Un panino imbottito d'orgoglio!

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Ash non sapeva se fosse più imbarazzante il fatto che si fossero addormentati all'aperto sul retro del centro Pokémon, sprecando così la camera che avevano occupato, oppure l'aver chiesto all'infermiera Joy di poter tenere con sé Pikachu, per poi abbandonarlo tutta notte.

Forse entrambe, anche se avrebbe voluto incolpare il jet-lag.

Serena fu la prima a svegliarsi, rabbrividendo per il venticello di quella fresca mattinata. Per loro fortuna faceva abbastanza caldo da non essersi bagnati i vestiti da viaggio.

Una volta svegliato l'amico, entrambi si precipitarono all'interno della struttura, correndo verso la loro stanza.
Appena aperta la porta, ad accoglierli con sguardo rimproverante, c'erano Pikachu e Sylveon.

Alla fine, non erano davvero arrabbiati con i loro allenatori, tanto meno preoccupati vista la lentezza del progresso nel loro rapporto

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Alla fine, non erano davvero arrabbiati con i loro allenatori, tanto meno preoccupati vista la lentezza del progresso nel loro rapporto. Non dovevano preoccuparsi di "ragazzate" per loro.
Tuttavia non si erano nemmeno fatti tanti problemi ad accettare dei poké bigné di scuse.

In fretta e furia presero le loro cose e uscirono, salutando l'infermiera come se nulla fosse.
Si diressero poi verso il negozio di articoli da viaggio. Il giorno prima non erano nemmeno riusciti a comprare le cose che servivano per il viaggio, visti gli imprevisti. Era però sempre meglio partire al mattino per un viaggio, quindi cercarono di recuperare quanto più tempo possibile.

"Le pokéball le abbiamo prese, il pranzo pure..." controllò Serena, cancellando i punti dalla lista.

Avevano gli zaini più che pieni, ma era certo però che entro quella sera si sarebbero già svuotati, visto che metà erano riempiti di provviste tra le quali Ash non era riuscito a scegliere. Aveva assicurato però che le avrebbe smaltite e di quello Serena non aveva alcun dubbio.

Il percorso che portava a Collinopoli era una classica strada di campagna che si annidava in un piccolo bosco. Nelle vicinanze scorreva un lungo fiume dagli ampi margini, considerato il più lungo di Forsia, districandosi da nord a sud.

L'infermiera Joy aveva detto loro che il nome era Pici. In un primo momento non avevano voluto crederle, ridendo fragorosamente al nome assurdo e banale, tuttavia si dovettero ricredere una volta controllato sulla mappa.

Era davvero nominato così. A quanto pare

Era sicuramente una strada parecchio frequentata, viste le condizioni pristine del percorso. Naturale pure, visto che era la via principale per la capitale. Ciononostante, si sentiva un'aria piacevole, capace di trasmettere vitalità. Sembrava di fare una semplice passeggiata.

Man mano che proseguirono, le tracce urbane diminuirono sempre più, lasciando spazio agli alberi e i lunghi campi erbosi. Si potevano scorgere dei Pokémon nascosti nella vegetazione, la maggior parte dei quali se ne stava a distanza di sicurezza ma che osservava con curiosità.

Pokémon Luce & OmbraWhere stories live. Discover now