il suo piccolo corpo, posizionandolo meglio in modo che lei non stesse comoda.

Camila aprì la pagina che io puntai e lesse ad alta voce la frase che aveva scritto.

"Persone addolcite dalla riflessione obbligata di una perdita," sussurrò. "15 gennaio 2015," continuò con voce bassa.

"Se non vuoi parlarne va bene, non voglio metterti a disagio," confessai accarezzando leggermente il suo braccio scoperto.

"Fu il giorno in cui la mia nonna morì," disse semplicemente. "Ero molto arrabbiata quel giorno. Non perché lei mi aveva lasciata, insomma, tutti lo fanno prima o poi, ma perché mia nonna ha fatto sacrifici per tutta la sua vita. Mio nonno, suo marito, morì abbastanza giovane, mia madre non fece nemmeno in tempo di conoscere suo padre. Così, mia nonna ha dovuto provvedere per mia madre, le sue altre tre figlie e il suo unico figlio maschio da sola. La gente in città la disprezzava sempre dal momento in cui non è stata una cittadina americana a tutti gli effetti. Aveva origini Cubane come me e il resto della mia figlia e molte persone hanno sempre giudicato prima di conoscere. Prima di sapere cosa mia nonna aveva nella testa e portava sulle spalle ogni giorno.
Aveva solamente noi. Non aveva amiche, aveva solo la sua famiglia e quando è morta ricordo che tutta la gente finse di stare male per lei e per noi. 'Persone addolcite dalla riflessione obbligata di una perdita' indica proprio questo: quando sei in vita la gente ti butta merda addosso, mentre una volta morta per loro diventi la persona più docile e incredibile che sia mai esistita su questa terra."

"La volevi bene?" Chiese Lauren.

"Tanto, tantissimo," spiegò Camila stringendosi al petto di Lauren.

"La tua mente è molto bella," affermò Lauren lasciando qualche bacio sul capo di Camila.

-

"Buongiorno," fu una voce dolce e calma a svegliarmi la mattina seguente.

"Giorno," dissi con la mia solita voce rauca.

Svegliarsi al fianco di Camila sarebbe stato sicuramente qualcosa di cui mi sarei abituata. Vedere il primo sorriso della sua intera giornata e sapere che io ne fossi la causa mi fece stare bene.

smoke ➳ camrenWhere stories live. Discover now