-Cosa vi state dicendo voi due?- chiede mamma.

-NIENTE, ASSOLUTAMENTE NIENTE.- dice Mark tappando la bocca al Bianchi.

-Se lo dici tu.- dico ridendo.

-Cambiando discorso, posso sapere cosa vi ha portati a fare un viaggio così lungo?- chiede Paolo facendomi sobbalzare. E ora cosa gli dico?

-È una storia lunga...- dico cercando un aiuto dalle altre due persone che sono sedute.

-Ed io c'entro qualcosa? Quando Mark mi ha chiamato mi ha detto che al vostro arrivo avrei dovuto scoprire qualcosa di importante, che mi riguardava.- dice. Un giorno di questi compro del cemento e lo metto sulla bocca di quello stupido portiere! Lo guardo male, adesso deve risolvere lui. Ancora non è il momento di dire tutto a Paolo.

-Si, però non ho mai detto che te l'avrei raccontata subito, quindi devi attendere, mi dispiace.- dice Mark. Si è salvato.

-Quanto devo attendere?- chiede in preda alla curiosità.

-Circa 24 ore, ora non se ne parli più.- dice mia madre.

-Va bene, aspetterò.- continua Paolo deluso.

La giornata passa, e quando ormai è notte fonda e le valigie sono sistemate, andiamo tutti a dormire. In entrambe le camere ci sono due letti, e come volevasi dimostrare, mia madre mi fa dormire con lei.

Ormai sono le 2:10, ed io non riesco a dormire. Mi alzo facendo meno rumore possibile ed esco fuori in giardino.
Mi sdraio sul prato ed inizio a guardare le stelle. Il cielo Italiano raramente è popolato da tante stelle, ma questa sera in particolare ce ne sono davvero tantissime.

-Le stelle non devono per forza brillare, devono semplicemente far sentire speciale chi le guarda...- dico.

-Hai proprio ragione.- dice una voce: Paolo.

-Sei tu...- dico sedendomi.

-Perché? Volevi che venisse qualcun altro? Tipo Mark...- dice ghignando. Arrosisco, ma i fattacci suoi?!

-Ma sei idiota o cosa!? È che non mi aspettavo venisse qualcuno...- dico imbarazzata.
Si avvicina e si siede accanto a me, per poi sdraiarsi. Lo seguo a ruota e ci ritroviamo sdraiati uno accanto all'altro...

-Quella frase me la diceva sempre mia nonna, prima di andare a dormire...- dico cambiando discorso.

-Perché ne parli così tristemente, nostalgica, le è successo qualcosa?- mi chiede...

-Due anni fa se ne andò, ma lei mi guarda sempre, perché lei è una di quelle stelle. Adora brillare, ma preferisce far sentire speciale chi la guarda, e con me funziona sempre.- dico sorridendo lievemente.

-Un giorno tutti ci lasceranno, e noi lasceremo loro.- dice Paolo guardando intensamente le stelle. Si gira verso di me di colpo. -Perché sento che c'è qualcosa che mi lega a te? Ci conosciamo da una giornata, eppure è come se ti conoscessi da tempo.- continua sorprendendomi.

-Questa è una conferma per me... Domani sera avrai una risposta a questa domanda.- dico. In effetti anche a me capita ciò che mi ha detto, e spero sia veramente mio fratello, mi sono affezionata a lui pur conoscendolo così poco.

-Domani sera...- ripete lui.

-Posso farti una domanda?- chiedo.

-L'hai già fatta.- continua lui ironicamente.

-Lo prendo come un si. Cosa intendevi dire oggi con:"mia madre non c'è"?- dico.
Impallidisce, forse ho toccato un discorso della sua vita che non avrebbe mai voluto tirare fuori.

-Lei... Lei ha...- cerca di iniziare.

-Se non vuoi raccontare, non ci sono problemi...- dico.

-Tranquilla. Quando avevo 7 anni, lei... Tradì mio padre con un altro e una volta scoperto tutto, mio padre decise di lasciarla, e da allora non la vidi più. Papà mi disse che era partita per un lungo viaggio, ma non credetti mai a una parola.- dice, ma si ferma.

-Paolo se non vuoi...- cerco di dire.

-Invece voglio. Io a quell'età non potevo capire molto, ma anche se mio padre cercò in tutti i modi di dimenticare l'argomento, alla fine mi disse la verità: lei mi abbandonò...- continua. Ha gli occhi lucidi...

-In un certo senso io e te abbiamo la stessa storia.- dico.

-Che vuoi dire?- mi chiede.

-Mio padre, anche se non lo era, mi ha sempre odiata, o meglio dopo i miei 4 anni ha iniziato ad odiarmi. Trattava male me e mia madre ogni singolo momento, fino a lasciarci una volta per tutte.- dico.

-Io invece credo che quello che ci è successo sia completamente diverso. Io sono stato abbandonato da mia madre, dalla donna che dovrebbe amarmi più della sua vita, mentre tu...- dice.

-Quell'uomo mi ha sempre odiata. Non sono proprio uguali le storie, però stiamo la.- dico sorridendo. -Se mi ha odiata è perché ha scoperto che non ero sua figlia.- dico per poi rattristarmi.

-Ora capisco, sei qui per conoscere il tuo vero padre, vero?- chiede mettendo il suo braccio intorno al mio collo.

-Domani lo scoprirai.- ripeto divertita.

-E allora aspettiamo questo domani.- risponde lui.

Mi sto convincendo sempre di più..: è lui mio fratello.

Cialve belli! Com'è?
Sto facendo capitoli più lunghi del solito, miracolo 😛.
Ma com'è aww Paolino? 😍
Ci si rivede 😘

PS: sorratemi se ci sono degli errori, ma non ho tempo per rileggere 😅

Insieme Nonostante Tutto - Mark Evans IEWhere stories live. Discover now