capitolo diciassette

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Dopo aver passato la mattinata a scherzare con Izzy, verso l'ora di pranzo arriva Jace con i nostri pasti, ne ha preparato anche uno per Isabelle. Cerco di tirarmi un po' su e Jace mi da una mano a sistemarmi, poi mi passa il pranzo. Ci mettiamo a mangiare e nel mentre chiacchieriamo un po'.
"Sono molto cordiali i tuoi genitori." Dice Jace riferendosi a Izzy.
"Hai avuto un incontro ravvicinato con i miei, eh. Poveretto."
I suoi genitori sono un po' strani, quello è vero, ma sono molto gentili con me.
"Neanche avessi incontrato dei maniaci." Dice Jace ridendo. "Io li trovo molto simpatici."
"Va beh pensala come vuoi." Risponde Izzy. Parliamo del più e del meno, passando una giornata normale, cosa che non è più successa in quest'ultimo periodo.
"Ci guardiamo un film?" Chiede Izzy.
"Si dai, ho voglia di passare un pomeriggio da ragazza normale."
"Anche per me va bene." Dice Jace.
"Okay perfetto. Cosa guardiamo?"
"Mmm... potremmo guardare Hunger Games." Dico.
"Sì, sí!" Risponde Izzy eccitata. "Troppo bellooo!"
"Mi dispiace interrompervi, ma che cos'è Hunger Games?"
"Non sai cos'è!?" Chiediamo io e Izzy all'unisono.
"Beh lo scoprirai presto." Gli dico.
"L'importante è che non sii uno di quei film romantici strappa lacrime." Risponde.
"Tranquillo, niente film romantico." Risponde Isabelle. Da uno scaffale pieno di DVD prende il nostro amato film e lo mette nel lettore DVD. Jace si mette accanto a me e io gli faccio spazio. Izzy si siede sulla poltrona che ha spostato vicino a me.
"Bene possiamo iniziare." Dice Izzy con fare teatrale e lo fa partire.
Alla fine del film io e Izzy siamo commosse come sempre.
"Non male, mi piace." Dice Jace.
"Visto? Te l'avevamo detto." Dico.
Continuiamo a discutere di Hunger Games per un po' fino a quando arriva l'ora di cena e i genitori di Izzy vengono a chiamarci. Decido di andare a mangiare in cucina, devo provare a restare per un po' di tempo seduta.
Riesco a mangiare con facilità anche se a volte delle fitte di dolore mi trafiggono la schiena e senza pensarci stringo la mano di Jace. Alla fine della della cena ringrazio i signori Lightwood e mi faccio accompagnare da Jace in camera. Mi aiuta a stendermi e si mette accanto a me.
"Allora come ti senti?" Mi chiede.
"Meglio, domani potremmo partire per la nostra impresa, anche se non so come farò a convincere Izzy, so che vorrà venire a tutti i costi con noi." Gli rispondo.
"In qualche modo faremo." Mi dice e mi da un bacio sulla fronte. Io lo guardo nei suoi stupendi occhi e ci baciamo. Un bacio lungo, lieve e delicato. Poi ci addormentiamo così, io chiusa nel suo abbraccio.
Quando mi sveglio, lui è ancora accanto a me, ma non dorme più.
"Svegliata bene?" Mi chiede e mi da un lieve bacio.
"Sì." Gli rispondo alla fine e piano piano si alza, cercando di non farmi male. Poi mi da una mano ad alzarmi. Riesco a stare in piedi e la schiena non mi fa male.
"Posso guardare com'è la ferita?" Mi chiede indicando la maglieta e io gli faccio cenno di sì. Si avvicina, tolgo la maglia e da un'occhiata alla ferita rimuovendo la fasciatura. Al suo tocco mi percorrono brividi per tutto il corpo e il mio battito cardiaco accellera, cerco di respirare e di tornare in me.
"È tutto a posto." Mi dice. "Non c'è più nulla."
"Davvero?" Gli chiedo incredula.
"Si, davvero. È rimasta solo più la cicatrice."
Mi rimetto la maglietta e prendo qualcosa di pulito dall'armadio di Izzy, mi ha dato il permesso di utilizzare la sua roba.
"Vado a darmi una sistemata." Dico a Jace. Esco dalla stanza e mi dirigo al bagno. Mi faccio una doccia bella lunga, ne ho bisogno. Cerco di pettinare i capelli pieni di nodi, mi cambio ed esco, tornando in camera.
Jace è seduto sul letto e tenta di convincere Izzy a non venire.
"... Non puoi venire con noi." Gli sento dire. Prima che Izzy ribatta, le dico:
"Izzy, ti prego resta qui. È più sicuro per te."
"Mai io non posso restarmene con le mani in mano sapendo che tu sei chissà dove e che stai rischiando la vita."
"Izzy..." Cerco di dire, ma mi interrompe.
"Io vengo con voi."
"Ti prego non posso permettermi di perdere anche te, non posso." Le dico, quasi supplicandola e con gli occhi lucidi. Rimane in silenzio per qualche secondo, guardandomi e riflettendo su quello che ho detto. Poi sospira profondamente.
"Va bene." Mi dice e l'abbraccio quasi stritolandola.
"Grazie!" Le dico.
Prepariamo le nostre cose e poi scendiamo al piano di sotto. Prima di andare abbraccio Izzy e la ringrazio per tutto quello che ha fatto per noi. Poi usciamo di casa e osservo sbalordita il cielo azzurro, irreale, pensando a cos'avrei fatto in una giornata normale. Jace mi prende la mano e ci incamminiamo verso una nuova avventura.

Pov's Izzy
Dopo che se ne sono andati prendo lo zaino che ho preparato l'altra sera, pensavo che sarei andata con loro e mi ero già preparata tutto il necessario. Poi quando Clary mi aveva implorato di non andare con loro, ho deciso che li avrei seguiti di nascosto. Esco velocemente di casa, non devo perderli.

La chiave di un futuro passatoDonde viven las historias. Descúbrelo ahora