❧(δ+m)ψ=0

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"Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr'occhi forse si vede di piú.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue."
-E.Montale; Ho sceso, dandoti il braccio.

"...Jin... Cosa ci fai qui?" chiese quando mi avvicinai a lui.

"I-io.." ansimai per la corsa "io devo... Devo dirti u-una cosa" dissi in modo affannato, riprendendomi lentamente.

"Come sei arrivato qui?" chiese lui.

"Non importa! Devo parlarti, ti prego, ascoltami" cercai di guardarlo negli occhi, ma il suo sguardo non riuscivo davvero a reggerlo "a-allora... I-o... Non so come spiegartelo... Uhm... Ecco, allora, so che tu non capisci queste cose e che le odi, ma è l'unico modo in cui riuscirei a spiegarlo, quindi, cerca di seguire: Esiste un'equazione, in fisica, l'equazione di Dirac, che afferma che se due sistemi entrano in contatto per un certo periodo di tempo, non si può piú parlare di sistemi separati, ma in qualche modo questi diventano un unico sistema e continuano ad influenzarsi a vicenza anche se sono lontani anni luce. Ecco, non mi aspetto che così tu possa capire, quindi, direi che potrei semplicemente dire... Ti prego Nam, non partire. L-lo so che ti può sembrare stupido, forse lo è, anzi, direi che lo è e basta, ma ti prego, non partire, non andare via. Andando via non mi dimenticherò di te, non riuscirò a trovare la felicità se vai via p-perché... Sei.. Sei tu, la mia felicità. E lo so che ti sembro patetico, ma ti scongiuro, resta qui, resta qui con me. Non mi importa se tu non mi ami, non mi importa se mi sono solo illuso, non mi importa neanche il fatto che tu probabilmente mi odi, non mi importa di nulla. Se vuoi potrai anche ignorarmi totalmente, ma ti prego, non partire. Un giorno senza te, è pari ad una vita, figurati se te ne vai. T... ti prego... Preferisco il tuo odio alla tua assenza nella mia vita, no-"

"Jin, calmati, per favore" lo sentii poggiarmi una mano sulla guancia. Avevo continuato il discorso tenendo gli occhi stretti, per trattenere le lacrime che avevano preso a rigarmi il volto "e guardami" disse, quasi fosse un ordine, facendomi aprire gli occhi.

"S-scus..."

"Non scusarti" scosse il capo "non ne hai motivo. Sono io quello che dovrebbe farlo"

"Non devi, non devi. Ti ho perdonato tempo fa. Quindi, ti prego, non partire"

"Non l'avrei fatto comunque, Jin"

"C...cosa?"

"Non volevo piú partire, ci ho ripensato, stavo per tornarmene a casa un attimo prima che tu arrivassi"

"E... E perché?"

"Perché è qui che voglio stare" si avvicinò "con te" poggiò la fronte contro la mia. Avvertii una dolce sensazione, molto piacevole, e mi venne voglia di sorridere.

"C-con me...?" chiesi.

"Sì" annuì "e ci metterò tempo per abituarmici, per perdonarmi, ma con te accanto forse ci riuscirò più velocemente, mh?" sorrise.

"T-tu vuoi restare... Davvero?" avevo voglia di sorridere, quelle parole mi stavano facendo sentire così vivo... Avevo proprio voglia di vivere, in quel momento.

"Sì, voglio restare... Per sempre, se non è troppo"

"Non lo è" scossi il capo, sorridendo istintivamente.

Yuanfen [NamJin.]  Where stories live. Discover now